AREE INDUSTRIALI E CONSORZI ZIR | Il Presidente Bitti scrive all'Assessore Regionale dell'Industria

Sulle problematiche relative ai Consorzi ZIR del territorio del Nuorese, il Presidente della Associazione Giovanni Bitti ha inviato ieri una lettera all'Assessora Regionale dell'Industria Anita Pili evidenziando il fatto che, in tutti questi mesi e da ultimo nell'incontro previsto per oggi a Macomer e convocato dall'Assessora, non vi è stata la attenzione necessaria nei confronti della nostra organizzazione e degli imprenditori che rappresenta i quali operano prevalentemente nelle aree industriali. Nessun coinvolgimento degli imprenditori e delle loro organizzazioni di rappresentanza su tematiche che incidono pesantemente sul futuro delle imprese del nostro territorio.

 "Ho appreso dalla stampa locale, non senza rammarico e disappunto - si legge nella missiva - che domani è stato da Lei convocato a Macomer un incontro sul futuro delle ZIR di Nuoro Pratosardo, Tossilo e Siniscola alla presenza dei Sindaci dei comuni interessati.

Notizia peraltro confermata dal Sindaco di Nuoro A. Soddu nel corso di un incontro tenutosi ieri mattina presso il comune di Nuoro con le associazioni di categoria dei settori industria, artigianato e commercio per discutere sul futuro della ZIR di Pratosardo.

Rammarico e disappunto perché si è persa l’ennesima occasione per coinvolgere sulla tematica della aree industriali, la nostra Organizzazione che rappresenta il settore industriale e i cui imprenditori associati operano prevalentemente in quelle aree.

Quegli stessi associati che da tempo manifestano preoccupazione e incertezza su quanto sta accadendo senza alcuna possibilità di poter influire su decisioni calate dall’alto e non condivise, adottate  sulla base di una legge del 2008  che appare ormai superata ma che non si vuole modificare con una seria riforma delle aree industriali e della loro governance.

Negli ultimi mesi infatti sono state adottate, su Sua proposta, le delibere da parte della Giunta regionale che assegnano ai Comuni sopra citati termini perentori per decidere se accettare o meno il subentro ai Consorzi ZIR in liquidazione, prevedendo in caso di mancata delibera da parte dei rispettivi consigli comunali, il trasferimento delle ZIR in oggetto al Consorzio Industriale provinciale.

Ritengo poco corretto anche sotto l’aspetto istituzionale, il fatto che in tutto questo periodo e da ultimo anche nell’incontro previsto per domani, non ci sia stata la “sensibilità” di coinvolgere la nostra Organizzazione ed eventualmente anche le altre Associazioni di rappresentanza datoriale, su tematiche così importanti, che riguardano in primis gli imprenditori insediati da noi rappresentati.

Tale mancanza non può essere più giustificata neppure dalle cautele imposte dall’emergenza sanitaria in atto, ma può essere letta solo ed esclusivamente come una mancanza di attenzione nei confronti delle organizzazioni datoriali e delle imprese rappresentate.

Appare infatti riduttivo e inaccettabile che il tema sul futuro delle ZIR del nostro territorio e delle imprese che vi operano, sia stato limitato, in questi mesi, ad un confronto esclusivo tra Regione ed enti locali interessati sfociato con le delibere sopra citate e senza coinvolgere gli imprenditori che vivono quotidianamente i problemi e le criticità di quelle aree.

Evidenzio altresì che contrariamente all’Assessorato da Lei presieduto cui spetta la competenza in materia di consorzi industriali, alcuni sindaci delle amministrazioni comunali interessate ci hanno coinvolto attivamente per conoscere la nostra posizione in merito e le nostre proposte.

Proprio in tali sedi abbiamo avanzato la proposta che a prescindere dai soggetti che subentreranno agli attuali Consorzi ZIR (Comuni e/o Consorzio Industriale Provinciale), la Regione dovrà garantire nei relativi atti, la istituzione per ciascuna area industriale interessata, di un organismo formato da imprenditori insediati, una sorta di consulta permanente con cui il nuovo ente gestore dovrà dialogare e confrontarsi.

E’ innegabile e oggettivo infatti, che gli imprenditori insediati siano gli unici a conoscere concretamente le criticità e le possibilità di sviluppo delle aree industriali, vista peraltro l’esperienza negativa dei consorzi industriali nella loro complessità, compresi quelli gestiti da commissari nominati dalla stessa Regione.

A tal fine, la nostra Organizzazione, nonostante tutto, conferma e rinnova la propria disponibilità a condividere con l’Assessorato che lei rappresenta, le esigenze e le richieste degli imprenditori insediati, affinché il soggetto che andrà a gestire le aree ZIR possa dare garanzia e certezza per un rilancio di aree industriali che oggi, purtroppo, sono diventate solo un problema di costi e di debiti da ripianare, a discapito della competitività delle imprese e degli enormi sacrifici portati avanti in solitudine dai nostri imprenditori".

In allegato la notizia pubblicata su L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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