Pratosardo. Urgente un incontro con il Comune sulla ZIR e le tariffe Tari

«Restano inattuati i punti qualificanti del Pacchetto Prato Sardo, approvato dalla Giunta comunale esattamente un anno fa a luglio 2019 «per sostenere lo sviluppo dell’area industriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali»: nulla si sa infatti sulla chiusura della procedura liquidatoria e il subentro del Comune nella gestione della ZIR Prato Sardo. Così come non è stato risolto il problema della doppia imposizione con la Tari e le convenzioni che le aziende pagano nonostante a oggi non ci sia un adeguato servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani e un ecocentro per le attività produttive (non utilizzabile dalle aziende da diversi anni)». In una nota congiunta Confindustria e Consorzio Operatori Pratosardo chiedono un incontro urgente per fare chiarezza sul passaggio della ZIR al Comune e avviare quel confronto che le imprese chiedono da tempo anche sulle tariffe TARI. 

«Per quanto riguarda la prima misura, relativa alla liquidazione del Consorzio industriale e al passaggio della ZIR al Comune, non si hanno più notizie. Il 6 febbraio scorso, Confindustria e Consorzio Operatori avevano chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per sbloccare la procedura e fare chiarezza in modo definitivo sulla gestione del sito ma niente si è mosso. Dal Comune non è arrivata nessuna risposta, neanche dopo il grido di dolore degli imprenditori intervenuti alla conferenza stampa convocata ai primi di marzo.

Inoltre a oggi resta disatteso anche il secondo punto del Pacchetto Prato Sardo, quello sulla «riduzione della pressione fiscale»: non soltanto non è stata ridotta ma le imprese sono molto preoccupate per una possibile rivisitazione delle tariffe Tari e delle convenzioni. Ciò sarebbe devastante per Prato Sardo, soprattutto in questa fase di estrema difficoltà da parte delle aziende, che stanno lottando per la sopravvivenza e per la salvaguardia dei posti di lavoro. L’unica misura finora presa sul fronte della tassazione, e che ha portato alla riduzione degli oneri di costruzione dal 10 al 5 per cento, non è servita a nessuno perché non ci sono imprese interessate a costruire in un’area industriale abbandonata a se stessa, dove la tassazione complessiva tra Comune e Consorzio ZIR è elevatissima.

Gli Operatori di Prato Sardo hanno più volte avanzato delle proposte sulla TARI e sulle convenzioni, e chiesto un confronto per tenere conto delle peculiarità del sito industriale e per ridurre la tassazione complessiva come peraltro previsto dal Pacchetto Prato Sardo. A tutt'oggi però non hanno ricevuto risposte.

A fronte di questa situazione di paralisi, estrema incertezza e grande confusione che rende impossibile un rilancio della ZIR e dell'economia del Nuorese, Confindustria e Consorzio Operatori ribadiscono la richiesta di un incontro urgente con il Sindaco e l’Amministrazione comunale per poter fare chiarezza sui reali intendimenti del Comune e avviare quel confronto che le imprese chiedono da tempo».

 

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