SPECIALE Progetto Itinerari Salute | La terza tappa

Si è svolta stamattina la terza tappa del progetto ITINERARI SALUTE Un’intera mattinata di formazione e informazione promossa e organizzata da Confindustria Sardegna Centrale in collaborazione con la Direzione regionale dell’INAIL, e che coinvolge l’Università di Cagliari, l’Associazione dei medici del lavoro, le organizzazioni sindacali, le scuole, gli studenti e le imprese.

Insieme agli studenti del Tecnico Commerciale Chironi e dell’Istituto Volta, hanno partecipato gli imprenditori Mario Pinna, titolare di Taulara document service provider a Pratosardo e Alberto Tocco direttore della Sarflex, azienda metalmeccanica insediata nell’area industriale di Siniscola.

 

SALUTI E APERTURA DEI LAVORI

Roberto Bornioli - Presidente Confindustria Sardegna Centrale

Il mal di schiena, e i dolori al collo e alle articolazioni rappresentano uno dei problemi più comuni legati al lavoro. Dovuto soprattutto a posture scorrette, i disturbi all’apparato muscolare e scheletrico colpiscono milioni di lavoratori in Europa per un costo sociale quantificato in miliardi di euro a carico di datori di lavori e del sistema pubblico in termini di giornate di lavoro perse, costi sanitari e oneri sociali. Le agenzie europee e mondiali per la sicurezza e la salute sul lavoro hanno stimato che nel mondo gli infortuni e le malattie professionali hanno un costo di 2.680 miliardi di euro all’anno, pari al 3,9 % del Pil mondiale. In Europa valgono il 3,9 % del Pil pari a 476 miliardi di euro in un anno. Sono cifre enormi. Ci segnalano un fenomeno di grande portata che va affrontato partendo dalle scuole e dai giovani. Per questo abbiamo ideato il Progetto Itinerari Salute. Mi fa molto piacere essere qui oggi davanti a tanti studenti, è importante essere riusciti a portare questo progetto per la prima all’interno di un istituto superiore

 Andrea Soddu - Sindaco di Nuoro

L’amministrazione comunale è ben lieta di sostenere questa iniziativa. Il vuole interessarvi in prima persona perché è proprio nell’ambito della scuola che vengono offerti validi percorsi formativi e si acquisiscono riflessi condizionati in materia di sicurezza e prevenzione. La tematica della sicurezza nel lavoro è un tema di grande attualità, legato sfortunatamente soprattutto alle cosiddette “morti bianche”, che fanno notizia sui giornali e che lasciano un senso di vuoto, perché si lavora per vivere e non per morire. E' importante sensibilizzare la società su queste tematiche. La salute e la sicurezza sul lavoro non sono, oggi, compito da affidare solamente ai datori di lavoro: anche i rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori stessi sono chiamati a preoccuparsi della sicurezza propria e dei colleghi. Come rappresentante del Comune di Nuoro sono ben lieto di patrocinare questa lodevole iniziativa. Buon lavoro. 

Enza Scarpa - Direttrice Regionale Inail

Ringrazio tutti i ragazzi presenti perché questa è una giornata dedicata a voi giovani che vi affaccerete al mondo del lavoro. Come INAIL siamo impegnati affinché infortuni possano ridursi nel tempo. In particolare vogliano richiamare l’attenzione sulle malattie professionali che sono molto subdole: i loro effetti si vedono a distanza di anni. Sono qui per consegnarvi un messaggio che vi lasci qualche interrogativo e che possa supportarvi nella futura vita lavorativa: spero che dopo la giornata di oggi possiate farvi testimoni di pratiche corrette e possiate essere responsabili di voi stessi e dare agli altri un buon esempio. Dovete pretendere  ambiente di lavoro sicuri tenendo in considerazione due aspetti: la sicurezza ricade sul datore di lavoro ma ha necessità del contributo attivo del lavoratore. È fondamentale creare cultura della prevenzione e questa cultura si crea soprattutto a partire dalle giovani generazioni».

Prof. Tore - Docente Istituto A.Volta

Per la nostra scuola il tema della sicurezza è un punto di forza. Ooggi, aderendo a questa iniziativa facciamo un salto di qualità. Inizieremo un percorso per darvi l’opportunità di assimilare le regole basilari sulla sicurezza sul lavoro, in modo che possiate poi attivare, autonomamente e spontaneamente, comportamenti virtuosi, sicuri per voi stessi e per gli altri. Dovete essere veicoli di formazione anche per chi vi sta intorno, per i vostri genitori e i vostri amici al fine di migliorare in futuro la qualità del lavoro.

 

 

VIDEO PROIETTATO

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TESTIMONIANZE AZIENDALI

 Introduzione di Massimo Spena - Vice Presidente Confindustria Sardegna Centrale

Buongiorno a tutti, introduco delle testimonianze di imprese importanti del territorio che si sono distinte in materia di sicurezza del lavoro. Il primo intervento è affidato a Mario Pinna titolare dell'azienda Taulara che ha sede a Prato Sardo, il secondo intervento è affidato a Alberto Tocco direttore della Sarflex di Siniscola. 

 

Alberto Tocco - Sarflex

Buongiorno a tutti sono il direttore della Sarflex di Siniscola. La Sarflex, fondata nel 1994, produce tubi in acciaio inox e dà lavoro a 65 dipendenti. Per la sicurezza sul lavoro facciamo tanto: formazione in primis, le movimentazioni non avvengono mai manualmente, gli scatoloni non superano i 12 pezzi, evitiamo di far svolgere azioni ripetitive agli operai. Per questo motivo facciamo alternare gli incarichi. Fortunatamente in 21 anni abbiamo avuto solo un infortunio in azienda 

Mario Pinna - Taulara 

Taulara aiuta le amministrazioni pubbliche, le aziende e i liberi professionisti a condividere le informazioni nate su carta, - una massa enorme - con quelle digitali, facilitandone la gestione, la reperibilità, la consultabilità. Cosa facciamo per la sicurezza in azienda? Affrontiamo le problematiche: utilizzando tavoli e sedie ergonomiche; illuminazione confortevole degli ambienti di lavoro;sospensione ogni 2 ore delle attività a monitor. Soprattutto adottiamo alcune soluzioni organizzative: formazione perché tutti sappiano fare tutto: ossia, ognuno sappia gestire qualsiasi fase del processo in questo modo ogni lavoratore compie frequentemente azioni diversificate: andare in archivio, muovere le pedane, raggiungere, ricercare e prelevare i documenti richiesti, trasferirli con carrello al tavolo di lavorazione; scomporre il faldone, togliere i punti metallici e le pieghe dai documenti, inserire i codici a barre, acquisire a scanner; caricare immagini ed indici nelle piattaforme software, ripristinare il faldone, riportarlo e ricollocarlo nell’archivio.

 

 

INTERVENTI 

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DERIVANTE DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Giorgio Massacci - Ordinario di Sicurezza del Lavoro e Difesa Amb. UniCa

La movimentazione manuale di carichi comprende sia le azioni di sollevamento sia le azioni di spinta, traino e trasporto di carichi che in conseguenza di condizioni ergonomiche sfavorevoli comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso - lombari. Una non corretta movimentazione manuale può provocare distorsioni, lombalgie (il comune mal di schiena), lombalgie acute o "colpo della strega", ernie del disco, strappi muscolari, fino alle lesioni dorso-lombari gravi. Il 20% degli infortuni lavorativi avviene a livello del rachide lombare in occasione di attività di sollevamento di oggetti pesanti eseguite in modo imprudente A questi rischi, strettamente legati all'attività, si collegano altri possibili rischi dovuti al trasporto di un carico (rischi per la sicurezza): il carico può cadere, provocando contusioni o fratture; può essere caldo o tagliente, con possibilità di ustioni o lesioni; può non far vedere scalini o oggetti che si trovano per terra, facendo inciampare. Ogni anno in EU milioni di lavoratori impegnati in tutti i generi di attività lavorativa e in qualsiasi settore occupazionale sono affetti da DMS legati all’attività svolta. Rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo. Occorre adattare il lavoro all’uomo, non l’uomo al lavoro.

 

STRATEGIE ORGANIZZATIVE PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI LEGATI ALLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Angelo Piras - Dirigente Professioni sanitarie di base ASSL Nuoro

Vorrei introdurvi la norma UNI ISO 11228-3. relativa alla movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza, appartiene alla serie UNI ISO 11228, che tratta anche le operazioni di sollevamento e trasporto e quelle di spinta e traino di un carico. La norma si applica ai fini della valutazione del rischio e nell’ottica della pianificazione di misure di prevenzione nel caso di svolgimento di attività semplici o complesse comportanti movimenti ripetuti degli arti superiori. Quali sono gli strumenti e metodi per misurare il rischio di movimentazione manuale dei carichi? Vi cito solo il metodo MAPO. Acronimo: «movimentazione e assistenza pazienti ospedalizzati» consiste in un metodo proposto e messo a punto da EPM (ergonomia della postura e del movimento). Il Metodo MAPO è stato proposto e messo a punto dal gruppo di ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del Movimento) dell'ICP CEMOC (Istituti Clinici di Perfezionamento-Centro di Medicina Occupazionale) di Milano. L'utilizzo del metodo MAPO per le strutture di ricovero di pazienti parzialmente autosufficienti o non autosufficienti si presta efficacemente a ricavare un indicatore specifico del rischio per la complessa interrelazione tra i fattori ambientali e gli strumenti di ausilio alla movimentazione adottati.

 

MAL DI SCHIENA E LAVORO

Ferdinando Masala - Sezione Sardegna Società italiana Medicina del Lavoro

Buongiorno a tutti, sono Ferdinando Masala medico competente specialista in Medicina del Lavoro. Cos’è la medicina del lavoro? La Medicina del Lavoro studia i rapporti tra lo stato di salute dell’uomo che lavora, lavoro svolto e condizioni dell’ambiente di lavoro. Si pone due obiettivi: 1) Promuovere il più alto stato di benessere psico-fisico del lavoratore; 2) Adoperarsi a prevenire qualunque malattia che possa derivare dal lavoro. Oggi vorrei parlarvi del mal di schiena. Il mal di schiena, è un disturbo comune che coinvolge i muscoli e le ossa della colonna vertebrale. Nell’arco della vita , interessa circa l’80% della popolazione. Pensate che esistono 480 cause diverse di mal di schiena. Tra i fattori di rischio più rilevanti per il mal di schiena vi sono: movimentazione manuale di carichi; esposizione a vibrazioni, per esempio la guida di veicoli e mezzi pesanti; vita sedentaria, con posture sccorrette mantenute a lungo; aspetti legati alla psiche (tensione, stress, problemi emozionali…); obesità; tabagismo; sport che comportano forti sollecitazioni, es. pesistica. Nei posti di lavoro gli ausili per la movimentazione dei materiali sono molto importanti: carrelli manuali, nastri o rulli trasportatori, carrelli elevatori ecc. questi consentonoe di ridurre l’esposizione degli operatori a problematiche muscolo-scheletriche.

 

L’IMPEGNO DEL SINDACATO NELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE SUI LUOGHI DI LAVORO

Salvatore Pinna - Segretario Provinciale CGIL

Buongiorno a tutti, incontri come questi sono importanti perchè è fondamentale fare cultura della sicurezza e per fare questo dobbiamo aumentare la libera circolazione delle informazioni sul tema. Le regole in merito alla sicurezza sul lavoro e gli obblighi per lavoratori e aziende sono disciplinate dal Testo Unico, ovvero il Decreto Legislativo 81/2008. La legge ha avuto come obiettivo quello di stabilire regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, quali essi siano. L’obiettivo è quello di evitare o comunque ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a rischi legati all’attività lavorativa per evitare infortuni o incidenti o, peggio, contrarre una malattia professionale. Però la legge 81 non ha mai eliminato la sicurezza nel mondo del lavoro, purtroppo. Per questo motivo abbiamo bisogno di confronti non conflittuali con tutte le parti.  

 

LA TUTELA INAIL NELLE MALATTIE MUSCOLO – SCHELETRICHE

Salvatore Denti Dirigente Medico Inail

Malattie e disturbi muscolo scheletrici sono molto diffusi tra lavoratrici e lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in molte attività. In Italia almeno cinque milioni di lavoratori svolgono abitualmente attività lavorative che prevedono la movimentazione manuale dei carichi; fra questi lavoratori le malattie acute e croniche della schiena e degli arti superiori ed inferiori sono diffusi più che in altre collettività di lavoro. Tali disturbi derivano spesso da affaticamento muscolare, da infiammazione delle strutture tendinee o da degenerazione di dischi della colonna vertebrale; spesso sono causati da erronei movimenti e/o posture adottati in attività sia lavorative che di vita quotidiana.  Ma i disturbi muscoloscheletrici non sono un rischio inevitabile.   

 

INTERVENTI DEGLI STUDENTI

La giornata si è chiusa con gli interventi degli studenti dell'Istituto Volta, Giovanna Innocenti, Nicola Marcello e Francesco Manconi che hanno portato le loro esperienze di stage avvenute nelle aziende del territorio nell'ambito del progetto di Alternanza scuola/lavoro.

 

 

 

 

 

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Irene Bosu 
Telefono: 0784 233312
Fax: 0784 233301
E-mail: i.bosu@assindnu.it
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