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Confindustria: no allo smembramento degli Enti Locali
- Venerdì, 31 Ottobre 2014 09:53
Nuoro, 31 ottobre 2014
RIFORMA ENTI LOCALI:
NO ALLO SMEMBRAMENTO DELLA SARDEGNA CENTRALE
Il nostro Consiglio Direttivo riunito ieri pomeriggio ha espresso fortissima preoccupazione per le assurde ipotesi di riforma degli enti locali e delle Asl circolate nei giorni scorsi sulla stampa. Se le indiscrezioni, con tanto di cartine e numeri, venissero confermate, l’unità territoriale della Sardegna centrale e delle sue zone interne sarebbe di fatto scardinata con importanti conseguenze sull’architettura amministrativa, istituzionale e politica del territorio. In attesa di un testo ufficiale su cui discutere, nel corso della riunione sono state condivise una serie di considerazioni:
- Siamo assolutamente contrari a uno smembramento della Sardegna centrale. Eventuali accorpamenti potrebbero essere condivisibili solo all’interno di un’architettura complessiva che conservi l’integrità territoriale del Nuorese.
- C’è poi una questione di metodo: è opportuno che prima si proceda al riordino degli Enti Locali e alla ridefinizione degli ambiti territoriali e solo successivamente alla riforma delle Asl. È necessario ridefinire preliminarmente i confini dei diversi distretti, e soltanto dopo, sulla base degli ambiti territoriali tracciati, si può impostare il riassetto delle Aziende Sanitarie. Come si possono stabilire i confini dei vari territori sulla base dei criteri che guidano il riassetto delle Asl?
- La riforma degli Enti Locali, così fondamentale per il governo futuro del territorio, deve necessariamente passare attraverso la massima condivisione con le comunità locali, le popolazioni, i sindaci e le parti economiche e sociali. Occorre che qualsiasi decisione sia presa con il massimo coinvolgimento e l’ascolto delle popolazioni tenendo conto di quella che è la loro volontà. Le comunità dunque hanno il diritto di scegliere e di decidere cosa fare.
- È fondamentale che la politica, le istituzioni, le associazioni e tutta la società civile tengano alta la guardia e vigilino affinché scelte calate dall’alto non penalizzino ulteriormente il Nuorese e la Sardegna centrale, come già avvenuto al momento dell’istituzione delle nuove Province, quando di fatto il territorio era stato fortemente ridimensionato.
- La riforma degli Enti locali deve tutelare l’unità territoriale della Sardegna centrale e delle sue zone interne – il cuore della Sardegna – con comunità che condividono una comune identità e appartenenza di cultura, storia e tradizioni. Perché smembrare territori omogenei e accorpare tra loro – per giochi di equilibrismo politico – aree tra loro meno unite e solidali?
Siamo favorevoli a una riforma che contribuisca a efficientare e migliorare l’assetto istituzionale e amministrativo dei territori. Considerato però che la riforma è complessa e molto delicata, occorre il massimo impegno e un confronto approfondito, affinché non si venga a determinare una situazione peggiore di quella precedente, con ripercussioni che potrebbero trascinarsi per decenni.
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