«Il futuro? Un'economia integrata dove si fa innovazione e si valorizza il territorio»

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È stato un dialogo pieno di spunti interessanti quello che ieri, in Associazione, ha coinvolto il presidente Bornioli e il presidente del GGI Spena che hanno incontrato gli alunni della 3° Media di Sarule, accompagnati dalla preside Federica Floris e dalle insegnanti Sonia Ignazi e Anna Maria Cavada.

L'incontro si è aperto con la presentazione, da parte dei ventuno alunni, del progetto "Quali prospettive di lavoro nella Sardegna degli ex poli chimici?" presentato a Palazzo Madama lo scorso aprile e premiato, insieme ad altre cinque Scuole in tutta Italia, dalla Commissione diritti del Senato nell'ambito del concorso nazionale "Testimoni di diritti". Lo studio rappresenta un'analisi tra passato e presente della storia dell'industrializzazione nell'isola con uno sguardo alle attuali opportunità di sviluppo e valorizzazione delle risorse locali.

Ad aprire il dibattito è stato il video su "Nuoro città capoluogo e l'area produttiva di Pratosardo" realizzato dalla Confindustria in occasione della 5° tappa di Mosaico e presentato ai ragazzi per illustrare quali siano alcuni dei temi centrali nell'agenda dell'Associazione. Nel corso degli interventi, i ragazzi hanno posto ai dirigenti dell'Associazione diverse domande, tutte legate alle prospettive di sviluppo, sia economico sia occupazionale, della Sardegna Centrale (quali sono i settori su cui puntare per il rilancio dell'economia, quali sono i progetti per l'industria sarda da inserire nell'agenda europea 2013-2020, come modernizzare il settore agricolo, come conciliare le nuove tecnologie - soprattutto nel settore energetico – con la creazione di nuovi posti di lavoro, come puntare sulla ricerca e innovazione).

Il presidente Bornioli ha spiegato agli studenti che ogni produzione industriale ha un proprio specifico ciclo di vita, nessuna può durare per sempre. Per questo è necessario trovare il giusto equilibrio tra passato e presente e puntare su un'economia integrata basata su una piccola-media industria, innovativa e di qualità, in grado di fare sistema. Il tramonto del polo tessile e chimico apre la strada a nuovi settori strategici per il centro Sardegna (agroalimentare, turismo, lapideo, energetico). A Ottana, per esempio, operano due imprese, una nel settore energetico l'altra nel settore chimico, che nel complesso garantiscono 500 posti di lavoro: «questa – ha detto Bornioli – è una realtà che va difesa e salvaguardata».

«Per quanto riguarda il settore dell'agroalimentare – ha spiegato Bornioli – riteniamo sia importante puntare sui marchi d'area che leghino le produzioni locali di qualità alle specificità del territorio». È poi importante che le imprese si aggreghino: solo così possono ottenere condizioni migliori nei trasporti, nell'export e nell'accesso al credito.

Alla domanda sull'importanza della Ricerca e Innovazione in Confindustria ha risposto il presidente del GGI Massimo Spena che ha spiegato agli studenti l'importanza di confrontarsi con quanto accade nel resto d'Europa e del mondo. «Come Gruppo Giovani Imprenditori stiamo preparando un concorso di idee che presenteremo presto alle Scuole, l'obiettivo è premiare i migliori progetti d'impresa. Questo per stimolarvi a fare proposte e a sentirvi partecipi del processo di innovazione».

È poi importante rilanciare quanto previsto nel Patto per il territorio – ha detto Bornioli: perno centrale è la realizzazione del metanodotto Galsi, soluzione necessaria per liberarsi dagli idrocarburi (costosi e inquinanti). «Il gas è invece una materia prima più rispettosa per l'ambiente e in grado di assicurare maggiori benefici in termini di costi» – ha sottolineato Bornioli.

Gli studenti attesi al Parlamento Europeo ad aprile hanno poi chiesto al presidente quale fosse la richiesta più urgente da portare all'attenzione delle Istituzioni europee per i cittadini e le imprese della Sardegna centrale. «Senza fare del vittimismo – ha ammesso Bornioli – il centro Sardegna è un territorio dimenticato dalla politica nazionale rispetto ai due poli forti di Sassari e Cagliari. Ci vorrebbe maggiore attenzione. È poi necessario rilanciare in modo concreto il tema dell'insularità: in Europa dovrebbero adottarsi misure necessarie per riconoscere all'isola questa condizione fortemente penalizzante per le imprese e per i cittadini».

L'incontro, voluto dai ragazzi e dai docenti, è stato un interessante occasione di scambio formativo e informativo nell'ottica di una concreta ed effettiva integrazione tra la scuola e il territorio. Un incontro è stato accolto con favore dall'Associazione allo scopo di rafforzare il dialogo con le giovani generazioni, diffondere una concreta cultura d'impresa e stimolare una costruttiva integrazione tra istituzioni scolastiche e forze economiche del territorio.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

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