Zone interne. Bornioli: i nostri appelli iniziano ad avere seguito

Di seguito l'intervento del presidente Bornioli sul Progetto di rilancio del Nuorese e delle sue zone interne: «Apprezziamo i recenti interventi di alcuni rappresentanti del mondo istituzionale e politico nuorese che si sono uniti ai nostri appelli a sostegno della Sardegna centrale e delle sue zone interne, accogliendo anche tematiche e proposte avanzate dall'Associazione».

«Domani in conferenza stampa nei locali del Comune a Nuoro sarà presentato il Progetto per il Nuorese e le sue zone interne. Il rilancio dell'economia del centro Sardegna, colpita da una crisi senza precedenti, e la necessità di un riequilibrio territoriale sono al centro dell'attività dell'Associazione da più di due anni. Già a partire dal convegno Mosaico a Nuoro (12 ottobre 2012) siamo intervenuti per richiamare l'attenzione di tutti sulla profonda crisi in atto nel territorio e sull'esigenza di tenere alta la guardia sugli effetti che le riforme, prima tra tutte quella delle province, avrebbero avuto sul Nuorese e sull'Ogliastra. Discorso poi rafforzato durante il convegno-evento Mosaico a Tonara (11 ottobre 2013) e nel corso del convegno sull'industria della cultura come volano di sviluppo, e infine completato nel corso dell'ultima tappa del convegno Mosaico a Nuoro (27 giugno 2014) dove alla presenza dell'assessore alla Programmazione Paci abbiamo presentato sei proposte per il rilancio del centro Sardegna».

«Nel corso degli ultimi due anni, in totale solitudine o quasi, ci siamo battuti con determinazione per rivendicare maggiori attenzioni dallo Regione e dallo Stato, che in molte occasioni hanno dimostrato di non avere l'esatta percezione del profondo malessere del nostro territorio. Ci siamo appellati alla Giunta regionale, quella passata e quella attuale, chiedendo una risposta al progressivo spopolamento e declino economico e ribadendo la necessità di un piano di interventi organico a sostegno delle imprese e del territorio, come del resto già previsto per altre aree regionali, nel Sulcis e nel nord Sardegna».

«Come Organizzazione, non ci siamo mai stancati di denunciare quel fenomeno che in più occasioni ho definito "effetto clessidra" per cui la maggior parte delle risorse e delle attenzioni di chi ci governa si concentra al nord e al sud dell'isola, e ciò a scapito delle nostre province che restano ai margini dell'azione politica. Gli appelli si sono poi trasformati in proposte concrete. Tanto che nel corso dell'ultimo anno abbiamo elaborato un Progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne, frutto di un attenta e approfondita analisi delle nostre province e delle maggiori criticità e potenzialità del tessuto imprenditoriale locale». 

«Il Progetto è il frutto dell'esperienza Mosaico: duranti i primi sette convegni (a Macomer, Fonni, Tortolì, Orosei, Nuoro, Tortolì e Tonara) abbiamo ascoltato gli imprenditori e studiato carenze e punti di forza dei diversi territori e delle loro economie. E su queste basi abbiamo individuato alcuni temi e settori prioritari su cui intervenire per creare sviluppo e nuove prospettive di crescita per le imprese. A partire dalla stessa base programmatica, abbiamo elaborato due Progetti distinti, uno per il Nuorese e l'altro per l'Ogliastra».

«Nel progetto abbiamo ribadito la centralità di alcuni temi tra cui: la messa a punto di un piano per le infrastrutture; il sostegno alle attività produttive (attraverso l'attivazione delle Aree di crisi ma anche con l'istituzione di forme di fiscalità di vantaggio come nel Sulcis); la valorizzazione dell'ambiente a fini turistici e produttivi; il sostegno all'industria cultura come volano di sviluppo per il territorio; la necessità di sostenere l'istruzione e i corsi universitari a Nuoro.

«E abbiamo posto per primi il tema del decentramento, lanciando l'idea di trasferire a Nuoro l'assessorato all'Ambiente. L'obiettivo del Progetto, condiviso con il Territorio e che sarà presentato domani, è quello di riportare sotto un'unica grande mobilitazione tutti i fronti oggi aperti sul territorio, a partire dai tagli ipotizzati ai presidi amministrativi quali la Motorizzazione di Nuoro, il carcere di Macomer, la Camera di commercio e altri centri di servizi che rischiano la chiusura. A ciò si aggiunge il problema delle risorse, sempre centellinate e mai strutturali, a enti culturali quali il consorzio bibliotecario, il Man, l'Ailun, il museo Nivola, etc. Così si spiega la nostra proposta avanzata circa un anno fa di trasferire, a parità di costi e senza duplicati, la sede dell'Assessorato all'Ambiente, la Direzione del Corpo forestale e soprattutto di trasferire la direzione della Scuola forestale – come peraltro già deciso dalla Regione. Ciò nell'ottica di favorire un riequilibrio ed evitare l'accentramento di tutte le funzioni amministrative in un'unica centro regionale».

«Sui temi e le proposte del Progetto abbiamo ritenuto opportuno favorire la massima convergenza e unità. Un processo iniziato nel Nuorese e che nei prossimi mesi sarà portato avanti anche in Ogliastra. Nel Nuorese in particolare, il Progetto – inizialmente condiviso con i sindacati e presentato ai consiglieri e ai parlamentari del Territorio – è stato poi condiviso insieme alla Provincia e al Comune di Nuoro con gli altri Comuni e le altre forze economiche e sarà presentato pubblicamente domani in conferenza stampa».

«Segnale che il Territorio sta finalmente acquisendo consapevolezza sulla profondità della crisi e stia anche cercando di reagire compatto, condividendo un Progetto di rilancio attorno al quale è quanto mai urgente aprire un confronto immediato con la Regione».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
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