Settore vitivinicolo. Bornioli: la Regione sostenga un settore strategico

«Ci uniamo alla voce delle aziende vitivinicole che nelle settimane scorse hanno chiesto all’assessore Caria un intervento concreto a sostegno di un comparto che è un fiore all’occhiello dell’economia della Sardegna centrale. Occorre fare di più per tutelare questo settore che esalta le vocazioni produttive delle aree interne, soprattutto in Ogliastra e nel Nuorese, e che sta dando tanto anche in termini di promozione dei territori e di export. In tutti i territori operano cantine di eccellenza che negli ultimi anni hanno fatto grossi investimenti per portare sul mercato un prodotto di qualità. È un patrimonio che va salvaguardato». Così il presidente Roberto Bornioli che lunedì mattina ha visitato la Antichi Poderi di Jerzu accompagnato dal presidente della Cantina Marcello Usala.

«Quella vitivinicola è una filiera produttiva strategica caratterizzata da una stretta sinergia tra viticoltori e produttori di vino - ha aggiunto Bornioli -. Penso alla Cantina Antichi Poderi di Jerzu che ho visitato lunedì scorso accompagnato dal presidente Marcello Usala. È questa una delle cantine storiche della Sardegna e una delle più prestigiose. Una realtà aziendale modello che aggrega 430 produttori locali. Con una produzione di 3,5 milioni di litri di vino Cannonau DOC, di cui circa il 17 per cento destinato al mercato estero, è un esempio virtuoso, soprattutto per la capacità di fare rete e aggregare i piccoli produttori, investire in impianti ad altissima tecnologia e creare una filiera produttiva certificata che risponde ai più alti standard di qualità e sicurezza alimentare. 

«Quest’anno, a causa della siccità e alle gelate, l'intero settore vitivinicolo in Sardegna ha subito un crollo del raccolto e delle rese e un conseguente forte calo della produzione con effetti negativi anche sulle quote di mercato che rischiano di venir erose per la scarsità del prodotto. È fondamentale che la Regione intervenga e metta in campo misure concrete e tempestive per salvaguardare e valorizzare un comparto che genera importanti ricadute economiche e occupazionali ed è in grado di produrre un significativo valore aggiunto. Auspichiamo che, come è stato chiesto dai consorzi dei produttori, la Regione individui strumenti e meccanismi in grado di sostenere le cantine che in questi anni hanno mostrato grandi capacità nel portare sui mercati un prodotto di alta qualità. Senza politiche specifiche che tutelino e valorizzino le produzioni, il settore vitivinicolo rischia il collasso. I grossi investimenti fatti per l’innovazione tecnologica e l’internazionalizzazione potrebbero essere seriamente compromessi. Ciò con enormi danni per tutto il settore, uno dei pochi in Sardegna che ha lavorato molto per fare sistema e ha saputo costruire nel tempo sinergie proficue tra i diversi attori della filiera. In un momento in cui si parla tanto di aggregazioni, sarebbe un errore perdere questo patrimonio. Questa situazione di debolezza che sta coinvolgendo tutto il comparto è poi particolarmente sentita in Ogliastra, dove la siccità è stata aggravata anche dalla mancanza di reti idriche adeguate. Per questo è quanto mai prioritario realizzare la condotta idrica sul rio Pelau Jerzu-Cardedu finanziata con circa 5 milioni di euro all’interno del Progetto Ogliastra», ha concluso Bornioli.

DATI SETTORE VITIVINICOLO In Ogliastra si producono più di 50mila ettolitri di vino all’anno, per l’80 per cento Cannonau di Sardegna DOC, prodotto soprattutto nei territori di Jerzu che si distingue con una superficie vitata di 481 ettari e Tertenia con 351 ettari (dati Laore 2015). In Sardegna abbiamo vini di grande qualità, e tra questi la DOC Cannonau di Sardegna coltivato su 7.570 ettari di cui 5.064 in Ogliastra e nel Nuorese, soprattutto nei territori di Jerzu e Tertenia in Ogliastra e Dorgali, Oliena e Mamoiada nel Nuorese. Il settore conta in Sardegna una produzione di 547mila ettolitri di vino di cui 50mila prodotti in Ogliastra per l’80 per cento Cannonau DOC (dati Laore, 2015).