INCENTIVI | Decontribuzione Sud 2023: Messaggio INPS

L’INPS ha fornito le nuove istruzioni per utilizzare il Bonus Sud 2023 per tutti i contratti di lavoro dipendente, senza limiti di importo. Le indicazioni sono contenute nel Messaggio 4593/2022, focalizzata sull’applicazione delle agevolazioni previste dal comma 161 della Legge di Bilancio, dopo l’autorizzazione UE alla sua applicazione fino al 31 dicembre 2023.

Lo sconto INPS (al 30% fino al 2025, al 20% nel 2026-27 e al 10% nei due anni successivi) per i datori di lavoro del Mezzogiorno si conferma dunque per tutto il 2023 e per tutti i datori di lavoro privati con sede operativa in una delle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Importo dello sgravio INPS
L’esonero non prevede un limite individuale di importo massimo, se non quello stabilito per gli aiuti di Stato dal Temporary Crisis Framework. Pertanto è rapportato alla percentuale di contribuzione prevista. Il massimale di erogazione degli aiuti per ciascuna azienda beneficiaria è fissato a 300.000 euro per quelle attive nei settori pesca e acquacoltura e a 2 milioni di euro per le altre imprese ammissibili al regime di aiuti.

Beneficiari Decontribuzione Sud 2023
L’esonero contributivo al 30% si applica a tutti i datori di lavoro, non necessariamente costituiti in forma di impresa, delle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il requisito territoriale si riferisce alla sede in cui si svolge la prestazione di lavoro. Per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui sono denunciati in Uniemens i lavoratori.

Sede operativa e legale diverse
Un datore di lavoro con la sede legale in regioni non oggetto di decontribuzione può comunque applicare il Bonus Sud a unità operative ubicate nelle regioni ammesse. La condizione necessaria è che tale unità operativa risulti regolarmente associata al datore di lavoro e registrata all’interno dell’apposita sezione del “Fascicolo elettronico aziendale”.

La Struttura INPS territorialmente competente, a seguito di specifica richiesta da parte del datore di lavoro interessato e dopo aver effettuato i dovuti controlli, inserisce il codice di autorizzazione “0L” (Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nei territori del Mezzogiorno).

Lavoro in somministrazione

Nel caso della somministrazione, rileva il luogo di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa. Se il lavoratore svolge la propria prestazione lavorativa presso un utilizzatore che si trova nelle regioni del Mezzogiorno, il beneficio può essere riconosciuto a prescindere da dove effettivamente abbia sede legale o operativa l’Agenzia di somministrazione. Viceversa, se il lavoratore è dipendente di un’Agenzia di somministrazione con sede legale o operativa in regioni del Mezzogiorno, ma svolge la prestazione lavorativa presso un utilizzatore ubicato in regioni differenti, il beneficio non può essere riconosciuto.

Imprese e settori esclusi

- i settori agricolo e domestico;
- enti pubblici economici;
- istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
- enti trasformati in società di capitali, anche se interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
- ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato;
- aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali;
- consorzi di bonifica;
- consorzi industriali;
- enti morali;
- imprese del settore finanziario;
- imprese soggette a sanzioni adottate dall’UE.

Obblighi del datore di lavoro
L’agevolazione si applica a tutti i contratti di lavoro subordinato, nel rispetto del requisito geografico della sede di lavoro, sia instaurati che instaurandi. Il datore di lavoro deve essere in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di DURC, non violare norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge, rispettare accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Cumulabilità con altre agevolazioni assunzioni
Il Bonus Decontribuzione Sud è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote contributive previsti dalla normativa sulle assunzioni agevolate, sempre che non vi sia un espresso divieto di cumulo previsto da altra disposizione. E’, per esempio, cumulabile con l’incentivo all’assunzione di over 50 disoccupati da almeno 12 mesi (articolo 4, commi da 8 a 11, legge 92/2012), l’incentivo all’assunzione di disabili (articolo 13 legge 68/1999), l’incentivo all’assunzione di beneficiari di NASpI (articolo 2, comma 10-bis, legge 92/2012).

Nel caso di cumulo con altre agevolazioni, il calcolo che si applica è il seguente: il Bonus Sud si applica in via residuale sulla contribuzione residua datoriale, non esonerata ad altro titolo.

La circolare dettaglia infine le modalità di compilazione dei flussi Uniemens.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

 

 

 

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