Il Piano di rilancio al centro del prossimo MOSAICO a Nuoro venerdì 22 gennaio

Piano di rilancio e futuro dell'area industriale di Ottana: sono alcuni dei temi principali al centro del prossimo convegno MOSAICO a Nuoro in programma venerdì prossimo 22 gennaio, nella sala convegni di Confindustria. MOSAICO è una manifestazione itinerante promossa dalla nostra Associazione con il cofinanziamento della Camera di commercio di Nuoro ha l'obiettivo di dare voce alle imprese, promuovere l'economia locale e valorizzare le eccellenze produttive del territorio. Pubblichiamo di seguito la nota stampa integrale diffusa ieri dal presidente Bornioli sull'iniziativa.

«Nel Nuorese non si intravedono ancora i segnali di una svolta. Da una parte, c’è il rischio che le riforme in corso, prima fra tutte quelle degli Enti locali, penalizzino ulteriormente la Sardegna centrale e le zone interne. Dall’altra, non ci sono chiari segni di ripresa economica, anzi il quadro produttivo continua a essere segnato da numerose crisi e vertenze aziendali testimoniate nelle ultime settimane dalla fermata dopo quaranta anni della centrale elettrica a Ottana. L’obiettivo del prossimo MOSAICO è di fare il punto sui tanti fronti ancora aperti, e fra tutti due temi fondamentali come il Piano di rilancio del Nuorese e il futuro del sito industriale di Ottana. Saranno questi alcuni dei punti principali al centro del nuovo MOSAICO dal titolo “Non c’è più tempo. Recuperiamo i territori dimenticati” in programma il venerdì prossimo 22 gennaio nella sala convegni di Confindustria a Nuoro. Per la Sardegna centrale e le zone interne infatti il 2016 sarà un anno decisivo, fondamentale per capire in quali scenari le nostre imprese si muoveranno in futuro.

Pochi giorni fa abbiamo avuto alcune novità sul Piano di rilancio del Nuorese: dopo oltre un anno di lavori e centinaia di incontri con la Regione, entro i primi di febbraio è prevista la firma dell’Accordo di programma che stanzia per il Nuorese 50 milioni di euro cui si aggiungono altri fondi aggiuntivi per la Scuola forestale (circa 10 milioni di euro) e l’Università. Si tratta di un pacchetto di misure importanti, che non vogliamo sottovalutare, ma che sono insufficienti per l’obiettivo che ci eravamo posti di far ripartire l’economia di un intero territorio in fortissima crisi. Niente di paragonabile insomma ai 630 milioni stanziati per il Piano Sulcis, dove è previsto anche il contributo dello Stato. Per questo Confindustria ha proposto di integrare il Piano del Nuorese con fondi statali, affiancando a questi interventi – che occorre far partire al più presto senza perdere ulteriore tempo – altre misure di portata strutturale da realizzarsi con il coinvolgimento e il cofinanziamento del Governo, così come accaduto per altre aree di crisi nazionali. A preoccuparci è poi la tempistica ipotizzata per la valutazione dei progetti da inserire nel Piano di rilancio e per la realizzazione degli interventi, con i bandi che partiranno – se tutto va bene – non prima di giugno 2016.

Durante il convegno MOSAICO di venerdì si parlerà anche del sito industriale di Ottana: il futuro dell’area industriale è strettamente legato alla centrale elettrica oggi fortemente a rischio. L’impianto ha un ruolo strategico, non soltanto per il riavvio della produzione di PET di Ottana Polimeri ma anche per il ciclo produttivo di alcune aziende insediate, come per esempio Corstyrene Italie, oltre che per la tenuta del Consorzio industriale. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci novità sul’esito delle verifiche tecniche in merito al servizio di riaccensione».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
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