Ogliastra. Bornioli: infrastrutture ferme, tante criticità e ritardi. La Regione intervenga

Alta disoccupazione, servizi a rischio, infrastrutture ferme e imprese costrette a operare in un contesto sempre competitivo. «È gravissimo - sottolinea Bornioli - che risorse per 280 milioni di euro stanziate da anni per infrastrutture strategiche restino bloccate. Risultato: le principali arterie stradali sono incompiute, aeroporto chiuso, un porto a pezzi da riqualificare ed ora senza gru, un’area industriale in grave stato di degrado e senza lotti disponibili per le imprese. Emblema di un tale disastroso immobilismo è la nuova SS125, in capo all’Anas. I lavori per i lotti mancanti, già appaltati, sarebbero dovuti iniziare già lo scorso anno ma nonostante i ripetuti annunci l’apertura dei cantieri slitta di mese in mese a data da destinarsi».

«Stesso discorso per la SP27 Villagrande-Tortolì in capo alla Provincia per risorse pari a 20 milioni di euro. Un anno fa si attendeva l’aggiudicazione dei lavori per 10 milioni di euro ma di fatto è ancora tutto fermo. Inoltre, dopo un anno e mezzo dal bando per la riqualificazione della SS198 Seui-Gairo (appalto da 9,7 milioni di euro), qualche giorno fa la Provincia ha inviato all’impresa che avrebbe dovuto svolgere i lavori una nota di non aggiudicazione, bloccando di fatto l’opera».

«Una boccata d’ossigeno era attesa dal Progetto Ogliastra, le misure per la crescita proposte dalla cabina di regia territoriale e annunciate dal presidente Pigliaru a Tortolì e a Lanusei il 24 aprile 2015. A oltre un anno dagli impegni presi, è indispensabile che si arrivi in tempi stretti alla firma dell’Accordo di programma. Bisogna poi evitare che le fasi di attuazione degli interventi si prolunghino a dismisura a causa della burocrazia. Inoltre, quello che secondo i soggetti proponenti del Territorio era nato come un piano strategico di ampia portata sul modello del Piano Sulcis (620 milioni di euro stanziati), rischia di trasformarsi, anche per mancanza di risorse, in un pacchetto di interventi non in grado di rilanciare l’economia dell’intero territorio. Nell’ambito del Progetto Ogliastra, Confindustria ha presentato tre proposte per sostenere alcuni settori chiave, quali la nautica, il turismo e il manifatturiero (tra cui rientrano agroalimentare e metalmeccanico). Su queste proposte, ci aspettiamo da parte dell’Assessorato alla Programmazione, responsabile dell’istruttoria del Progetto, la massima disponibilità. Perché non ci può essere un vero rilancio del territorio senza un sostegno concreto ai comparti produttivi su cui fa leva l’economia ogliastrina».

«È nei fatti che la responsabilità politica della Regione in Ogliastra sia aumentata e non soltanto per quanto riguarda il Progetto di sviluppo ma anche perché ora i vertici della Provincia e del Consorzio industriale sono espressione della Giunta Regionale. Infrastrutture, sostegno al tessuto produttivo e difesa dei servizi primari sono punti per noi fondamentali per far ripartire il territorio: 1) chiediamo che la Regione prenda impegni concreti sulle infrastrutture finanziate da tempo e ancora incompiute; 2) occorre poi sostenere la crescita di un’economia integrata, dove accanto al ruolo chiave del turismo si supporti il manifatturiero, e comparti fondamentali come agroalimentare, metalmeccanico e nautica. 3) è necessario salvaguardare i servizi pubblici essenziali, come il tribunale, le scuole, l’ospedale e la rete dei servizi sanitari nel territorio».

 

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