Il Direttivo dell'Associazione ha incontrato i rappresentanti politici del territorio

Venerdì pomeriggio 26 maggio nella sede di via Veneto a Nuoro il consiglio direttivo di Confindustria Sardegna Centrale ha incontrato i rappresentanti politici del territorio. Insieme al direttivo hanno partecipato i parlamentari Giuseppe Luigi Cucca e Roberto Capelli, i consiglieri regionali Gianfranco Congiu, Daniela Forma, Franco Sabatini.

Sul tema della Camera di commercio di Nuoro, il presidente Bornioli ha chiesto ai consiglieri e ai parlamentari il massimo impegno per la difesa dell’autonomia dell’ente camerale, visto che la partita non è ancora chiusa. «Quella della Camera di commercio è una battaglia simbolo per il nostro territorio – ha detto Bornioli -. Ci sono tante partite ancora aperte, dall’università alla sanità, dalla Caserma di Pratosardo alla Scuola Forestale, all’ipotesi di accorpamento dell’Ufficio del lavoro di Nuoro con quello di Sassari. È fondamentale che il territorio porti avanti una forte azione unitaria e dimostri coesione nella difesa dei presidi e dei servizi nel territorio. Occorre opporsi a questa smobilitazione o rischiamo di perdere altri pezzi importanti».

Sul Piano di rilancio del Nuorese, Bornioli ha evidenziato «che l’iter va avanti da oltre tre anni. Ci sono tante attese per i progetti che abbiamo presentato in settori strategici e l’auspicio è che si possa raggiungere quanto prima qualche risultato concreto».

Al centro dell’incontro è stato posto da tutti il tema della fiscalità di vantaggio e del sostegno alle zone interne: «questo territorio sta decadendo lentamente – hanno detto gli imprenditori – occorre una scossa o tra dieci anni saremo qua a leccarci le ferite. Le aziende chiudono e la gente se può va via perché qui il lavoro è sempre di meno. Occorrono interventi efficaci. Serve una strategia di lungo periodo e una politica che riesca a guardare lontano».

Il presidente Bornioli ha rilanciato una proposta già avanzata in più occasioni alla Regione: «chiediamo l’attivazione di una fiscalità di vantaggio, così come è stato fatto nel Sulcis. Su questo punto convergono tutte le associazioni imprenditoriali del territorio, occorre ripartire da questa proposta e renderla concreta, come lo stesso presidente Pigliaru ha promesso a Fonni a ottobre dell’anno scorso».

Sul tema delle zone interne «non basta parlarne – ha detto Bornioli – occorre agire in fretta prima che la situazione diventi irreversibile. Su questo abbiamo avanzato due proposte: 1) servono provvedimenti legislativi ad hoc per i nostri territori. Partiamo dai disegni di legge già depositati o da altre proposte se ci sono. È però fondamentale che il Consiglio regionale approvi in tempi stretti una legge che salvaguardi e sostenga lo sviluppo delle zone interne. 2) inoltre, è necessario attivare la governance attraverso l’istituzione di una Direzione generale che in seno a un Assessorato competente si occupi a tempo pieno dei problemi dei territorio dell’interno».

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