Porto di Arbatax: rilanciamo l'idea di un'Azienda Speciale

 

 

COMUNICATO STAMPA

del presidente Roberto Bornioli

 

Tortolì 25 ottobre 2013

 

PUNTIAMO A UN'AZIENDA SPECIALE PER IL PORTO

E RILANCIAMO LO SCALO DI ARBATAX

 

La soppressione da parte della Tirrenia della linea autunnale Genova-Olbia-Arbatax è soltanto l'ultimo dei problemi del porto di Arbatax che, nonostante il ruolo fondamentale per l'economia ogliastrina e la sua posizione strategica, soffre pesanti criticità acuite dall'eccessiva frammentazione di competenze. Per contribuire a fronteggiare e risolvere almeno in parte queste difficoltà rilanciamo l'idea di istituire un'Azienda Speciale per il porto che, come nel caso di altre positive realtà in Italia, operi con funzioni di programmazione e promozione dello scalo. Non proponiamo un nuovo carrozzone, sia chiaro, ma un organismo che con il concorso degli enti locali e di imprenditori ed esperti del settore promuova a tempo pieno lo sviluppo delle attività marittimo-portuali e del sistema economico a esse connesse. Esempi positivi sono l'Azienda per il porto di Monfalcone e quella costituita nel 2009 di Vibo Marina che operano in qualità di centro operativo con il compito di coordinare progetti e azioni per un loro corretto inserimento nella programmazione comunale, provinciale, regionale e nazionale. Il tutto nell'ottica di migliorare l'operatività e la redditività dello scalo.

Non dimentichiamoci che attorno al porto ruota una fetta importante dell'economia  ogliastrina e in esso lavorano imprese strategiche che contano su un porto funzionale e competitivo: in esso opera per esempio un'importante multinazionale come la Saipem e le importanti imprese del metalmeccanico a essa collegate. Nello scalo convergono le attività di rimessaggio e l'industria cantieristica, i servizi e il porto turistico, le attività di pesca. Il molo gestisce poi buona parte del traffico merci e passeggeri, contribuendo in modo prioritario allo sviluppo dell'industria turistica del territorio. La ripresa economica dell'Ogliastra dunque passa anche dal rilancio del suo porto. Per questo è necessario avviare al più presto le opere di manutenzione e gli investimenti, in modo che il porto recuperi competitività e funzionalità.

La situazione è aggravata dall'impasse in cui si trovano i tre maggiori enti locali: il Consorzio industriale è in pesante dissesto finanziario, al Comune di Tortolì il sindaco è dimissionario, la Provincia è commissariata. Al momento il punto di riferimento per il porto è l'Autorità marittima. Tra le principali criticità segnaliamo: 1) A maggio lo scalo è stato escluso dalla rete dei porti Ue (sono 319 in Europa, 39 in Italia, 8 in Sardegna) perdendo la possibilità di accedere ai relativi finanziamenti. 2) L'ufficio dogane, fino a poco tempo fa operativo h 24, apre ora soltanto due giorni a settimana con funzionari in trasferta da Cagliari. 3) A causa della mancanza del nuovo Piano regolatore sono bloccati gli 11,5 milioni di euro  assegnati al Consorzio industriale per opere di potenziamento del porto. 4) Il porto  necessita di urgenti interventi di manutenzione alle banchine, alle condotte idrica e fognaria, alla rete di illuminazione e all'impianto antincendio. La Stazione Marittima, terminata nel 2012, è ancora chiusa pertanto chi sbarca e imbarca ad Arbatax si trova senza un punto ristoro, una sala d'attesa, una biglietteria o servizi igienici.