Agroalimentare: nuove regole per contratti e pagamenti
«I principi fissati nell'articolo 62 del decreto liberalizzazioni portano maggiore equità nel rapporti commerciali tra imprese agricole, industrie agroalimentari e gli attori della distribuzione» – ha commentato il presidente di Confindustria Sardegna Massimo Putzu.
Per Confindustria si tratta di principi in grado di favorire la libera concorrenza e il mercato a tutto vantaggio non soltanto del consumatore, ma anche delle piccole e medie imprese del settore agroalimentare, sempre più in difficoltà nei rapporti con la grande distribuzione moderna.
La Sardegna sviluppa nella Gdo in Sardegna un giro d'affari per 3 miliardi e 150 milioni ogni anno. Di questi il 65% è interessato all'articolo 62, vale a dire circa un miliardo e 800 milioni di euro. Il decreto pone una distinzione tra merci deperibili e merci non deperibili. Le merci deperibili (latte fresco, pasta fresca, ortofrutta, frutta, pane fresco, carne, mozzarelle, uova, pesce fresco, yoghurt), devono essere pagate entro 30 giorni. Quelle considerate non deperibili (olio, vino, biscotti, pasta secca, animali vivi, piantine da vivaio, marmellate, surgelati, verdure in scatola e mangimi) dovranno invece essere liquidate entro 60 giorni.
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