Essenzialità | Confindustria: l'esclusione di Ottana da Elenco di Terna è fatto gravissimo

Dall'Elenco ufficiale degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico valido per il 2016 pubblicato lo scorso 6 novembre dal gestore della rete elettrica Terna sono state escluse le tre centrali elettriche della Sardegna, di Ottana, Portovesme e Fiume Santo. Per Confindustria «è un fatto di estrema gravità che ha conseguenze devastanti soprattutto per la Sardegna centrale. Occorre che la Regione e tutte le forze politiche del Territorio si attivino nei confronti del Governo ai più alti livelli perché la decisione sia rivista. Altrimenti dal 2016 si farebbe molto concreto il rischio black-out per l'Isola».

«La mancata concessione dell'essenzialità per la centrale di Ottana - spiega Confindustria - avrebbe effetti disastrosi per il nostro territorio, in termini produttivi ed occupazionali. Ma non solo: dal punto di vista tecnico, la centrale di Ottana insieme a quella di Portovesme e Fiume Santo, è essenziale per tutelare l'equilibrio del sistema elettrico regionale. La chiusura della centrale di Ottana metterebbe a rischio la sicurezza del nostro sistema energetico esponendo imprese e famiglie sarde a un rischio black-out non controllabile. Basti pensare che è stato anche grazie alla presenza delle centrali elettriche del Sulcis, di Ottana e di Fiume Santo che a febbraio 2015 in Sardegna è stato evitato il black-out».

«Per la Sardegna Centrale, la perdita del regime di essenzialità ad Ottana - spiegano in una nota congiunta Confindustria e Organizzazioni sindacali del territorio - equivarrebbe all’ ennesimo e grave smacco per un territorio che già affronta una pesante crisi economica e sociale e potrebbe provocare, in una zona della Sardegna già pesantemente martoriata dalla crisi industriale, devastazioni definitive sul piano economico e sociale, con la perdita irreversibile di decine di imprese e di centinaia di addetti diretti ed indiretti».

«Come più volte evidenziato - continuano nella nota Confindustria e Organizzazioni sindacali - dal futuro della centrale elettrica di Ottana dipendono strettamente le prospettive di rilancio della Ottana Polimeri: infatti gli sforzi messi in campo fino a oggi per il riavvio della filiera chimica del Pet che legano assieme Ottana e Sarroch, difficilmente si possono concretizzare se la centrale elettrica non dovesse avere continuità di esercizio congruo. A ciò si aggiunge che l’eventuale fermata della centrale provocherebbe un effetto a catena sulle altre realtà del sito industriale dalle conseguenze pesantissime».

«Il riconoscimento del regime di essenzialità è inoltre fondamentale per la tenuta del sistema energetico sardo ed è indispensabile per compensare quel pesantissimo gap competitivo arrecato alla Sardegna dalla mancanza del metano. Siamo l’unica regione d’Italia a non avere le forniture di gas. Il regime di essenzialità consente non solo di garantire il mantenimento delle attività ma anche di assicurare un corretto equilibrio del mix energetico disponibile, di salvaguardare i livelli occupazionali, di tutelare un patrimonio di cultura e tradizione tecnico-industriale oltre che, naturalmente, di dare effettiva sicurezza e garanzia di tenuta del sistema e del servizio elettrico».