PMI europee: in GUUE le linee guida di sostegno al finanziamento delle PMI

E' stato pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la Risoluzione del Parlamento europeo sugli aspetti pratici della revisione degli strumenti dell'UE per il sostegno al finanziamento delle piccole e medie imprese nel prossimo periodo di programmazione (2012/C 188 E/02).

La risoluzione del Parlamento europeo contiene le principali linee di intervento da attuare nel prossimo periodo di programmazione alla luce delle scadenze del 2013, nella considerazione che le PMI dell'Unione europea corrispondo a circa il 99% della popolazione totale delle imprese e che da queste dipendono oltre 100 milioni di posti di lavoro.

Le premesse del Parlamento europeo tengono ampiamente conto delle limitate possibilità di accesso alle linee di credito da parte delle PMI, problematica che, chiaramente, costituisce un ostacolo alla creazione e allo sviluppo di tale imprese e acuitasi con l'attuale crisi finanziaria.

In particolare, si tiene conto del fatto che i mercati finanziari non sono attualmente in grado di fornire alle PMI finanziamenti in misura sufficiente, anche se le forme tradizionali dei prestiti a tali imprese sono rimaste abbastanza stabili durante la crisi che sta colpendo l'Europa.

Il Parlamento UE rileva infatti come il settore bancario stia imponendo condizioni sempre più severe per il finanziamento dei prestiti, attraverso ad esempio requisiti più stringenti in termini di garanzie collaterali e premi di rischio più elevati, essendo al contempo sempre più restio al finanziamento di progetti imprenditoriali a maggior rischio, come quelli che coinvolgono le start-up.

Alla luce delle predette considerazioni, guardando al prossimo periodo di programmazione nel contesto del quadro finanziario pluriennale e nell'ottica di rivedere gli attuali strumenti di sostegno al finanziamento delle PMI, sono individuate le seguenti linee di azione:

-          rafforzamento delle modalità di finanziamento delle PMI "virtuose";

-          superamento delle inefficienze del mercato;

-          rimozione delle barriere amministrative.

Per quanto concerne la prima linea di intervento, il Parlamento europeo richiama l'attenzione sulla necessità di tener conto degli interessi delle PMI qualora siano stabilite per le banche dei requisiti patrimoniali più stringenti in termini di capitale proprio, così come proposto dal Comitato di Basilea (si ricorda, a tal proposito, che si va delineando la concreta introduzione del c.d. PMI supporting factor).

Il Parlamento europeo guarda favorevolmente all'implementazione dei nuovi strumenti di micro finanziamento nell'UE per l'occupazione e si dice pienamente favorevole alla prosecuzione nell'applicazione degli strumenti di garanzia previsti nel quadro del Programma per la competitività e l'innovazione (CIP), dei meccanismi di ripartizione dei rischi e di finanziamento (c.d. risk-sharing and financing facility), e dei Fondi strutturali finalizzati a favorire la concessione di prestiti alle PMI.

In relazione al contrasto alle inefficienze del mercato, è sottolineata la necessità che le nuove iniziative imprenditoriali e le imprese innovative abbiano un migliore accesso agli strumenti finanziari basati sul capitale di rischio. A tale scopo, il Parlamento UE chiede alla Commissione europea di garantire che la prossima generazione di programmi ponga un maggiore accento su strumenti di finanziamento articolati, quali il prestito "partecipativo".

Inoltre, si rendono necessarie iniziative volte ad eliminare le barriere allo sviluppo dei mercati obbligazionari e di venture capital (anche attraverso il ricorso a strumenti di incentivazione fiscale), fondamentali per lo sviluppo delle imprese ad elevato livello di innovazione.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
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