FISCO Via al concordato preventivo biennale per tutti i contribuenti ISA

Il Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2024 ha approvato in via definitiva il decreto attuativo della delega fiscale che prevede nuove regole in materia di accertamento e di concordato preventivo biennale, introducendo quindi un nuovo strumento fiscale a disposizione di tutti i contribuenti ISA a prescindere dall’affidabilità fiscale (voto Isa sotto l’8) e con ricavi e compensi inferiori a 5 milioni di euro. Per gli autonomi e i professionisti in regime di Flat Tax, il concordato avrà una durata annuale.

 

Concordato slegato dal punteggio ISA

Il Governo ha recepito le indicazioni del Parlamento sulla possibilità di accesso al concordato e, rispetto al testo approvato in prima lettura a novembre 2023, ha eliminato il riferimento all’8 in pagella attribuito con gli ISA - Indicatori sintetici di affidabilità per poter sottoscrivere il patto biennale con l’amministrazione finanziaria. In questo modo la platea delle partite Iva si allarga anche ai soggetti con punteggio ISA inferiore a 8. Resta confermata, invece, la barriera all’ingresso per chi ha debiti con il fisco o con enti previdenziali per oltre 5mila euro.

La proposta di concordato è elaborata dall’Agenzia delle Entrate, in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente e comunque nel rispetto della sua capacità contributiva. Una volta accettata la proposta il contribuente sarà di fatto obbligato a versare le imposte sui redditi applicate al reddito concordato e l’IRAP sul valore della produzione risultante dalla proposta accettata.

Forfetari

Per i contribuenti e i professionisti che sono in regime forfettario il concordato preventivo, per l’anno d’imposta 2024, sarà limitato in via sperimentale a una sola annualità. La naturale cadenza biennale sarà, infatti, operativa solo dall’anno d’imposta 2025 quando l’amministrazione finanziaria potrà utilizzare i dati della fatturazione elettronica anche per chi è in regime di Flat Tax. Per questi ultimi soggetti, infatti, l’obbligo dell’e fattura è scattato soltanto dallo scorso 1° gennaio e per tanto, dopo una prima sperimentazione per l’anno in corso, il Fisco potrà presentarsi ai contribuenti forfettari con una proposta mirata e certamente più attendibile.

Debiti per tributi o contributi

Per poter accedere al concordato biennale è necessario che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta, i contribuenti non abbiano debiti verso l’erario per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate, compresi interessi e sanzioni di importo pari o superiore a 5.000 euro. Lo stesso limite si applica per i debiti relativi a contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione.

Calendario del concordato

Si prevede che il contribuente possa aderire entro il termine del 30 giugno dell'anno di presentazione della dichiarazione (termine ordinario previsto per il versamento del saldo delle imposte da dichiarazione), mentre per il primo anno di applicazione il contribuente potrà aderire alla proposta entro il termine per la presentazione annuale della dichiarazione dei redditi, ordinariamente fissato al 30 settembre, ma fissato al 15 ottobre per il periodo d'imposta 2023.

 

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