Confindustria Sardegna Centrale

Bornioli scrive a Solinas. La Sardegna centrale e le zone interne sono una priorità

Confindustria Nuoro-Ogliastra si congratula con il neopresidente della Regione Christian Solinas augurandogli un proficuo lavoro e indicando tra le priorità del nuovo governo regionale il tema dello sviluppo della Sardegna centrale e delle sue zone interne. «In questi anni - scrive il presidente Bornioli in una lettera inviata al presidente Solinas - la nostra Organizzazione ha richiamato con forza l’attenzione sulla necessità di un riequilibrio territoriale, da governare attraverso scelte coraggiose da parte della politica regionale. Non ci può essere uno sviluppo sostenibile nella nostra regione se non si affrontano e superano le problematiche che bloccano la competitività dei territori più deboli e marginali, a iniziare dalle aree interne sempre più penalizzate da un progressivo spopolamento di cittadini e soprattutto di imprese».

Di seguito e in allegato, riportiamo la lettera aperta pubblicata sulla Nuova Sardegna il 31 marzo 2019. 

In questi anni, la nostra Organizzazione ha richiamato con forza l’attenzione sulla necessità di un riequilibrio territoriale, da governare attraverso scelte coraggiose da parte della politica regionale. Non ci può essere uno sviluppo sostenibile nella nostra regione se non si affrontano e superano le problematiche che bloccano la competitività dei territori più deboli e marginali, a iniziare dalle aree interne sempre più penalizzate da un progressivo spopolamento di cittadini e soprattutto di imprese.

Tra i punti chiave, ci sono le infrastrutture, il decentramento, il rilancio delle aree industriali e produttive e interventi concreti di sostegno al tessuto produttivo e alle imprese. Restano strategiche le infrastrutture, a partire da strade, banda larga e metano, da fornire a parità di condizioni con il resto dell’isola. La dotazione infrastrutturale della Sardegna centrale continua a essere tra le più carenti in Italia: fatta 100 la media nazionale, la Sardegna vale 50 e il Nuorese e l’Ogliastra 20, ultimi in classifica. Sono numeri che conosciamo bene e che si traducono in problemi concreti per le aziende. Per esempio, si parla tanto di fatturazione elettronica e digitalizzazione, ma in molti siti industriali e produttivi, spesso in stato di abbandono, le connessioni internet sono inefficienti e ci sono aziende costrette a lavorare senza la banda larga. I temi saranno illustrati nei dettagli in un documento che come Confindustria Nuoro-Ogliastra consegneremo al nuovo Presidente nelle prossime settimane.

Altro tema prioritario riguarda le politiche di sviluppo delle aree interne, che chiediamo siano al centro della prossima legislatura. In particolare, servono interventi mirati per lo sviluppo delle imprese, vero argine allo spopolamento e unica condizione per la crescita e l’occupazione. O ci saranno interventi concreti a sostegno di questi territori, o il divario già oggi evidente con il resto dell’Isola rischia di aggravarsi. Il Nuorese e l’Ogliastra restano periferia della periferia e le nostre aziende lo toccano con mano tutti i giorni in termini di maggiori costi per trasporti e infrastrutture, e servizi carenti.

Anno dopo anno, nei nostri territori i problemi restano irrisolti e il divario, anziché diminuire, aumenta. Per questo alla prossima Giunta regionale chiediamo concretezza e capacità di tradurre le promesse e gli impegni in risultati tangibili, soprattutto di farlo in tempi accettabili. Perché è inutile elaborare progetti, siglare accordi, firmare delibere, stanziare risorse se poi i fondi non vengono spesi e occorre attendere anni, se non decenni, prima che le opere siano realizzate. Ne è una prova l’esperienza deludente della programmazione territoriale così come si è svolta in passato, con gli ultimi esempi del Piano di rilancio del Nuorese e del Progetto Ogliastra, con interventi fermi al palo. Stesso discorso per i bandi di sostegno agli investimenti aziendali, con istruttorie estenuanti e infinite che vanno avanti per anni, risultando per questo del tutto inefficaci.

 

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