Intervento integrale del presidente Roberto Bornioli | La riforma delle camere di commercio

Riportiamo l'intervento integrale del presidente di Confindustria Sardegna Centrale - Roberto Bornioli, nel corso del convegno che si è svolto in mattinata nei locali della Camera di commercio di Nuoro sulla Riforma degli enti camerali e il futuro per il territorio. 《Buongiorno, un ringraziamento a tutti i presenti, l’incontro di oggi è un importante momento per ribadire il ruolo strategico che la Camera di Commercio riveste per il nostro territorio, ma soprattutto un’occasione per salvaguardare l’autonomia di un presidio istituzionale importante per le imprese e per i cittadini》.

Ed è per questo che oggi abbiamo coinvolto i parlamentari, i sindaci, i consiglieri regionali del territorio, i sindacati e le imprese.  

1. ARRETRAMENTO DELLO STATO E DELLA REGIONE

Siamo molto preoccupati per la possibilità che Nuoro e l’Ogliastra possano perdere la Camera, così come stanno perdendo la Provincia e altri importanti presidi pubblici sul territorio. Non possiamo rassegnarci a diventare un territorio marginale, con città e paesi privi di servizi.

È un dato di fatto: lo Stato e la Regione stanno progressivamente smantellando i servizi pubblici e i presidi istituzionali nel nostro territorio: è stata chiusa la Banca di Italia a Nuoro, poi gli uffici dei giudice di pace sul territorio, si è tentato con la motorizzazione civile di Pratosardo, è stato chiuso il carcere a Macomer, i tribunali di Sorgono e Macomer, a breve toccherà alle Provincie di Nuoro e Ogliastra.

Vengono chiuse anche anche scuole e ospedali, e sono a rischio le sedi Inps e la DPL, forse domani la Prefettura e la Questura. Magari la Asl. Insomma il possibile accorpamento della Camera di Commercio è la punta dell’iceberg di un fenomeno più diffuso che a poco a poco rende sempre più rarefatta la presenza dello Stato e della Regione nelle nostre zone interne. 

Se da un lato, siamo fermamente convinti che una politica di razionalizzazione della pubblica amministrazione sia necessaria e quanto mai opportuna, dall’altro è fondamentale che i processi di revisione della spesa non siano fatti sempre e soltanto a scapito dei territori delle zone interne. Altrimenti, così facendo, si rischia seriamente la desertificazione di interi territori e di aree importanti della nostra isola per storia, cultura, tradizioni e specificità economiche. 

Come Confindustria evidenziamo da tempo l’esigenza – imprescindibile – di un riequilibrio territoriale a favore delle zone interne. In questo senso va per esempio la nostra richiesta – avanzata già un anno e mezzo fa – di trasferire a Nuoro – senza duplicati e senza spese aggiuntive - l’Assessorato Regionale all’Ambiente, la direzione del Corpo Forestale e la scuola forestale. È fondamentale quindi che le razionalizzazioni siano perseguite anche nell’ottica di opporuni processi di decentramento verso le zone interne.

Non possiamo concentrare tutti i servizi pubblici in un unico polo regionale  (che è in definitiva CAGLIARI ). Perché così facendo LE ZONE INTERNE si impoveriscono definitivamente. In questa linea va dunque la nostra battaglia a difesa dell’autonomia della Camera di Commercio, battaglia simbolo per salvaguardare l’autonomia e le specificità di un intero territorio che a poco a poco sta perdendo pezzi importanti di autonomia e presidi strategici di autogoverno.

 

2. LA RIFORMA DEGLI ENTI CAMERALI

Sono consapevole che i margini per la salvaguardia dell’autonomia della Camera nuorese siano molto stretti. Ritengo però che non possiamo dichiararci perdenti senza almeno provare a giocare la partita. Anche perché ci sono alcuni importanti e validi presupposti - tecnici e politici - sui quali si basa la possibilità reale che la Camera di commercio di Nuoro possa conservare l’autonomia tutelando al tempo stesso la presenza della sede ogliastrina di Tortolì. Vediamoli insieme:

  • In un emendamento al disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione, articolo 8 bis, al punto b), è lo stesso senatore Pagliari a prevedere «la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, tenendo conto delle specificità geo-economiche dei territori».
  • Concetto ribadito anche dal presidente di Unioncamere  Dardanello, che durante il vertice tra il Governo e il Comitato esecutivo di Unioncamere il 4 febbraio scorso, ha sostenuto che «occorre anche considerare il binomio indissolubile tra equilibrio finanziario e specificità geo-economiche, scongiurando il rischio della desertificazione istituzionale dei territori».

La legge – che può ancora essere emendata sia in Senato sia alla Camera – potrebbe quindi consentire alcune deroghe per specifici territori con determinate caratteristiche.

  • Potrebbe per esempio essere reintrodotta la fattispecie delle “province montane” che potrebbero essere escluse dall’obbligo di accorpamento.
  • Inoltre, le Regioni a statuto speciale come la Sardegna potrebbero avere la possibilità di autodeterminare gli ambiti geografici delle Camere.
  • Occorre poi considerare la straordinarietà della crisi del nostro territorio, strutturalmente debole e che colpito più di altri dalla profonda recessione degli ultimi anni fatica ora a riagganciare la ripresa.

Insomma, ai nostri rappresentanti in Parlamento, al senatore Cucca in particolare, ma anche al senatore Pagliari qui presente, chiediamo di introdurre alcune deroghe per territori come il Nuorese, che conservano forti specificità geografiche, economiche e sociali che vanno salvaguardate. Viceversa il rischio è di condannare questi territori allo spopolamento e alla desertificazione.

Di fatto Nuoro e l’Ogliastra sono una territori montani in una Regione a statuto speciale, peraltro in un territorio molto vasto con enormi difficoltà logistiche ed infrastrutturali. Senza la Camera di Commercio di Nuoro, lo si lascerebbe  senza rappresentanza.

Altro aspetto da sottolineare è l’efficienza dell’ente camerale nuorese. La nostraCCIAA è un ente virtuoso, ha i bilanci in ordine, un numero contenuto di dipendenti, standard di efficienza molto alti e sufficiente liquidità. Insomma l’ente ha una gestione sostenibile nel tempo. Inoltre la Camera di Nuoro ha sempre avuto un ruolo da protagonista promuovendo nel territorio iniziative di successo regionale come Autunno in Barbagia e avviando progetti innovativi e all’avanguardia come Make in Nuoro per la realizzazione di un FabLab a livello europeo.

Cosa chiediamo

  • Chiediamo al senatore Pagliari e senatore Cucca, di intervenire per salvaguardare la Camera di Commercio di Nuoro. Ricordo che in Commissione sono passati degli emendamento che consentono la possibilità di “istituire una camera di commercio in ogni Provincia autonoma e per le Città metropolitana”. Così facendo è stata garantita l’autonomia degli enti camerali di Trento e Bolzano e di Reggio Calabria.

Ciò dimostra che è possibile individuare meccanismi per tutelare le specificità di singoli territori. E così auspichiamo che possa accadere anche per il Nuorese.

  • Chiediamo al senatore Cucca di proseguire la sua azione in Parlamento cos’ che si possa dare alle Regioni a statuto speciale la competenza nel decidere quali e quante camere di commercio salvaguardare sul territorio.
  • Chiediamo ai rappresentanti del nostro territorio in Parlamento, ai sindaci e ai consiglieri regionali, di fare una battaglia insieme a noi e di mettere in campo tutte le possibili azioni a difesa della Camera nuorese.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
Allegati:
FileDimensione del File
Scarica questo file (Intervento R. Bornioli - Convegno 10 aprile.pdf)Intervento R. Bornioli - Convegno 10 aprile.pdf305 kB
Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version