LAVORO | Esonero contributivo dipendenti

Tra le diverse misure previste dalla legge di Bilancio (Legge n. 197/2022) si riscontra per il 2023 l’incremento - rispetto a quanto introdotto dalla legge di Bilancio 2022 - dell'esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori per i rapporti di lavoro dipendente, ad eccezione di quelli di lavoro domestico.
In particolare, la suddetta quota è pari 2 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 2.692 euro ed è pari al 3 per cento se la medesima retribuzione non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.

Destinatari della misura
La misura agevolata trova applicazione, nel periodo temporale fisso e appositamente predeterminato dalla norma, per tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché venga rispettato il limite della retribuzione mensile, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali nei limiti introdotti e sopra analizzati dalla legge di Bilancio 2023.

Le indicazioni dell’INPS in merito all’esonero contributivo
In attesa di ulteriori precisazioni da parte dell’INPS, si ritiene utile richiamare taluni chiarimenti forniti dallo stesso Istituto previdenziale con la circolare n. 43 del 22 marzo 2022 e con il messaggio del n. 3499 del 26 settembre 2022.
In particolare, l’INPS ha precisato che viene riconosciuta la riduzione della quota a carico del lavoratore nel mese di competenza di dicembre 2022, sia sulla retribuzione corrisposta nel mese, laddove inferiore o uguale al limite di 2.692 euro, sia sull’importo della tredicesima mensilità corrisposta nel medesimo mese, laddove inferiore o uguale a 2.692 euro.
Nei casi in cui, invece, i ratei di mensilità aggiuntiva vengano erogati nei singoli mesi, fermo restando che la retribuzione lorda - imponibile ai fini previdenziali, al netto dei ratei di mensilità aggiuntiva corrisposti nel mese - sia inferiore o uguale al limite di 2.692 euro, sarà possibile accedere alla riduzione in commento anche sui ratei di tredicesima, qualora l’importo dei suddetti ratei non superi nel mese di erogazione l’importo di 224 euro (pari all’importo di 2.692 euro/12).
L’Istituto previdenziale, inoltre, ha specificato che tale esonero contributivo - il quale per la specifica natura di esonero sulla quota IVS a carico dei lavoratori, è cumulabile, per i periodi di paga previsti dalla norma, e nei limiti della contribuzione dovuta, con gli esoneri contributivi previsti a legislazione vigente - non assume la natura di incentivo all’assunzione e, come tale, non è soggetta all’applicazione dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione stabiliti, da ultimo, dall’articolo 31 del D.Lgs. n. 150/2015.
Inoltre, il diritto alla fruizione dell’agevolazione, sostanziandosi in una riduzione contributiva per il lavoratore, che non comporta benefici in capo al datore di lavoro, non è subordinato al possesso del DURC da parte del datore di lavoro, ai sensi dell’art. 1, comma 1175, della Legge n. 296/2006.
Si ricorda, infine, che, così come precisato dall’INPS nella circolare n. 43/2022, tale esonero introdotto dal comma 121 dell’art. 1 della legge di Bilancio 2022, in quanto misura di carattere generale applicata sulla quota dei contributi IVS a carico dei lavoratori, non è soggetto alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato e quindi all’autorizzazione della Commissione europea, al rispetto delle condizioni previste dal Temporary Framework e alla registrazione nel Registro Nazionale degli aiuti di Stato.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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