Progetto Ogliastra. Bornioli: tempi certi per gli strumenti a sostegno delle imprese

Lo sviluppo economico dell’Ogliastra al centro della tavola rotonda promossa ieri 8 gennaio dalla Cisl Ogliastra a Tortolì. All’incontro dal titolo “Opportunità di sviluppo e coesione sociale, tra zone economiche speciali e Patto per l’Ogliastra” ha partecipato tra i relatori il presidente dell’Associazione Roberto Bornioli, intervenuto sulle principali tematiche. Riportiamo di seguito i passaggi più importanti del suo intervento.

I PARTE 

Come Confindustria siete interventi più volte in Ogliastra nell’area industriale di Tortolì, anello trainante del territorio. Avete chiesto più volte vari interventi ma in questi anni poco o nulla si è mosso. Dov’è che si interrompe la strada che porta a sanare questa situazione di difficoltà?

BORNIOLI: «Negli ultimi anni la nostra Associazione è stata molto presente in Ogliastra. In questi anni di crisi abbiamo promosso in più occasioni momenti di incontro e confronto, numerosi eventi Mosaico il primo nel 2012 e da allora quasi uno all’anno (nel 2013, nel 2015 e l’ultimo a gennaio 2017). I nostri convegni sono stati occasioni importanti di confronto ai quali hanno partecipato assessori e consiglieri regionali, sindaci, e numerosi rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Sono stati per noi momenti importanti in cui abbiamo rilevato le criticità e avanzato le nostre proposte. Purtroppo oggi devo constatare che i problemi non sono cambiati, le criticità e i temi all’ordine dei giorno sono gli stessi del 2012, a parte qualche piccolo passo in avanti, niente sembra essersi mosso concretamente.

A parte qualche novità, la situazione è ancora oggi sostanzialmente immutata (vedi SS 125, porto, aeroporto, consorzio industriale). Le risorse stanziate erano e restano ingenti ma gli interventi sono ancora per la maggior parte non realizzati e comunque non compiuti, a parte qualche piccolo passo in avanti per la SS 125 per esempio. Ciò nonostante l’importante impegno profuso dal Consigliere regionale Franco Sabatini che molto si è speso per questo territorio. Purtroppo questo non è evidentemente bastato, anche a causa dell’incredibile burocrazia che caratterizza gli appalti e le procedure pubbliche (vedi Anas, assessorati e amministrazione regionale).

PROGETTO OGLIASTRA
Una novità è certamente rappresentata dal Piano Ogliastra. Percorsi di lunga vita. Un progetto di sviluppo territoriale fortemente voluto dalla nostra Associazione e da tutto il territorio che prende il via a ottobre 2014 per iniziativa della Cabina di regia territoriale composta dalla nostra Organizzazione, dai Comuni di Tortolì e Lanusei, dai tre Sindacati confederali, dal Consorzio Industriale e dal consigliere Sabatini. Un lavoro che è ora nelle mani dell’Unione dei Comuni della Valle del Pardu e dei Tacchi che in qualità di stazione appaltante sta gestendo con importanti difficoltà la fase attuativa.

Cabina di regia ha iniziato i lavori a ottobre 2014. Visita del Presidente Pigliaru a Tortolì ad aprile 2015. La presentazione del Progetto Ogliastra da parte della Cabina di regia e di tutti i sindaci dell’Ogliastra a dicembre 2015. Dopo un anno di incontri e riunioni con l’Assessorato alla Programmazione per definire la progettazione, l’Accordo di programma viene firmato alla presenza dell’Assessore Paci a Tortolì a dicembre 2016. Prima di Natale a dicembre 2017 è stata firmata la convenzione che finalmente dà il via alla spendita delle risorse e alla realizzazione dei progetti.

La fiducia delle imprese e dei cittadini è ormai al limite. L’esperienza fatta in questi anni, con la progettazione territoriale in Ogliastra ma soprattutto con il Piano di rilancio del Nuorese, mi porta a considerare positivo un intervento di progettazione soltanto dopo che questo è stato concretamente ed effettivamente realizzato. Gli annunci e le dichiarazioni di intenti non sono più sufficienti.

È inutile firmare protocolli di intesa, delibere di Giunta, se prima di realizzare gli interventi trascorrono tempi biblici o addirittura non vengono realizzati.

È il caso per esempio dei 5 milioni per il polo nautico a Tortolì, i fondi erano stati prima inseriti all’interno del Progetto per il polo per la pasta fresca, poi ripescati con la delibera per le aree di crisi e oggi sono all’interno del progetto Ogliastra. Così come i 7 milioni per la SP 27 e le risorse per la piattaforma rifiuti.

BANDO PER LE IMPRESE La tempistica è dunque cruciale. Occorre far partire subito il bando per le attività produttive da 5 milioni di euro a sostegno dei settori turismo, nautica e agroalimentare, settori strategici per l’Ogliastra. Sono settori in crescita che stanno registrando buone performance, ci progetti di investimento in campo ma occorre fare presto. Occorre evitare gli errori commessi in passato con bandi elefantiaci e cavilli burocratici. Servono procedure e tempi di attuazione quanto più possibile brevi. Bisogna fare presto, le aziende sono pronte a investire, hanno idee e progetti in campo ma sappiamo bene che il mercato impone velocità.

QUADRO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE Gli ultimi numeri 2016 sul lavoro in Ogliastra indicano una tendenza positiva che trova conferme nei primi nove del 2017 soprattutto grazie agli ottimi risultati della stagione turistica. I numeri registrano un miglioramento rispetto agli anni precedenti e questo è senz’altro un bel segnale. Al di la di queste tendenze positive, sappiamo che i dati vanno sempre interpretati e che basta anche soltanto un’ora di lavoro nella settimana di riferimento per definire una persona occupata.

Nonostante i numeri positivi non bisogna abbassare la guardia. Per creare occupazione stabile, occorre che le imprese siano messe nelle condizioni di essere competitive, gli interventi sulle infrastrutture non possono essere più rimandati».

 

II PARTE

BORNIOLI:  Un esempio virtuoso in Ogliastra è Jerzu, dove sono stato di recente per visitare la cantina vitivinicola ANTICHI PODERI e la CLINICA TOMMASINI, due importanti realtà aziendali ogliastrine attive in due settori strategici dell’economia l’agroalimentare e i servizi sanitari. Sono due realtà storiche, la Cantina Antichi Poderi di Jerzi raggruppa 430 produttori ed è una delle più prestigiose aziende vitivinicola della Sardegna. La Clinica Tommasini ha festeggiato quest’anno i primi 10 anni di attività della nuova dirigenza insediata nel 2007 e conta oggi 60 dipendenti diretti e altri 60 collaboratori esterni. Tutto questo in un centro, JERZU, CHE STA RESISTENDO AL CALO DEMOGRAFICO anche e soprattutto grazie alla PRESENZA DI IMPRESE E ALLA SALVAGUARDIA DI SERVIZI, come scuole, istituti superiori, poliambulatori e servizi sanitari specialistici. Ciò IN CONTROTENDENZA rispetto a quanto sta accadendo in altri centri delle zone interne, in Ogliastra e nel Nuorese, dove assistiamo a un preoccupante calo della popolazione e a una contemporanea riduzione dei servizi e dei presidi pubblici locali. 

La SALVAGUARDIA DELLE AZIENDE E DEI SERVIZI nei territori è dunque un PRESUPPOSTO FONDAMENTALE per contrastare la tendenza allo spopolamento SOPRATTUTTO NEI TERRITORI DELL’INTERNO. Solo così si combattente il calo demografico E SI CREANO LE CONDIZIONI AFFINCHÉ IMPRESE E CITTADINI POSSANO RIMANERE NEL TERRITORIO offrendo alternative all’emigrazione.

ZONE INTERNE Il tema dello sviluppo delle zone interne è uno dei temi che più mi sta a cuore. Affinché ci sia una vera ripresa in tutta la Sardegna è fondamentale INTERVENIRE CON AZIONI CONCRETE PER LA CRESCITA ECONOMICA DI QUESTI TERRITORI

Che cosa fare? Da un lato, bisogna SALVAGUARDARE I SERVIZI ESSENZIALI per i cittadini e per le imprese, in particolare scuola, salute, mobilità e banda larga.

Dall’altro, SOSTENERE LE IMPRESE ESISTENTI E CREARE I PRESUPPOSTI PER NUOVE ATTIVITÀ, per creare sviluppo e occupazione indirizzando lo sviluppo VERSO I PUNTI DI FORZA DI QUESTI TERRITORI: agroalimentare e l’intero settore manifatturiero, con il metalmeccanico, la nautica, la carpenteria settori forti in Ogliastra dove sono presenti maestranze e professionalità altamente specializzate. A ciò si aggiunge certamente l’industria turistica, sostenuta dalla presenza di importanti attrattori ambientali e culturali, da sviluppare a fini turistici e produttivi.

ZES - ZONE ECONOMICHE SPECIALI  Siamo favorevoli alla richiesta della ZES la Zona Economica Speciale ma occorre capire se siamo in grado di sostenere politicamente questa scelta. Il nuovo decreto Sud approvato lo scorso 26 luglio al Senato regolamenta in maniera chiara l'istituzione delle ZES. IN SARDEGNA SE NE POTRANNO ISTITUIRE DUE. Dopo la pubblicazione del Decreto Legislativo sarà la Regione insieme all’Autorità portuale ad avanzare le proposte. La partita è durissima, OCCORRERÀ UNA FORZA POLITICA NOTEVOLE E LA MASSIMA UNITÀ DEL TERRITORIO al fine di far passare la candidatura del porto di Arbatax. L’Ogliastra dovrà giocare le sue carte con Porto Torres, Olbia e Cagliari. Come Confindustria, proponiamo di evitare la competizione tra territori e di tentare una soluzione unitaria, chiedendo alla Regione l’istituzione di un’unica ZES che comprenda i tre porti di Cagliari, Obia e Porto Torres/Olbia.

INFRASTRUTTURE  Quello delle infrastrutture è un tema prioritario per la COMPETITIVITÀ del territorio e delle imprese anche considerato il PESSIMO PRIMATO che l’Ogliastra condivide con il Nuorese all’ultimo posto per dotazione infrastrutturale in Italia.

Ormai da molti anni in Ogliastra sono state stanziate ingenti risorse per le infrastrutture, in particolare per il porto, l’area industriale, l’aeroporto, la viabilità interna (SS 125, SS 389, SP 27, ecc.).

Secondo i nostri ultimi conteggi l’Ogliastra dispone attualmente di circa 300 milioni di euro di risorse assegnate

È incredibile che nonostante delibere di Giunta e Accordi di programma queste risorse siano rimaste in buona parte bloccate per ben anni e che a fronte delle gravissime criticità infrastrutturali siano state spese appena poche centinaia di migliaia di euro. Nonostante gli annunci e gli impegni presi le opere restano irrealizzate e nel frattempo da una delibera all’altra circa 40 milioni di euro stanziati sono spariti, scomparsi nei passaggi burocratici e amministrativi mentre in alcuni casi è stato perso il finanziamento. Le risorse erano destinate al porto, alla viabilità interna, al polo pasta fresca, e al solare termodinamico.

AREE EX CARTIERA Esempio eclatante della lentezza burocratica che blocca l’Ogliastra – e di come in tutti questi anni poco o nulla si sia mosso – è la situazione di stallo che sta caratterizzando i 35 ettari delle aree ex cartiera, ancora di proprietà della Sarind nonostante i numerosi annunci fatti a più riprese di un prossimo passaggio al Comune di Tortolì. Il Comune che ha di recente votato una delibera con la quale si dichiara favorevole al passaggio delle aree di fatto attende da anni il trasferimento.

• Un passaggio atteso almeno dal 2011, quando nel corso di un nostro convegno Mosaico a Tortolì, presenti 2 assessori regionali e il presidente Sfirs, fu assicurato che in un mese sarebbero passati al Comune di Tortolì o al Consorzio Industriale. Dopo 8 anni non c’è ancora niente di concreto.

• I fondi per l’urbanizzazione delle aree sono ancora bloccati.

CONSORZIO INDUSTRIALE •Il Consorzio industriale è un attore strategico per il rilancio dell’area industriale di Tortolì e per tutto il settore industriale ogliastrino. In capo al Consorzio industriale sono state stanziate da anni ingenti risorse per infrastrutture fondamentali per la competitività delle imprese e del tessuto produttivo. Mi riferisco ai fondi per il porto e il polo nautico (14,5 milioni di euro), per la viabilità consortile (2 milioni di euro), per la piattaforma rifiuti (3 milioni di euro), SONO CIRCA 20 MILIONI DI EURO BLOCCATI DA TROPPO TEMPO. Sappiamo che la situazione del Consorzio industriale è molto difficile.

Occorre IL MASSIMO SFORZO DI TUTTI PER RISOLVERE IN MODO DEFINITIVO UNA SITUAZIONE DI STALLO che dura ormai da troppo tempo. Occorre lavorare tutti insieme e trovare quanto prima UNA SOLUZIONE ADEGUATA CHE CONSENTA DI SPENDERE LE RISORSE DISPONIBILI E REALIZZARE UNA VOLTE PER TUTTE GLI INTERVENTI. Non possiamo più permetterci di stare fermi.

NAUTICA, TURISMO E AGROALIMENTARE SETTORI CHIAVE Per far ripartire l’Ogliastra occorre puntare su un'economia integrata in cui tutti i settori produttivi possano dare un contributo.
In particolar modo il settore nautico, che nei primi 9 mesi del 2017 ha registrato un vero e proprio boom in termini di export decollato di oltre il 260 % rispetto a settembre 2016. È questo un settore chiave che occorre sostenere. In campo ci sono nuove idee imprenditoriali e interessanti progetti che potranno stimolare nuovi investimenti e nuova occupazione. Certo, sul settore gravano forti criticità, la mancanza di una gru in porto dal marzo 2016, serve un nuovo travel lift da 800 tonnellate per la movimentazione di grandi imbarcazioni, e soprattutto occorre dare il via agli interventi di manutenzione e riqualificazione del porto di Arbatax.

 

I lavori sono stati introdotti dal segretario generale della Cisl Ogliastra, Michele Muggianu. Alla tavola rotonda coordinata dalla giornalista Maria Giovanna Falchetto, sono intervenuti il Sindaco di Tortolì Massimo Cannas, il consigliere regionale Franco Sabatini, il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, il sindaco di Jerzu e presidente della Stazione appaltante del Progetto Ogliastra Roberto Congiu.