Conferenza stampa su peste suina e rischio blocco per le imprese - Resoconto

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Si è tenuta stamattina, giovedì 27 Ottobre,  la conferenza stampa sul tema della peste suina e dei rischi derivanti da un blocco delle lavorazioni e dell’export per le imprese del nuorese e dell’Ogliastra.

Di fronte ai rappresentanti della carta stampata e delle tv, il presidente dell’Associazione, Roberto Bornioli ed alcuni imprenditori del settore lavorazione e commercializzazione carni suine: Daniela Forma (Forma Centro Carni di Borore) Daniela Falconi (Fattorie Gennargentu di Fonni) e Luigi Usai (Gardalisdi Loceri).

Il presiedente Bornioli ha espresso la forte preoccupazione di Confindustria per il rischio di blocco totale dei mercati delle carni suine sarde in quanto le dichiarazioni del Ministero della Salute a causa dei focolai di peste, prospettano la chiusura dei mercati per le carni suine sarde prodotte e lavorate nel nostro territorio penalizzando soprattutto i territori della Sardegna centrale. Cio’ significherebbe un gravissimo danno per decine di imprese di lavorazione e commercializzazione delle carni nelle province di Nuoro ed Ogliastra dove si concentrano eccellenze produttive ed importanti industrie di lavorazione e commercializzazione delle carni suine. Nella sola provincia di Nuoro i capi suini macellati annualmente sono circa 60.000 all’anno.

Bornioli ha quindi ricordato gli incontri e le sollecitazioni di Confindustria nei confronti degli assessorati regionali alla sanità ed agricoltura al fine di tutelare le aziende e garantire la definitiva eradicazione del problema. Confindustria il 13 ottobre scorso aveva chiesto un intervento straordinario ed un incontro agli Assessori regionali della Sanità, Simona De Francisci, e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, individuando le proposte ed iniziative emerse dalle imprese che richiedono l’intervento della Regione e la necessità di operare congiuntamente tra Regione e associazioni di categoria, assicurando che le aziende virtuose non siano penalizzate e inasprendo le sanzioni per chi non opera correttamente.

Gli interventi di Daniela Forma, Daniela Falconi e Luigi Usai, hanno ulteriormente sostenuto questa necessità, portata avanti da Confindustria. In particolare hanno chiesto di abbandonare una situazione di perenne deroga e rischio, con soluzioni tampone ed ordinanze di breve periodo, e di tutelare le attività ad alto livello di biosicurezza, con accreditamenti e autorizzazioni all’export. Si tratta quindi di invertire la logica degli interventi: premiare chi opera correttamente e sanzionare chi non lo fa. E’ stato inoltre evidenziato che per l’Europa siamo considerati la “macchia nera” dal punto di vista sanitario per la peste suina. Solo il 20% dei suini macellati è sardo mentre si dovrebbe sviluppare la filiera locale. Serve quindi una volontà politica precisa che porti – ad esempio - a valorizzare prodotti di grande qualità come nel caso fatto da Usai che citava prodotti spagnoli venduti in itali a costi elevatissimi, ma che non sono affatto superiori per qualità e gusto ai nostri.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Marco Denti
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