SPECIALE | Progetto Itinerari Salute - Ultima tappa

La scuola come ambiente privilegiato dove apprendere la cultura della sicurezza e dove si impara a essere responsabili per la propria vita e per gli altri. La sicurezza non si limita a norme da studiare ma a un modo di essere, essere attenti di fronte alle diverse tipologie di rischio insiti in tutti gli ambiti della vita lavorativa. Questo il messaggio al centro dell’ultima tappa di Itinerari Salute un’iniziativa itinerante promossa da Confindustria Sardegna centrale in collaborazione con la direzione regionale dell’INAIL.

 

Cinque giornate di formazione sul territorio e nelle scuole dedicate al tema delle malattie professionali, dallo stress lavoro-correlato alla prevenzione dei danni uditivi da rumore ai disturbi muscolo-scheletrici e all’abuso di alcol e droghe, fino alla tappa di oggi a Nuoro e le malattie respiratorie. «Il tema dell’esposizione a polveri è un problema molto concreto e coinvolge vari aspetti della nostra vita quotidiana – ha spiegato il presidente di Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli. La sicurezza è la base della cultura del lavoro. Sono insegnamenti talmente importanti che come Confindustria da tempo proponiamo che i temi della sicurezza siano inseriti tra le materie obbligatorie nelle scuole. Al tempo stesso, promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta una grande opportunità anche per le aziende in termini di riduzione dei costi favorendo una maggiore efficienza e competitività». Alla giornata di formazione, coordinata dal presidente della Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli, hanno partecipato il vicesindaco di Nuoro Sebastian Cocco, il vicepreside dell’Istituto Ciusa Silvio Zucchelli e il direttore regionale vicario dell'Inail Michele Pintus. Sono intervenuti il dirigente medico dell’Inail Salvatore Denti che ha illustrato i dati statistici dell’Inail sulle malattie respiratorie da polveri, il professore ordinario di sicurezza del lavoro e difesa ambientale all'Università di Cagliari Giorgio Massacci, Ferdinando Masala della Società Italiana di Medicina del Lavoro, l'ingegner Gianpiero Leoni, l’avvocato Adriana Satta, la psicologa e psicoterapueta Francesca Licheri. Hanno partecipato gli studenti delle III, IV e V classi dell’Istituto Ciusa.

SALUTI E APERTURA DEI LAVORI

Roberto Bornioli - Presidente Confindustria Sardegna Centrale

Buongiorno a tutti, benvenuti nell’ultima tappa di questo importantissimo progetto, saluto tutti i relatori, i partner del progetto e gli studenti. Il tema dell’esposizione a polveri è un problema molto concreto e coinvolge vari aspetti della nostra vita quotidiana. La sicurezza è la base della cultura del lavoro. Sono insegnamenti talmente importanti che come Confindustria da tempo proponiamo che i temi della sicurezza siano inseriti tra le materie obbligatorie nelle scuole. Al tempo stesso, promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta una grande opportunità anche per le aziende in termini di riduzione dei costi favorendo una maggiore efficienza e competitività

Sebastian Cocco – Vice Sindaco di Nuoro

Porto i saluti da parte dell’amministrazione comunale per questo incontro, è importante fare un punto a 10 anni dall’entrata in vigore del Testo Unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. questa giornata è significativa, non solo per fare il punto sull’attuazione delle norme introdotte nel 2008, ma anche per capire qual è il grado di consapevolezza di quelle norme introdotte. Il Testo Unico ha avuto un grande vantaggio, quello di responsabilizzare il management, quindi sapere chi deve fare cosa e dall’altro punto di vista ha precisato meglio qual è il concetto del rischio. Bisogna fare un lavoro importante sulla presa di coscienza, eventi come questi sono importanti. Su questi temi vi diranno di più i relatori, buon lavoro.

Michele Pintus – Vicario Direttore Regionale Inail

Buongiorno a tutti, quando si parla della nostra vita non c’è Testo Unico che tiene, noi come INAIL ci occupiamo delle malattie professionali, infortuni etc. Dalle statistiche abbiamo, per gli infortuni, oltre il 75% delle volte capitano perché non siamo stati attenti. Dobbiamo sapere che se noi facciamo una fesseria mettiamo a rischio noi e quelli che siamo con noi. Ci vuole la cultura della sicurezza, imparare ad essere responsabili ed è quello che l’INAIL vuole portare nelle scuole e nella vita di tutti i giorni.

Silvio Zucchelli – Vice preside Istituto F. Ciusa

Buongiorno a tutti i presenti, alunni e ospiti noi siamo piacevolmente coinvolti in questo progetto in cui siamo parte attiva. È una tematica che riguarda uno dei nostri corsi di studio, perché la cultura della sicurezza e del buon senso appartengono a tutti. Buon lavoro a tutti.

 

INTERVENTI TECNICI

Salvatore Denti

Le malattie professionali da polveri nell’evoluzione dei dati INAIL

Buongiorno a tutti, sarò rapido e compatto. La questione delle scuole e dei giovani che devono imparare la cultura della sicurezza è un discorso che noi dell’INAIL facciamo da molti anni, quello che un tempo si chiamava educazione civica dovrebbe essere trasformata in educazione alla sicurezza. Che siate in una scuola superiore o elementari l’errore di sottovalutare alcuni pericoli può creare qualche questione di integrità a voi stessi. Sulle polveri, noi abbiamo l’idea ottocentesca della miniera e della cava. Il problema è che quando io inizio a parlare di polvere indico la farina cosa pensate? Sempre polvere è! Abbiamo dei luoghi comuni dove il pericolo è vistoso, nella realtà noi sottovalutiamo il pericolo che ci aspetta al varco. Quando sono andato a vedere dei numeri, dal 94 ad oggi, siano felicemente diminuiti i casi di malattie respiratorie da polveri. Questo perché sta succedendo che noi giriamo in un ambiente polveroso. Pensate che in Italia, dal 2010, vengono denunciate 360 mila malattie professionali, quelle legate, in Sardegna alle malattie professionali sono 28 mila e quelle legate alle malattie respiratorie in Sardegna sono quasi 1500. Ogni anni, l’INAIL riconosce 10/14 malattie da polveri, persone ammalate perché hanno respirato polveri, ci sono dei giovani che appartengono a settori ben precisi, questi numeri non sono né migliorati ma né peggiorati, sono compensati.

 

Giorgio Massacci

L’esposizione alle polveri aerodisperse nell’ambiente di lavoro e nell’ambiente di vita

Buongiorno a tutti, nel mio intervento parlerò di ambienti di vita. Dell’esposizione a polveri negli ambienti di vita ce ne siamo occupati solo di recente, perché il problema delle polveri negli ambienti di vita non era un problema sentito. Poi è successo che le città sono cresciute rapidamente, è cresciuto moltissimo anche l’uso degli autoveicoli, la combustione per il riscaldamento nelle grandi città (pensate all’oriente). Si sono raccolti dati con strumenti scientifici e si è dimostrato che quando si è esposti alle polveri negli ambienti di vita, e ciò vuol dire 24h su 24h, e non 8h. al giorno come negli ambienti di lavoro, si è visto che la vita diminuisce di molti mesi. Sui giornali quante volte si parla di polveri sottili? Cos’è il PM10? PM: Materiale Particellare, particelle solide che sono talmente fini da poter restare in sospensione in aria e noi le possiamo inalare. Nella società industrializzata l’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute e sull’ambiente sono diventati con gli anni un problema sempre crescente, al punto che i governi e organizzazioni come l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) si sono adoperati per analizzare queste problematiche.

 

Ferdinando Masala

Effetti delle polveri sulla salute

La medicina del lavoro studia i rapporti tra lo stato di salute dell’uomo che lavora, lavoro svolto e condizioni dell’ambiente di lavoro. L'apparato respiratorio è costituito da una serie di organi cavi che formano un canale di collegamento tra l'esterno, costituito dall'aria atmosferica, e l'interno del corpo. Quando si inspira non solo l'aria entra nel nostro organismo ma vengono introdotti anche: pollini, ceneri, polveri, spore di muffe, particelle organiche, virus e batteri, tutti potenzialmente pericolosi per la salute. Il materiale particolato presente nell'aria è costituito da una miscela di particelle solide e liquide, che possono rimanere sospese anche per lunghi periodi. Hanno dimensioni comprese tra 0,005 µm e 50-150 µm, e sono costituite da una miscela di elementi quali: carbonio, piombo, nichel, nitrati, solfati, composti organici, frammenti di suolo, ecc. Le polveri totali vengono generalmente distinte in tre classi dimensionali corrispondenti alla capacità di penetrazione nelle vie respiratorie da cui dipende l'intensità degli effetti nocivi.

 

Gianpiero Leoni

La gestione dell’esposizione a polveri nei cantieri temporanei e mobili

Abbiamo visto che le polveri arrivano dentro i polmoni, e dobbiamo cercare in qualche modo che ciò che succeda e ridurre il rischio per quanto possibile. Dobbiamo andare prima di tutto dal progettista di un cantiere e domandargli: quell’opera, per essere realizzata, di cosa necessita? Quali sono le lavorazioni che potranno essere realizzate in quell’ambiente? C’è la necessità di fare dei tagli, oppure interventi di demolizioni, operazioni di carico e scarico inerti che trasportano sabbia, cemento o altro che producono polveri anche molto sottili. Allora, noi tecnici dobbiamo pianificare queste attività mediante il piano di sicurezza e coordinamento che è in Italia il documento che il coordinatore per la progettazione o esecuzione dell'opera, su incarico del committente, deve redigere prima che vengano iniziate le attività lavorative in un cantiere edile, ai sensi dell'art.100 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro ed i cui contenuti minimi sono riportati nell'allegato XV del predetto Testo Unico. l PSC è costituito da una relazione tecnica con tutte le prescrizioni, correlate alla complessità dell’opera, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e una serie di tavole esplicati. I datori di lavoro delle imprese esecutrici mettono a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza copia del PSC e del POS almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori. Il committente o il responsabile dei lavori trasmette il PSC a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori. In caso di appalto di opera pubblica si considera trasmissione la messa a disposizione del piano a tutti i concorrenti alla gara di appalto. L’impresa che si aggiudica i lavori ha facoltà di presentare al coordinatore per l’esecuzione proposte di integrazione al piano di sicurezza e di coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Prima dell’inizio dei lavori l’impresa affidataria trasmette il piano alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi.

 

Adriana Satta

Malattie professionali: obblighi e responsabilità

Buongiorno a tutti, al di là dell’aspetto tecnico che avete visto con i precedenti relatori, il mio intervento ha l’obiettivo di farvi capire che cos’è una malattia professionale e dove si inserisce nel contesto normativo. Chi deve rispettare e adottare determinati obblighi? Ci troviamo a percorrere una materia che ci interessa perché ci fa capire che non solo parliamo alla malattia legata a respirare la polvere, ma ci ricollega direttamente a un obbligo e una responsabilità questa materia parte dal 1800 questo significa che il legislatore non ha mai preso sotto gamba il problema. La nostra vita è circondata dal diritto, e ci sono delle regole che devono essere applicate perché se non vengono applicate portano delle conseguenze. uno deve partire con questo presupposto fondamentale nella vita lavorativa. Il legislatore, dal 1800 in poi, con questi interventi è andato a tutelare la nostra salute. Le norme che si sono succedute sino ad oggi sono tantissime. Ogni realtà lavorativa ha il suo fattore di rischio, non possiamo parlare di un supermercato alla pari di un cantiere edile. Il legislatore dal 1800 ad oggi ha capito che i lavoratori dovevano essere tutelati, sia dal punto di vista della salute, quindi la prevenzione delle malattie professionali cioè adottare nell’ambiente di lavoro delle misure che prevengano una malattia professionale. Prevenire è fondamentale. Questa normativa comprende sia i rischi per la sicurezza del lavoratore ma anche i rischi per la salute. E devono essere distinti perché nel caso in cui un datore di lavoro non rispetti queste cose può scaturire un infortunio o arriva una malattia professionale. Ma sono due esempi completamente differenti. Se si parla di malattia professionale stiamo parlando di un diritto alla salute del lavoratore, quindi è una prevenzione della malattia. Il legislatore dagli anni ’50 in poi ha iniziato a emanare una serie di norme fondamentali che troviamo nel Testo Unico della sicurezza che è molto più recente. Perché un Testo Unico? Fino a quel momento le norme erano state frammentarie.

 

Francesca Licheri

Promuovere benessere tra rischi e opportunità

Buongiorno a tutti, io vorrei iniziare con due definizioni importanti: prevenire il rischio: è importante: la potenzialità che un'azione o un’attività scelta (includendo la scelta di non agire) porti ad un evento indesiderabile; promuovere la  Salute: uno stato di completo benessere fisico, mentale, psicologico, emotivo e sociale; non semplicemente assenza di malattia. In adolescenza è presente la voglia di sperimentare nuovi modi di vivere la realtà. Fare qualcosa che è al limite può sembrare affascinante. Fumare, correre in motorino, andare a ferie, cambiare partner spesso etc. In adolescenza è presente la voglia di star bene e il desiderio di autonomia e la curiosità di sperimentare. Per esempio con gli amici, nello sport, con la ragazza che mi piace, con i genitori. In adolescenza il sistema della dopamina è molto attivo: le sostanze come l’alcol intensificano il rilascio di dopamina. Questo aumenta il rischio di dipendenza.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: IRENE BOSU
Telefono: 0784 233312
Fax: 0784 233301
E-mail: i.bosu@assindnu.it

 

 

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