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Osservatorio Ance: nel settore delle costruzioni abbiamo toccato il fondo
- Venerdì, 21 Giugno 2013 10:15
Le costruzioni stanno vivendo il momento più nero della loro storia: gli investimenti sono in caduta libera da sei anni, i posti di lavoro persi hanno toccato quota 446mila (690mila considerando l'indotto); le imprese fallite sono più di 11mila. Così i dati dell'Osservatorio Ance confermano la profonda crisi del comparto edile.
"Siamo alla deindustrializzazione - ha dichiarato Buzzetti - bisogna immediatamente ridare credito alle famiglie e alle imprese e creare lavoro realizzando le opere pubbliche indispensabili. Bene ha fatto il Governo con questi primi provvedimenti – ha proseguito il presidente dei costruttori facendo riferimento agli ecobonus e alle semplificazioni per l'edilizia – ma bisogna avere piu' coraggio e immettere denaro con decisione sulle infrastrutture e la manutenzione del territorio".
2014 - Scenario senza politiche di settore
Senza interventi specifici per il rilancio dell'edilizia, l'Ance stima che investimenti in costruzioni continueranno a calare del 4,3 per cento nel prossimo anno. Ciò significa una perdita in 7 anni del 32,1 per cento degli investimenti, pari a circa 60 miliardi di euro. Sarebbe il tramonto dell'intero tessuto industriale dell'edilizia.
2014 - Scenario con politiche per il settore
Diversa sarebbe la situazione se si avviassero misure per riattivare il mercato, che rispondono all'evidente bisogno di potenziare e migliorare le infrastrutture sul territorio e stimolare interventi di riqualificazione urbana.
Le proposte dell'Ance
1) INVESTIMENTI AGGIUNTIVI IN INFRASTRUTTURE per realizzare in tempi rapidi le infrastrutture necessarie (privilegiando opere medio-piccole). Si propone poi di rivedere la disciplina IMU per attivare l'offerta delle case in affitto e di eliminare l'IMU per gli immobili costruiti dalle imprese edili e non ancora venduti.
2) MESSA A REGIME DELLE DETRAZIONE DEL 50% con estensione della stessa per interventi di demolizione e ricostruzione dell'esistente.
3) MESSA A REGIME DELLA DETRAZIONE DEGLI ECOBONUS rimodulendone l'intensità in funzione della maggiore efficacia dell'intervento nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico dell'eedificio.
4) RIATTIVAZIONE DEL CIRCUITO DEL CREDITO con l'ipotesi di coinvolgere la Cassa Depositi e Prestiti, come capofila di investitori istituzionali nell'acquisto di obbligazioni garantite (covered bond) a media lunga scadenza emesse dalle banche per finanziare i mutui delle famiglie nell'acquisto di abitazioni a elevate efficienza energetica.
Leggi in allegato il documento pubblicato dall'Osservatorio Ance.
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