Convegno Mosaico a Siniscola. Bornioli: le imprese sono esasperate. Servono risposte

«Siniscola è uno dei luoghi simbolo della gravissima crisi economica e sociale del nostro territorio. La Regione e il Governo devono riconoscere con atti politici concreti la specificità della crisi della Sardegna centrale e avviare un piano straordinario di interventi. La chiusura della Legler ha lasciato ferite profonde da affrontare con un piano di interventi che abbia come obiettivo la creazione di nuova impresa e occupazione». Così il presidente Bornioli in apertura al convegno Mosaico a Siniscola "Fare impresa a Siniscola e in Baronia. Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio" svolto stamattina al liceo scientifico Pira a Siniscola.

«La Regione deve portare la vertenza Nuorese al tavolo nazionale con il Mise, come è accaduto per il Sulcis - ha sottolineato Bornioli -. Pertanto è la strada giusta quella intrapresa qualche settimana fa dai consiglieri regionali del Nuorese che hanno chiesto al presidente Pigliaru di attivarsi affinché il Governo riconosca lo stato di crisi delle aree industriali della provincia di Nuoro (come disposto nel decreto del Ministero dello Sviluppo del 31.01.2013)».

«Da tempo il nostro territorio ha presentato alla Regione un progetto di sviluppo. Durante la visita del presidente Pigliaru a Nuoro lo scorso 17 dicembre, tra le proposte del Partenariato sono stati individuati cinque temi strategici: infrastrutture; manifatturiero innovativo e aree di crisi; agroalimentare, ambiente e cultura; area vasta; e scuole. Per la settimana prossima sono stati convocati i Tavoli tecnico-tematici da cui ci aspettiamo la massima concretezza e il rispetto dei tempi indicati: entro trenta giorni i tavoli dovrebbero indicare le proposte da portare avanti. Il Piano di rilancio del Nuorese si svolge in maniera autonoma rispetto all'iter di riconoscimento dello stato di crisi delle aree industriali da parte del Ministero dello Sviluppo. È evidente che si tratta di due iniziative parallele ma che sarebbe opportuno che alla fine convergessero in un unico progetto di rilancio del territorio, finanziato sia dalla Regione sia dal Governo».

«In base all'ultimo documento sullo stato di attuazione del Piano Sulcis tra fondi europei, nazionali, regionali e provinciali sono stati stanziati 614 milioni di euro, di cui 124 milioni per la fiscalità di vantaggio, 105 per la salvaguardia del tessuto produttivo, 97 per le infrastrutture, 177 per le bonifiche e 111 milioni per altre iniziative. Tra CIPE e altri fondi nazionali, più della metà delle risorse arriva dal Governo.

 

Pubblichiamo in allegato l'intervento integrale del presidente R. Bornioli al convegno Mosaico a Siniscola del 27 febbraio 2015.