LAVORO | Assunzioni agevolate per il 2023

La legge di Bilancio 2023 non si limita esclusivamente a prorogare le agevolazioni già in vigore per favorire l’assunzione di donne svantaggiate, giovani di età inferiore ai 36 anni e percettori di reddito di cittadinanza, ma provvede anche ad aumentare il tetto massimo fruibile annualmente, ferma restando la ripartizione su base mensile. Ciò implica una maggiore convenienza in termini di costo del lavoro, soprattutto per I lavoratori inquadrati ad alti livelli. 

Anche la legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) si occupa di assunzioni agevolate rafforzando e prorogando le agevolazioni già in vigore per chi assume o stabilizza giovani di età inferiore a 36 anni, donne e percettori di reddito di cittadinanza.
Ad essere incrementato è sostanzialmente il tetto massimo di agevolazione fruibile che passa da 6.000 a 8.000 euro per l’anno 2023 ed è applicabile alla contribuzione dovuta all’INPS dal datore di lavoro.

Giovani under 36 assunti a tempo indeterminato
In caso di assunzione a tempo indeterminato di giovani di età inferiore ai 36 anni o di trasformazione di un rapporto a termine già in essere, al datore di lavoro spetta lo sgravio totale dei contributi previdenziali a proprio carico:
- nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui;
- per al massimo 36 mesi o 48 mesi se la sede di lavoro si trova in una delle regioni svantaggiate (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Nota bene
Il lavoratore non deve mai essere stato occupato con un contratto a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa.

Sono esclusi:

- i rapporti di apprendistato e lavoro domestico;
- I datori di lavoro che, nei 6 mesi precedenti l'assunzione o nei nove mesi successivi alla stessa, intimino licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.

Percettori del reddito di cittadinanza
L’impiego stabile di un soggetto beneficiario del reddito di cittadinanza consente al datore di lavoro di fruire dei contributi previdenziali INPS, in caso di:
- assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
- trasformazione del rapporto da tempo determinato in tempo indeterminato, nel periodo compreso tra 1° gennaio 2023 e 21 dicembre 2023,
L’esonero è riconosciuto:
- per un periodo massimo di 12 mesi;
- nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.

Assunzione di donne
Le nuove assunzioni di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 garantiscono al datore di lavoro un esonero contributivo totale per un importo massimo pari a 8.000 euro l’anno. Deve trattarsi di donne:
- con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- di qualsiasi età, se residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati un tasso di disparità uomo-donna pari almeno al 25% e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, D.M. n. 327 del 16 novembre 2022);
- di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Nota bene
Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

 

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