Mosaico Lanusei. Bornioli alla Regione: non c'è più tempo. Servono risposte rapide.

«Le imprese sono sfiduciate. E' fondamentale che la Giunta regionale rispetti gli impegni presi». Così il presidente Bornioli al convegno Mosaico a Lanusei tenuto stamattina nella sala convegni della Provincia.  «Negli ultimi dieci anni, a più riprese, sono state stanziate per l'Ogliastra ingenti risorse, tutte rimaste nel cassetto» – ha sottolineato il presidente di Confindustria Roberto Bornioli nel corso della sua relazione. «I provvedimenti delle varie Giunte regionali sono rimasti inattuati e buona parte degli interventi previsti sono bloccati.

«Da ciò che sarà fatto nei prossimi mesi dipenderà la credibilità della classe politica e della Giunta regionale», ha continuato Bornioli nel corso della sua relazione. Poi ha aggiunto: «Confindustria denuncia da anni la profonda crisi in atto in Ogliastra. Dal porto di Arbatax all'aeroporto di Tortolì, dal polo della pasta fresca e della nautica alle aree ex cartiera, l'Ogliastra è il territorio delle incompiute. Ultima provincia in Italia per dotazione infrastrutturale, attende da anni la realizzazione di infrastrutture strategiche per risorse stanziate e mai spese pari a 278 milioni di euro, di cui 177,5 milioni sono destinati alla nuova SS 125 con interventi in fase di appalto. Dei restanti 100 milioni – stanziati da anni per viabilità interna (SS 389, SP 27, strade provinciali), area industriale di Tortolì e aree PIP del territorio – sono stati appaltati di recente appena 12,6 milioni di euro.

«Certo, in questi mesi arrivano anche alcuni annunci positivi dalla Giunta Pigliaru: 1) i tre milioni di euro, che a dicembre 2014 la Regione ha liquidato al Consorzio industriale per i servizi di depurazione, hanno consentito di rimettere in moto l'ente consortile che ora può finalmente mettere a correre almeno una parte delle risorse di cui è destinatario. 2) Il Consorzio industriale infatti ha in programma opere per 20 milioni di euro, di 10,9 milioni sono già disponibili e 9,1 milioni sono invece da finanziare. 3) Ci sono poi i 5 milioni di euro stanziati il 9 giugno scorso per l'area di crisi in Ogliastra, e i 30 milioni di euro previsti per l'Ogliastra dal Piano regionale per le infrastrutture (DGR del 17/06/2015). Sembra però un po' il gioco delle tre carte – ha sottolineato il presidente Bornioli –. I soldi stanziati da anni che finalmente – almeno in parte – vengono resi disponibili. 4) con una delibera del 12 giugno scorso, la Giunta regionale ha poi chiesto l'attivazione dell'area di crisi nazionale anche in Ogliastra e annunciato, nel corso della visita istituzionale del 24 aprile scorso, l'avvio del Piano di rilancio per l'Ogliastra nell'ambito della nuova progettazione territoriale».

PROGETTO OGLIASTRA «Piano di rilancio, zone interne, riforme enti locali sono tre temi strategici per l'Ogliastra – ha continuato Bornioli –. Soprattutto, bisogna dare concretezza al Piano per l'Ogliastra presentato a Pigliaru il 24 aprile scorso». Che cosa chiediamo? 1) Occorre partire subito con il Piano per l'Ogliastra stanziando le risorse necessarie. 2) In particolare occorre dare immediata attuazione agli interventi per le infrastrutture e le imprese».

ZONE INTERNE «Se vogliamo che le imprese e i cittadini si stabiliscano e creino ricchezza in questo territorio – ha detto Bornioli – è fondamentale intervenire su alcuni problemi, come il grave deficit di servizi essenziali (sanità, istruzione, mobilità) e gli alti costi sociali derivanti dallo spopolamento. Che cosa chiediamo? 1)  Occorre dare piena operatività e concretezza ai documenti di programmazione della Regione sulle zone interne ed elaborare misure ad hoc. 2) Inoltre bisogna correggere storture derivanti da classificazioni inappropriate: in alcuni documenti della Regione e del Ministero l'Unione dei Comuni d'Ogliastra non risulta tra le aree interne e un comune come Elini è classificato come Quartu Sant'Elena».

RIFORME ENTI LOCALI «Siamo molto preoccupati dalle ipotesi di riforma degli enti locali al vaglio della Giunta regionale – ha sottolineato Bornioli -. È forte il rischio che si crei un vuoto istituzionale, politico e amministrativo. L'eccessiva frammentazione degli ambiti potrebbe portare a un deficit di programmazione, i territori suddivisi in tante Unioni dei Comuni rischiano così di essere poco rappresentati». Che cosa chiediamo? 1) Occorre che le riforme siano l'occasione per un decentramento e un riequilibrio territoriale per le zone interne già penalizzate rispetto a poli regionali più forti; 2) La Regione salvaguardi la presenza sul territorio dei presidi e dei servizi pubblici (asl, scuole, etc.)».

Leggi in allegato l'intervento integrale del presidente Bornioli al convegno Mosaico a Lanusei.

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