MISE | Bando economia circolare: domande dal 5 novembre

Apre il 5 novembre il bando promosso dal ministero dello Sviluppo economico per interventi agevolativi in favore di progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito delle tematiche dell'economia circolare green economy e riconversione produttiva, al fine di agevolare il passaggio dall'attuale modello di economia "lineare" a quella "circolare". Il Mise rende disponibili, attraverso la pubblicazione del decreto Crescita, un plafond di 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del Fri (Fondo rotativo imprese e ricerca), e 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa. Entriamo subito nel merito per scoprire chi sono i soggetti beneficiari.

I progetti di R&S possono essere presentati dai seguenti soggetti, singolarmente o in forma congiunta:
– imprese che esercitano in via prevalente un'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi o un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (articolo 2195 del Codice civile, numeri 1 e 3), comprese le imprese artigiane di cui alla legge 443/1985;
– imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
– imprese che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie di cui al numero 5 dell'articolo 2195 del Codice civile;
– centri di ricerca.

Ai fini dell'ammissibilità dei progetti, è inoltre obbligatorio che i soggetti beneficiari si trovino in regime di contabilità ordinaria e che abbiano disponibili almeno 2 bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno 2 dichiarazioni dei redditi presentate. Nell'ipotesi di proposte presentate congiuntamente, alle aggregazioni possono partecipare (unicamente in qualità di co-proponenti) anche organismi di ricerca. I progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.

In riferimento ai progetti ammissibili, le aree tematiche rientranti nell'agevolazione sono :
– innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un'ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni ecocompatibili);
– progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
– sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
– strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
– sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
– sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti devono inoltre essere diretti allo sviluppo di una delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (Kets-keyenabling technologies): tecnologie dell'informazione e della comunicazione; nanotecnologie; materiali avanzati; biotecnologie; fabbricazione e trasformazione avanzate; spazio; tecnologie inerenti alle "Sfide per la società";
essere diretti alla realizzazione di: nuovi prodotti o servizi, nuovi processi, notevole miglioramento dei prodotti o servizi esistenti, notevole miglioramento dei processi esistenti.

L'investimento deve obbligatoriamente prevedere spese e costi ammissibili compresi tra 500.000 euro e 2 milioni di euro. La domanda potrà essere inoltrata dalle ore 10 alle ore 17 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 5 novembre e nella stessa devono essere riportati il costo complessivo ammissibile del progetto, che deve essere compreso tra 5 milioni e 40 milioni di euro e la durata, espressa in mesi, del progetto. I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, entro e non oltre 3 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni e avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi .

Solo in caso di istanza giustificata del soggetto beneficiario, il ministero dello Sviluppo economico potrà riconoscere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 6 mesi.

Nella domanda dovrà inoltre essere rivelato l'importo del finanziamento agevolato, pari al 50% del costo complessivo ammissibile alle agevolazioni; l'importo del finanziamento bancario, da richiedere obbligatoriamente ad una banca finanziatrice convenzionata con Cassa depositi e prestiti, pari almeno al 20% delle spese e costi ammissibili; il periodo di ammortamento del finanziamento in annualità, ad esclusione del periodo di preammortamento. Il finanziamento può avere una durata compresa tra 4 e 11 anni, con massimo 8 anni di ammortamento. E' richiesto di inserire nella domanda anche l'ammontare del contributo alla spesa che è pari al 20% della spesa ammissibile, per le imprese di micro e piccola dimensione; 15% della spesa ammissibile, per le imprese di media dimensione e 10% della spesa ammissibile, per le imprese di grande dimensione.

A conclusione della procedura telematica deve infine essere inserito il numero identificativo della marca da bollo, di importo pari a 16,00 euro e la stessa deve essere conservata in originale presso la sede o gli uffici del soggetto richiedente per eventuali successivi controlli. È già possibile procedere con la precompilazione delle domande.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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