Durata di interruzione di due contratti a tempo determinato

La Circolare del Ministero del Lavoro n. 27 del 7 novembre 2012 interviene in merito alla durata minima di interruzione fra due contratti a tempo determinato che si susseguono fra le medesime parti. 

Il chiarimento più importante, perché atteso da imprese e sindacati, è che si potranno ridurre gli intervalli per il rinnovo di due contratti a termine con lo stesso lavoratore (la riforma fissa tali intervalli in 60 o 90 giorni, a seconda dei mesi di durata del contratto) in tutti i casi previsti dai contratti collettivi di qualsiasi livello.

Il ministero del Lavoro interverrà solo per puntualizzare la casistica delle "ragioni organizzative qualificate" (avvio di una nuova attività, lancio di un nuovo prodotto etc...) che motivano accordi di livello interconfederale o di categoria - ovvero, in via delegata, a livello decentrato - di riduzione della durata degli intervalli.

Dunque, non servirà un decreto che disciplini le riduzioni, ma esse potranno essere direttamente stabilite dai contratti collettivi, territoriali o aziendali, con motivazioni al di fuori dei processi organizzativi citati.

Il Ministero infatti fa riferimento anche a "ipotesi diverse e ulteriori rispetto a quelle legate ai processi organizzativi" che il Legislatore lascia aperte al dialogo sociale fra le associazioni rappresentative datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori.

In merito ai 400mila contratti a termine già in essere e che stanno per scadere, non viene data indicazione. Pertanto, stante il fatto che nella maggior parte dei Ccnl nulla sia stabilito in tal senso, non c'è possibilità di intervento, fattibile solo con i rinnovi.

In allegato la circolare del Ministero del Lavoro. 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Daniele Maoddi
Telefono: 0784 233316
Fax: 0784 233301
E-mail: d.maoddi@assindnu.it

In allegato l'interpello del Ministero del lavoro