Bornioli interviene sul declassamento dell'Istituto Amaldi di Macomer

amaldi macomerCon un intervento sulla stampa il presidente Bornioli interviene sul piano regionale di dimensionamento dell'Ufficio Scolastico regionale, che rititiene inopportuno e sbagliato perchè priva l'Istituto Amaldi di Macomer dell'autonomia amministrativa e gestionale, mortificando quindi l'unico Istituto Tecnico Superiore attivato in Sardegna.

Una scelta che ha applicato una norma nazionale che tuttavia può essere derogata.

L'istituto Tecnico Superiore per l'Efficienza Energetica Amaldi nasce come Fondazione di partecipazione. Ne fa parte anche Confindustria che collabora come partner di progetto per stage e iniziative di ricerca e sviluppo, ed ha consolidato negli anni questo istituto come Agenzia Formativa nel campo dell'energia e Ambiente che oltre a garantire un titolo di studio superiore, mette in campo progetti e iniziative di interscambio e collaborazione con imprese, enti e scuole anche a livello internazionale per specializzazioni post diploma.

Tale declassamento dunque, oltre a danneggiare un patrimonio di offerta formativa nel campo elettrico, elettronico e meccanico, è ancor di più inspiegabile perché colpisce un'eccellenza nel campo della formazione per l'efficienza energetica. L'Istituto Amaldi è infatti una scuola speciale di tecnologia che offre formazione specialistica in un'area (energia e ambiente) strategica per il futuro sia per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi per i giovani, sia perché fornisce competenze e risorse utilissime alle imprese e, più in generale, al territorio nel suo complesso.

Nei settori delle energia rinnovabili, efficienza energetica e sostenibilità ambientale l'Italia investe 28 miliardi di Euro l'anno, mentre la provincia di Nuoro con il suo modesto 1,5% di produzione di energia verde sul totale nazionale e le risorse che potrebbe invece sfruttare, ha enormi possibilità di crescita. Ma per questo serve anche formazione, ricerca, scambi di know-how e tecnologia.  Un vero peccato che tale scenario sia certamente sfuggito a chi ha deciso di tagliare le gambe all'Amaldi sottraendo autonomia decisionale agli attori del territorio. Tutto questo accade in un particolare momento in cui si cerca di difendere proprio le infrastrutture energetiche locali, consapevoli del fatto che si tratta di importanti volani di sviluppo e rilancio del territorio.

E' necessario sostenere l'impegno dell'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Sergio Milia, che è già intervenuto in merito, così come l'assessore provinciale e comunale, affinché si garantisca all'ITS Amaldi la necessaria autonomia organizzativa e scongiurare l'ipotesi - tutt'altro che remota - di eventuali trasferimenti di questo Istituto in altri territori. 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
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