INCENTIVI Piano Transizione 5.0 - Decreto attuativo approvato in via definitiva - Le novità

Approvato in via definitiva il decreto attuativo che disciplina in dettaglio le norme applicative del nuovo Piano Transizione 5.0. Il decreto - che a oggi non è stato ancora pubblicato sul sito del Mimit - è al vaglio della Corte dei Conti e potrebbe arrivare la prossima settimana. Si è in attesa di una circolare esplicativa da parte del Ministero in vista dell'apertura della piattaforma per la presentazione delle domande di accesso all'agevolazione. Nel corso dell'iter di approvazione sono state introdotte alcune importanti novità che modificano in modo significativo le disposizioni circolate nelle prime bozze del provvedimento. Leggi tutta la circolare.

LE NOVITÀ

La prima novità riguarda l'inserimento tra le fonti rinnovabili degli impianti per la produzione di energia termica utilizzata per l'autoconsumo soltanto come calore di processo. Eliminata anche la necessità di provvedere all'allacciamento alla rete elettrica entro un anno, requisito che viene sostituito con l'obbligo di mettere in funzione gli impianti entro un anno

Vengono aumentati i parametri per calcolare in euro/kW il costo massimo ammissibile degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, suddivisi per ciascuna fonte energetica.

Apportate modifiche anche alla disciplina del DNSH ovvero non apportare danni significativi al raggiungimento degli obiettivi in materia ambientale che, a seguito di un accordo con la Commissione europea, viene alleggerita rispetto a quanto previsto agli esordi della norma. 

Cambia anche l'elenco dei soggetti titolati a fare le certificazioni, e risultano abilitati anche gli ingegneri iscritti nella sezione A dell'albo professionale con "comprovata esperienza nell'ambito dell'efficienza energetica dei processi produttivi". 

 

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria per l'anno in corso è pari a 6,3 miliardi di euro per un totale di 13 miliardi nel biennio 2024-2025.

 

SPESE AMMISSIBILI 

Sono incentivati i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 aventi a oggetto investimenti effettuati in uno più beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa (materiali e immateriali) tramite i quali è conseguita complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale, cui si riferisce il progetto di innovazione, non inferiore al 3 per cento o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5 per cento.

 

TIPOLOGIE DI IMPIANTI AMMESSI (novità)

Tra i beni trainati, rientrano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui rientrano: 

  • trasformatori posti a monte dei punti di connessione della rete elettrica, e i misuratori dell'energia elettrica funzionali alla produzione di energia
  • gruppi di generazione dell'energia elettrica
  • servizi ausiliari di impianto
  • impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta 
  • tra le novità rientrano gli impianti per la produzione di energia termica, usata come calore di processo e non cedibile a terzi, con elettrificazione dei consumi termici, alimentati tramite energia elettrica rinnovabile autoconsumata, ovevro certificata come rinnovabile attraverso un contratto di fornitura di energia rinnovabile.

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Tutte le imprese che abbiano una struttura operativa nel territorio dello Stato, senza limiti di forma giuridica, settore economico, dimensioni, e che nel biennio 2024-2025 effettuino nuovi investimenti in progetti di innovazione ed efficientamento energetico.

Le condizioni da rispettare per ottenere il beneficio fiscale sono le seguenti:

  • effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti dagli allegati A e B del Piano Transizione 4.0, i quali dovranno necessariamente essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
  • i nuovi beni dovranno essere inseriti in un progetto di innovazione che sia in grado di portare a una riduzione dei consumi energetici;
  • la riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento.

 

 

 

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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