Piano rilancio Nuorese. Confindustria: subito la firma dell'Accordo di programma

In una nota congiunta Confindustria denuncia la situazione di stallo che da mesi sta caratterizzando il Piano di rilancio del Nuorese: «a dicembre 2014 il presidente Pigliaru e cinque assessori regionali, venendo incontro alle richieste del territorio, hanno annunciato un Piano di rilancio per il Nuorese. a Oggi tutto è ancora fermo e l'Accordo di programma non è ancora stato firmato». Lo evidenzia la nostra Associazione in un comunicato condiviso con la Confesercenti Nuoro-Ogliastra. «Da allora, sono stati necessari un anno intero e sessantaquattro incontri per elaborare una proposta progettuale e una bozza di Accordo di programma, poi condivisa il 18 gennaio 2016 nell’ultima riunione della Cabina di regia presieduta dalla Regione alla presenza di sindaci, associazioni di categoria e sindacati».

«In quella sede - continua la nota - la Regione si era impegnata a firmare l’Accordo entro febbraio. Passano marzo, aprile e maggio, e finalmente la Regione convoca le parti per la firma il 17 giugno, ma la riunione salta ancora a data da destinarsi tanto che a oggi – dopo un anno e mezzo dalla visita istituzionale di Pigliaru – l’Accordo di programma non è ancora stato firmato. Inoltre, il 28 giugno la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per l’attuazione del Piano del Nuorese e la bozza del protocollo di intesa ma a oggi tali provvedimenti non risultano ancora cliccabili nel sito istituzionale. Una mancanza di chiarezza e trasparenza che riteniamo incomprensibile».

«Le nostre Organizzazioni hanno partecipato con convinzione e impegno a tutta la fase di elaborazione del Piano, ma date queste premesse non è possibile nascondere il forte rammarico per una serie di criticità che stanno compromettendo la credibilità dell’intera operazione. 1) i tempi sono stati finora così lunghi da far venir meno la fiducia delle parti e delle imprese nell’efficacia del Progetto. Se questi sono presupposti, è fortissima la preoccupazione per ciò che accadrà dopo ed è serio il rischio che i tempi si allunghino ancora in fase di realizzazione degli interventi, anche per un’eccessiva burocratizzazione delle procedure di attuazione. Il tempo è una variabile fondamentale e da esso dipendono la riuscita e l’efficacia dell’intero Piano; 2) le risorse annunciate sono insufficienti e gli interventi previsti non sono in grado di far ripartire l’economia dell’intero territorio. era stato chiesto un progetto di rilancio sul modello del Piano Sulcis che ha stanziato 620 milioni di euro, mentre il Piano del Nuorese ha una dotazione di soli 50 milioni di euro che sale a 80 milioni con le risorse per infrastrutture».

«Da parte di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali è stato messo in campo un importante lavoro di progettazione e tutto il Territorio ha creduto fortemente in questo progetto visto come un’occasione importante di rilancio. Le attese iniziali sono state però fortemente vanificate dall’eccessivo tempo trascorso e dai fondi carenti. In fase di avvio, la Regione ha più volte ribadito che le risorse non sarebbero state un problema sollecitando il territorio a presentare le proprie proposte. La realtà è invece un’altra, perché a fronte dei 154 progetti presentati dal Territorio a oggi non si hanno più certezze sulla dotazione finanziaria e tutto è fermo da mesi. Anche alla luce dell’attuale quadro economico tutt’altro che incoraggiante, chiediamo alla Regione risposte immediate su un Piano di rilancio che per un anno e mezzo ha coinvolto un intero territorio, il quale certamente merita maggiori attenzioni rispetto a quanto finora dimostrato».

 

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