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INCENTIVI Digitalizzazione: tutte le agevolazioni per il 2020
- Lunedì, 20 Gennaio 2020 09:57
Si rinnova il quadro delle agevolazioni per sostenere il processo di transizione digitale delle imprese. La legge di Bilancio 2020 ha infatti sancito la fine del super e iperammortamento, sostituiti da tre distinti crediti d’imposta:
- per gli investimenti in beni strumentali generici
- per gli investimenti materiali Industria 4.0
- per gli investimenti immateriali Industria 4.0
Il 2020 ha segnato anche l’avvio di nuovi crediti d’imposta per ricerca, innovazione e design.
Confermato con qualche novità anche il bonus formazione 4.0, mentre la nuova Sabatini è stata rafforzata per gli investimenti innovativi realizzati nelle regioni del Sud e per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale. Resta attivo, senza novità, il Patent box.
Credito d’imposta investimenti
Una delle principali novità è il nuovo credito d’imposta per l'acquisto di beni strumentali, che ha sostituito super e iperammortamento.
A ben vedere si tratta di tre distinti bonus, tutti e tre applicabili agli investimenti effettuati nel corso del 2020 - dal 1° gennaio al 31 dicembre - ovvero entro il 30 giugno 2021, purché entro la data del 31 dicembre 2020 siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- il relativo ordine risulti accettato dal venditore;
- e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Un primo credito d’imposta vale per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali Industria 4.0 (beni di cui all’allegato A della legge di Bilancio 2017). Due le aliquote agevolative previste: 40% del costo di acquisizione, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro e 20% del costo di acquisizione, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Per gli investimenti aventi a oggetto beni immateriali Industria 4.0 (beni di cui all’allegato B della legge di Bilancio 2017) è previsto invece un credito di imposta del 15% del costo di acquisizione, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro.
E infine, per gli investimenti in beni materiali strumentali generici (non Industria 4.0) è riconosciuto un credito del 6% del costo di acquisizione, entro il limite massimo di 2 milioni di euro. Il beneficio ottenibile, quindi, dipende dal tipo di bene oggetto di investimento e se si superano i massimali previsti.
Bonus formazione 4.0
Con 1° gennaio 2020, è stata inoltre rinnovata la disciplina del credito d’imposta formazione 4.0.
Sono cambiate le misure e i massimali del bonus. In particolare, per le spese sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, il credito d’imposta è attribuito:
- alle piccole imprese: nella misura del 50% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 300.000 euro;
- alle medie imprese: nella misura del 40% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro;
- alle grandi imprese: nella misura del 30% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro.
Fermi restando i limiti massimi annuali, per tutte le imprese, la misura del bonus aumenta al 60% qualora i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati (come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 17 ottobre 2017).
Il credito d’imposta spetta per attività di formazione finalizzate all'acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell'impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”.
La base di calcolo del beneficio è il costo aziendale del personale dipendente (anche a tempo determinato e compresi gli apprendisti) per il periodo in cui è occupato nelle attività formative agevolabili e non il costo del corso di formazione. Sono ammissibili anche le spese per il personale impegnato come tutor o docente, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
Le attività formative - anche svolte, in tutto o in parte, in modalità “e-learning”, cioè attraverso corsi e lezioni “on line” - possono essere organizzate dall’impresa con proprio personale docente o con personale docente esterno assistito da un “tutor” interno oppure possono essere erogate da soggetti esterni (accreditati per lo svolgimento di tali attività presso la regione o la provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa) o essere commissionate:
- a università, pubbliche o private, o a strutture a esse collegate, nonché a soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali e a soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla disciplina europea;
- a Istituti tecnici superiori (nuovi soggetti ammissibili dal 2020).
Ricerca, innovazione e design
Nel 2020, per le attività di ricerca, innovazione e design, le imprese hanno a disposizione quattro specifici crediti d’imposta.
In particolare, per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico è riconosciuto un credito di imposta pari al 12% delle relative spese ammissibili, nel limite massimo di 3 milioni.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati è invece previsto un bonus è pari al 6% delle relative spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 1,5 milioni di euro.
Se le attività di innovazione tecnologica sono destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta aumenta al 10% delle relative spese ammissibili, sempre nel limite massimo annuale di 1,5 milioni di euro.
Per le attività di designi e ideazione estetica, infine, spetta un credito di imposta del 6% delle relative spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 1,5 milioni di euro.
Nuova Sabatini
Con il nuovo anno, è cambiata anche l’articolazione dei contributi della Nuova Sabatini, con l’arrivo di due nuovi contributi: uno a sostegno degli investimenti innovativi realizzati nelle regioni del Sud e l’altro per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale.
Nello specifico, dal 1° gennaio 2020, è previsto:
- un contributo del 2,75% per investimenti ordinari in beni ad uso produttivo, correlati all’attività di impresa;
- un contributo del 3,575% per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura (Investimenti in tecnologie 4.0);
- un contributo del 3,575% per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi;
- un contributo del 5,5% per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti in tecnologie Industria 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nessuna novità invece per quanto riguarda il funzionamento della misura. All’intervento agevolativo possono quindi accedere le PMI (anche estere, di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative) a fronte di finanziamenti, deliberati da parte di banche e intermediari finanziari aderenti alla misura:
- di durata non superiore a 5 anni;
- di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Patent box
L’unico incentivo a restare invariato è il Patent box, il regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
Possono avvalersi dell’agevolazione i soggetti titolari di reddito di impresa, fra cui ditte individuali, società di persone e capitali, enti pubblici e privati commerciali. Non è rilevante la dimensione e la forma giuridica dell’azienda. Sono invece esclusi i lavoratori autonomi, i soggetti che determinano il reddito secondo criteri forfettari, le società in amministrazione straordinaria, in liquidazione e fallite.
SPORTELLO FINANZA AGEVOLATA
Ricordiamo alle aziende associate che all’interno dell’Associazione è attivo uno sportello di informazione e consulenza su bandi, avvisi e strumenti di agevolazione per le pmi.
Per concordare un primo appuntamento telefonico con il nostro collaboratore esperto di finanza agevolata vi invitiamo a contattare i nostri Uffici nella persona della dottoressa Francesca Puddu chiamando il numero 0784-233314 o scrivendo una email a f.puddu@assindnu.it
Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale | |
Referente: | Francesca Puddu - Comunicazione Associativa |
Telefono: | 0784 233311 |
Fax: | 0784 233301 |
E-mail: | f.puddu@assindnu.it |