Presentato ieri a Cagliari il IX Rapporto Ance | Segnali positivi per il 2017

Dopo quasi un decennio di crisi, nel 2017 in Sardegna si potrebbe interrompere la dinamica negativa iniziata nel 2008. Si intravvedere infatti una ripresa dell’industria delle costruzioni, con un aumento del valore aggiunto dell’1,1% su base annua. È quanto emerge dal IX Rapporto Ance presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Ance Sardegna, a Cagliari. Oltre al presidente regionale dei costruttori, Pierpaolo Tilocca, e ai rappresentanti territoriali fra cui il presidente Giuseppe Mastio, hanno partecipato Romain Bocognani della direzione Affari Economici e Giovanna Altieri del Centro studi dell’Ance nazionale.

Dal IX Rapporto - curato dalla direzione Affari economici e dal Centro studi dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) - emergono luci e ombre di un comparto che, sebbene in questi anni di grande sofferenza dal 2008, abbia perduto complessivamente 29.000 occupati, (1.000 solo nell’ultimo anno), continua a rappresentare in termini di investimenti l’11,6% del Pil regionale, il 42,8% degli addetti dell’industria e il 6,6% dei lavoratori che operano nell’insieme dei settori economici.

Segnali incoraggianti arrivano dall’immobiliare residenziale e dai mutui erogati alle famiglie per l'acquisto dell'abitazione. In particolare, con un +18,2% rispetto al 2015, nel 2016 sono state compravendute 12.037 abitazioni. Quanto ai mutui nell'edilizia residenziale, nei primi 9 mesi del 2016 si è registrato un aumento del 15% nelle erogazioni che posizionano l'Isola al terzo posto nella classifica nazionale, a fronte di una media nazionale ancora negativa pari -4,3%. I prezzi delle abitazioni si sono mantenuti in calo anche nel 2016 e secondo la previsione del centro Studi Ance un lieve calo si avrà anche nel 2017.

Nel corso della conferenza stampa c’è stato anche un approfondimento sulle ingenti risorse per il settore destinate all’isola, circa 2,6 miliardi di euro. Circa 347 milioni derivano dalla programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, 1.259 milioni dai Patti territoriali, 875 milioni dal piano operativo per le infrastrutture e 90 milioni dalle misure della Legge di Bilancio 2017.

Nota dolente i pagamenti della pubblica amministrazione verso le imprese di costruzione. Fra le imprese associate interpellate dall'Ance ad ottobre scorso, sette su 10 dichiarano di vantare crediti nei confronti della Pa con tempi medi di pagamento sui 5,5 mesi. 

Nel corso del 2016 nel mercato dei lavori pubblici in Italia si è avuto un ridimensionamento dei bandi di gara pubblicati, dovuto soprattutto all’incertezza delle norme del Nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore il 19 aprile scorso. La dinamica negativa coinvolge tutte le classi di importo, soprattutto le gare fino a 150 mila euro, ad eccezione delle fasce comprese tra i 25 e i 50 milioni di euro. In Sardegna nei primi due mesi del 2017 i bandi di gara per i lavori pubblici si sono ridotti del 35,7% in numero mentre sono cresciuti del 2,4% in valore, rispetto al primo bimestre 2016. Il risultato deriva dalla sintesi di flessioni delle gare fino a 500 mila euro e un aumento di quelle di importo compreso tra i 500 mila e i 5 milioni di euro. Al risultato ha contribuito la gara pubblicata dall’Anas, relativa ad interventi sulle strade statali e provinciali, del valore di 5,8 milioni di euro.

«Pretendiamo più rispetto per un comparto che dà lavoro al 42% dell'economia sarda - ha dichiarato Pierpaolo Tilocca, presidente dell'Associazione costruttori sardi». «Speravamo che nel 2016 ci fosse la ripresa, vedere partire i cantieri e le opere pubbliche ma così non è stato - aggiunge - nel mondo dell'edilizia non ci sono state le spinte propositive”. “Le istituzioni non sono riuscite a rimediare al danno fatto con la legge 8 su edilizia, urbanistica e paesaggistica, che da due anni sta paralizzando il lavoro di migliaia di aziende». «Vogliamo essere ottimisti per il nuovo anno e dare credito alla politica soprattutto nella stesura della Legge di manutenzione che se verrà migliorata sarà il volano giusto per far partire davvero l'edilizia».

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