Mastio: imprese tradite dalla politica

«Si parla tanto di aziende che chiudono ma poco si parla di ciò che si può fare per affrontare questa situazione, e di quanto le amministrazioni pubbliche fanno o meglio, non fanno per affrontare il problema». Così il presidente dell'Ance Sardegna Centrale Peppino Mastio denuncia la grave crisi dell'edilizia nel Nuorese.

Come Associazione di categoria  - continua Mastio in una lettera aperta - abbiamo più volte promosso occasioni di incontro e formulato concrete proposte di intervento per favorire o, quanto meno, tenere in piedi un sistema di imprese, nel nostro territorio, la Provincia di Nuoro, che giorno dopo giorno sta diventando sempre più povera non solo nell'economia ma anche nello spirito e nella stessa capacità di reazione ad uno stato di cose non più sostenibile. In tempi pre elettorali abbiamo ricevuto i vari candidati presidenti e sindaci, ricevendo ampie assicurazioni di stretta collaborazione tra amministratori e imprese ma, finite le tornate elettorali, niente è cambiato, ognuno per la propria strada con gli amministratori intenti esclusivamente a coltivare i propri interessi personali e ad inseguire poltrone e, le imprese, ad inseguire il quotidiano dramma della sopravvivenza, vessate dalle norme sempre più farraginose e astruse, dai mancati pagamenti e dalla mancanza di lavoro e di commesse, pubbliche e private. Abbiamo proposto piani d'intervento, abbiamo proposto e progettato piani integrati, proposte di interazione pubblico privato.

Su richiesta del Presidente della Provincia - spiega Mastio - abbiamo presentato un progetto articolato di albergo diffuso per Nuoro e paesi del circondario, progetto che è rimasto nel cassetto o forse, utilizzato a proprio uso, per farsi finanziare i propri progetti insieme ad imprese "amiche". Abbiamo proposto, alla Provincia e al Comune di Nuoro un piano di riqualificazione degli edifici scolastici, attraverso la Società dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Ispredil, un progetto che prevede la razionalizzazione delle scuole in termini di utilizzo delle strutture che attualmente sono sotto utilizzate, fatiscenti e pericolose per gli alunni e insegnanti,  la riqualificazione energetica dei fabbricati e la creazione di poli integrati per l'istruzione, il tempo libero, lo sport, il tutto con risorse private. Dopo tre anni stiamo ancora aspettando che ci diano non solo una risposta ma, semplicemente,  i dati richiesti di ogni singolo edificio.

Le nostre imprese - scrive Mastio - hanno costituito consorzi stabili e di scopo, al fine di fare massa critica per affrontare grandi lavori, si sono proposte per progettare ed eseguire parcheggi, ampliamento del cimitero di Nuoro ed altre opere con la formula del Project Financing. Nessuna di queste iniziative ha preso piede; in alcuni casi sono state utilizzate le proposte a beneficio di imprese non solo diverse da quelle proponenti ma, addirittura, di altri territori. Per contro la Provincia ha assegnato ad una multinazionale francese le manutenzioni di tutte le scuole, senza appalti e con contratti che vengono rinnovati senza nessun controllo. La stessa multinazionale che sta gestendo la sanità in Provincia di Nuoro, con una procedura che è stata dichiarata, dal TAR Sardegna, in frode alla legge. Gestione che viene articolata attraverso il sistema delle società a scatole cinesi,  con effetti che, a nostro giudizio, saranno disastrosi per il territorio, sia in termini di servizi resi che di occupazione, o meglio sottoccupazione. I lavori sono affidati in subappalto ad imprese esterne a prezzi stracciati, con probabile utilizzo di lavoro nero e condizioni di sicurezza sicuramente carenti.  Sarebbe interessante vedere se quanto si sta facendo sia lecito e legittimo; purtroppo da quando sono mancati i sistemi di controllo amministrativo da parte di organismi superiori e, con i costi imposti a chi dovesse pensare di sottoporre al vaglio dell'autorità giudiziaria questi atti, vi è una sostanziale impossibilità di controllo dell'attività amministrativa.

Di sicuro il sistema adottato ha creato un danno all'economia del territorio ed alle imprese che qui sono radicate e che sono in grado di fare gli stessi lavori ; anche perché in precedenza erano loro ad eseguirli. Come Associazione di categoria chiediamo risposte e chiarimenti immediati su questi argomenti e ci riserviamo di intraprendere le azioni che riterremo più utili per far si che quanto denunciato abbia fine e si stabilisca nella realtà - e non a chiacchiere - la concreta possibilità per le imprese locali quantomeno di concorrere all'acquisizione di quei lavori che adesso, con vari marchingegni e perfino senza gara, sono appannaggio di imprese di fuori, imprese spesso "amiche" di alcuni "capimastro" locali. Se la politica e le amministrazioni pubbliche non sono in grado non solo di garantire la sopravvivenza delle imprese locali, ma addirittura sono gli artefici di questi marchingegni è bene che i cittadini lo sappiano .. per tutte le scelte ed azioni conseguenti!

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version