Porto di Arbatax. Bornioli: assurdo che in dieci anni non siano stati fatti i lavori

«Al di là di alcune rassicurazioni giunte sulla disponibilità degli 11,5 milioni di euro destinati alla riqualificazione del porto di Arbatax, resta assurdo e gravissimo che in tutti questi anni non si sia trovato il modo di aprire i cantieri, realizzare i lavori e spendere le risorse impegnate a favore del Consorzio industriale. Le risorse infatti furono stanziate da una delibera di Giunta del dicembre 2009 e poi riconfermate nel luglio 2012». Bornioli interviene sulla vicenda del porto di Arbatax a rischio di perdere il finanziamento da 11,5 milioni di euro stanziati per gli interventi di riqualificazione.

Pubblichiamo di seguito il comunicato integrale: 

«La nostra preoccupazione dunque è altissima, anche perché i problemi che finora hanno bloccato l’impiego dei fondi permangono. Auspichiamo che si trovi al più presto una soluzione definitiva e che i lavori siano finalmente appaltati e realizzati, in modo che le imprese e i passeggeri possano servirsi di un porto pienamente operativo. Il fattore tempo è come sempre l’aspetto più problematico: è infatti completamente inutile stanziare le risorse se poi non vengono spese e se occorre attendere anni, se non decenni, prima di vedere le opere concluse».

«Come Confindustria lo denunciamo da anni, e sollecitiamo un intervento risolutivo. Il porto di Arbatax è strategico per l’economia ogliastrina ed è gravissimo che dopo tutto questo tempo non si sia fatto niente per rilanciarlo e renderlo efficiente. Anno dopo anno, l’emergenza è diventata cronica: le banchine di ponente e di riva sono fuori uso da tempo; da anni ormai – nonostante le promesse – manca una gru per la movimentazione delle merci in banchina, così come è da tempo che si attende l’arrivo di un nuovo travel lift per il settore nautico. È chiaro che la crisi del Consorzio industriale, ente beneficiario delle risorse e che avrebbe dovuto gestire l’esecuzione dei lavori al porto, stia fortemente penalizzando il territorio e le imprese: come Confindustria abbiamo sempre difeso e chiesto la salvaguardia dell’ente consortile ma il tempo trascorso senza che si sia trovata una soluzione è davvero troppo».

«È arrivato il momento di prendere in mano la situazione una volta per tutte e fare delle scelte definitive sul futuro del Consorzio industriale. Alla luce di questa situazione che va avanti da tanti anni, non possiamo non chiederci se sia il caso che un Consorzio in queste condizioni continui a esistere: da una parte, infatti, siamo di fronte a un ente che, pur beneficiario di ingenti risorse finanziarie per interventi infrastrutturali strategici per il territorio, da anni non riesce a spendere i fondi assegnati e a realizzare le opere; dall’altra, nonostante non sia nelle condizioni di occuparsi come dovrebbe dell’area industriale, lo stesso ente nell’ultimo anno ha chiesto alle aziende insediate oneri e quote per servizi indivisibili in molti casi pesantissimi e sui quali ci siamo fin da subito dichiarati contrari».

«La vicenda porto è soltanto uno dei tanti fronti aperti in Ogliastra: dal quarto lotto della SS 125 Tortolì-Barisardo bloccato da mesi, alla partita aeroporto ancora pendente, ai mancati investimenti nell’area industriale con 3 milioni di euro assegnati al Consorzio ancora fermi. Le aree ex cartiera sono ancora inutilizzabili e i 4,2 milioni per le opere di infrastrutturazione sono ancora fermi. Insomma, per tutti questi anni la questione delle infrastrutture, che è l’aspetto più strategico per l’Ogliastra, è rimasta al palo senza contare poi che non si hanno più notizie del “Progetto Ogliastra. Percorsi di lunga vita” e del relativo bando di sostegno agli investimenti aziendali. Una tale situazione di immobilismo ha avuto effetti molto pesanti sull’economia e sulle aziende. Non si può più far finta di niente: occorre agire e occorre farlo subito».

 

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu -  Ufficio stampa. Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it