Camera di commercio Nuoro. Bornioli: mobilitarsi per difenderne l'autonomia

«Occorre opporsi in tutti i modi e in tutte le sedi al Piano di riorganizzazione presentato nei giorni scorsi da Unioncamere che ha proposto l’istituzione di due Camere di commercio in Sardegna, con l’accorpamento della Camera di Oristano a quella di Cagliari, e la fusione della Camera di Nuoro con Sassari con il mantenimento della sede legale a Sassari». Il presidente Roberto Bornioli interviene all'indomani della notizia di un possibile accorpamento dell'ente camerale di Nuoro con Sassari. «È assolutamente necessaria una mobilitazione unitaria del territorio e il coinvolgimento della politica a tutti i livelli per salvaguardare l’autonomia dell’ente camerale nuorese che ha tutti i requisiti per poter continuare a svolgere in autonomia la propria attività di sostegno e di rappresentanza a favore del tessuto economico nuorese e ogliastrino».


«La proposta di fusione presentata nei giorni scorsi da Unioncamere è inaccettabile e va contrastata con una battaglia a tutto campo che coinvolga tutte le forze economiche, politiche, sociali e istituzionali del territorio per la difesa dell’autonomia e delle specificità dell’ente camerale nuorese. La proposta di accorpare Nuoro a Sassari non tiene conto della deroga introdotta nella legge delega che riconosce la specificità degli enti operanti nei territori insulari, montani e scarsamente infrastrutturati e che consente alla Camera di commercio di Nuoro di restare autonoma».

«La perdita di autonomia della Camera di commercio di Nuoro può produrre effetti devastanti sul nostro territorio e rappresenterebbe l’ennesimo schiaffo per il nostro territorio che ha già subito e continua a subire pesanti ridimensionamenti. Non capiamo perché nei processi di razionalizzazione a uscirne sconfitto debba essere sempre il nostro territorio, che sta pagando le conseguenze più pesanti di questo progressivo smantellamento degli enti e dei servizi dai territori. Serve un’azione forte per salvaguardare una realtà fondamentale per il Nuorese e per questo occorre un intervento forte e deciso anche da parte della Giunta regionale e del Presidente Pigliaru a partire dalla prossima conferenza Stato-Regioni prevista per il prossimo 25 maggio. Chiediamo che in quella occasione il rappresentante della nostra regione ponga il proprio veto e manifesti la volontà della Giunta regionale di salvaguardare in Sardegna la presenza di tre Camere di commercio».

 

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