Assemblea 2014. Squinzi: crescita e lavoro sono le priorità

«Priorità a crescita e lavoro». Questo l'appello lanciato dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi durante l'Assemblea pubblica di ieri a Roma davanti a 3mila delegati da tutta Italia. «È arrivato il momento di costruire un'Italia nuova - ha detto Squinzi - superando le vecchie logiche e decidendo ciò che non abbiamo avuto il coraggio di fare».

L'Europa fatica e perché riprenda il passo della crescita deve avviare un ciclo macroeconomico espansivo - ha spiegato Squinzi che ha sottolineato la necessità di abbandonare «il rigore fine a se stesso che ha giovato e gioverebbe solo a chi è più forte».

Il presidente di Confindustria ha ribadito l'urgenza delle riforme: «si lavora fino alla prima decade di settembre per pagare le tasse denunciando la pressione fiscale al 68,5% e una burocrazia che soffoca l’impresa». E ha aggiunto «Serve un'Italia più leggera, semplice, trasparente, uno Stato più vicino alle imprese. Servono riforme per far tornare l'Italia a volare»

Ai sindacati ha chiesto «uno sforzo di innovazione» perché «il tempo delle eterne liturgie è trascorso»: «è necessario favorire la contrattazione aziendale virtuosa».

«È arrivato il momento di costruire un'Italia nuova - ha detto Squinzi -. È compito nostro superare le vecchie logiche, non avere paura del nuovo. Da questa crisi, che sembra non finire mai, possiamo uscire solo decidendo ciò che da almeno due decenni non abbiamo avuto il coraggio di fare. Cambiare facendo».

In allegato la relazione integrale del presidente Squinzi all'assemblea pubblica del 29 maggio 2014.

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