LAVORO Ticket di licenziamento: aumentano i costi nel 2022

Il ticket licenziamento è un onere contributivo posto a carico delle aziende e dei datori di lavoro introdotto dalla cosiddetta Riforma Fornero (Legge n. 92/2012). È dovuto in tutti i casi in cui c’è un’interruzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ad eccezione di quando è il lavoratore a presentare le dimissioni.
L’impresa non è tenuta al pagamento del ticket per il licenziamento neppure nel caso di risoluzione consensuale del contratto di lavoro.

Importo del contributo
La regola generale che si applica per la determinazione del contributo dovuto prevede che il datore di lavoro debba pagare il 41% del massimale mensile NASpI per ogni 12 mesi di anzianità del dipendente negli ultimi 3 anni.
Quindi, posto che l’importo del massimale NASpI individuato dall’INPS per il 2022 è pari a 1.360,77 euro, il contributo dovuto dal datore di lavoro è di 557,92 euro per ogni 12 mesi di impiego, entro un tetto massimo, applicabile ai rapporti lavorativi di durata pari o superiore a 36 mesi, che non supera i 1.673,76 euro.

Durata del rapporto di lavoro
Anno 2021
Anno 2022
% aumento
12 mesi
547,51 euro
557,92 euro
2%
24 mesi
1.095,02 euro
1.115,84 euro
2%
36 mesi
1.642,53 euro
1.673,76 euro
2%

Nel caso di rapporti di lavoro di durata inferiore a un anno, il contributo dovuto viene riproporzionato nella misura di 46,49 euro mensili per ogni mese in cui ha avuto luogo il rapporto di lavoro (si considera assimilato a un mese un periodo di lavoro che abbia avuto durata pari almeno a 15 giorni).

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Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
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