Difficoltà delle imprese a sopravvivere: uno "stress insostenibile"

crisi ediliziaI vertici di Confindustria intervengono sulla stampa per evidenziare la preoccupazione e l'allarme per il clima che sta fortemente penalizzando le aziende ed in particolare quelle del settore delle costruzioni

L'aggravarsi della crisi economica si sta ripercuotendo sempre di più sulle nostre imprese che, faticano non solo a crescere ma anche solo a sopravvivere.

Tutti i settori produttivi sono in forte difficoltà ma quello edile, settore trainante della nostra economia, ormai ha raggiunti livelli da vero e proprio default. Nel periodo compreso da ottobre 2007 a dicembre 2011,  15570 posti di lavoro in meno, 2078 imprese di costruzioni hanno chiuso.

Sulle pagine dell'Unione Sarda il Presidente Bornioli evidenzia che l settore produttivo, tra fallimenti, cancellazioni e chiusure, si sta erodendo e  "i segnali di disagio li stiamo vedendo: oggi gli imprenditori sono schiacciati da uno stress emotivo enorme poiché devono pensare non solo alla propria azienda ma anche ai dipendenti, alle loro famiglie. Non è un argomento secondario: le imprese sono un baluardo, la roccaforte della legalità, e anche per questo andrebbero tutelate».

Sulla crisi delle imprese del settore edile e sui numeri allarmanti di un comparto al collasso, il Presidente della Sezione costruttori Giuseppe Mastio ha invece evidenziato che "davanti alla crisi, a un sistema ingessato dalla burocrazia e a nessun segnale di ripresa, ancora non si è toccato il fondo. Ci sono imprenditori che falliscono perché gli enti, bloccati dal patto di stabilità, non pagano. Da un lato l'azienda vanta dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione cattiva pagatrice, e dall'altro lo Stato, tramite Equitalia, piomba col pugno di ferro per riscuotere".

Dello stesso tenore le parole di Salvatore Nieddu ex presidente dell'Associazione e imprenditore edile. «Gli imprenditori resistono, ma da una parte devono cominciare le loro giornate con la telefonata del direttore della banca, e dall'altra vivono con la preoccupazione di dover tutelare gli stipendi dei loro operai. Non è possibile andare avanti così»

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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