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Confindustria: la situazione è grave, occorre agire «subitissimo»
- Mercoledì, 10 Aprile 2013 17:51
«Sono molto preoccupato, la situazione è grave, occorre agire subito». A dirlo con forza è il presidente Confindustria, Squinzi, ricordando il dramma sociale che in tutta Italia sta colpendo gli imprenditori, le famiglie e i lavoratori. Preoccupazione ribadita in più occasioni anche dalla nostra Associazione che, oggi, si stringe con cordoglio attorno alle famiglie e alle comunità in lutto nel Nuorese.
«I problemi dell'economia reale sono prioritari su qualunque altro problema politico-istituzionale». Così il presidente di Confindustria Squinzi ha richiamato l'attenzione sulla devastante crisi economico-finanziaria che sta colpendo le imprese. «Sono molto preoccupato - ha aggiunto Squinzi – perché la situazione è drammatica: a oggi contiamo 62 casi di suicidi di imprenditori», ricordando il dramma sociale che sta colpendo gli imprenditori, le famiglie e i lavoratori. Preoccupazione condivisa e più volte ribadita dal presidente della Confindustria Nuoro e Ogliastra, Roberto Bornioli che ha espresso vivi cordoglio per il dramma sociale che in questi ultimi giorni ha colpito le comunità del Nuorese. «Ci stringiamo con cordoglio alle famiglie - ha detto il presidente Bornioli che ha lanciato un appello alla politica perché si faccia carico della devastante crisi del Nuorese e di tutta la Sardegna centrale.
Per Confindustria l'assenza di un governo e l'allentamento dell'azione del governo Monti hanno portato alla perdita di un 1% di Pil, 1600 miliardi. A fine 2011 l'ufficio studi dell'Associazione degli Industriali aveva previsto per il 2013 un aumento del Pil, ma la previsione è stata poi rivista a metà dell'anno scorso quando il calo ipotizzato si attestava attorno allo 0,3-0,4%. «Oggi c'è convergenza nello stimare una riduzione di Pil per l'Italia nel corso di quest'anno dell'1,4-1,5%» - ha detto Squinzi.
«Siamo in un paese con il 12% di disoccupazione generale e il 40% di disoccupazione giovanile. La situazione è molto seria», ha continuato il presidente Confindustria, secondo cui il calo dei consumi interni è sicuramente da imputare all'eccessivo prelievo fiscale messo in atto dal Governo Monti per rimettere a posto i conti. «Sottolineo, però – ha detto ancora Squinzi – che negli ultimi tempi nessun investimento per la crescita è stato fatto. E questo - aggiunge - potrebbe essere un limite dell'Europa, perché in questo momento si sta pensando poco alla crescita».
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