Fondo di garanzia PMI, una chance in più per accedere al credito

Negli ultimi anni, con la crisi finanziaria e le nuove regole di Basilea 2, per molte imprese avere accesso al credito è diventato sempre più difficile. Un valido strumento di sostegno è il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, istituito 1996 e recentemente rafforzato con il decreto "Salva Italia", le cui modifiche saranno operative nei prossimi giorni.

Il Fondo di garanzia PMI è stato costituito presso MCC con la legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) allo scopo di favorire l'accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese (PMI), grazie alle risorse disponibili nel Fondo, infatti, lo Stato si fa garante del rimborso del prestito da parte dell'impresa, consentendo così una più facile erogazione del finanziamento.

Fra le principali novità che hanno contribuito ad aumentare il ricorso a tale strumento è il riconoscimento della "ponderazione zero" sugli impieghi garantiti dal Fondo, il che consente alle banche di ridurre l'importo degli accantonamenti a titolo di rischio, con conseguente maggiore propensione alla concessione di finanziamenti che saranno assistiti dal Fondo.

Il ruolo centrale del Fondo nel favorire l'accesso al credito durante la crisi è confermato dal suo rafforzamento con il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (cd. 'Salva Italia'), che ha previsto uno stanziamento di 400 milioni annui dal 2012 al 2014 ed ha introdotto alcune importanti modifiche all'operatività, come:

a) l'innalzamento e la differenziazione delle percentuali di copertura; b) la misura dell'accantonamento minimo a titolo di coefficiente di rischio; c) l'incremento dell'importo minimo garantito per singola impresa da 1,5 a 2,5 milioni, riservando però una quota non inferiore all'80% ad operazioni di piccolo importo (non superiori a 500.000 euro); d) l'eventuale cessione a terzi degli impegni assunti con l'obiettivo di rendere disponibili nuove risorse finanziarie per altre operazioni; e) la riduzione dei costi di accesso.

Il Decreto interministeriale che rende operative dette modifiche normative è stato firmato il 5 Luglio 2012 dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Viceministro dell'Economia e sarà operativo una volta registrato alla Corte dei Conti.

L'accesso al Fondo è riservato alle Piccole e Medie Imprese, anche in forma di cooperativa, comprese le imprese artigiane, i Consorzi e le società consortili di servizi alle PMI e le società consortili miste. Sono ammissibili le PMI appartenenti a qualsiasi settore ad eccezione dei settori "sensibili" esclusi dall'Unione Europea (quali ad esempio: settore agricolo primario, trasporti – tranne autotrasporto merci c/terzi -, cantieristica navale, industria automobilistica, ecc.).

Il Fondo è destinato alle imprese valutate "economicamente e finanziariamente sane" sulla base di criteri di valutazione che variano a seconda del settore di attività e del regime contabile dell'impresa beneficiaria. La valutazione del merito di credito ha generalmente ad oggetto i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi 2 esercizi.

Le imprese possono beneficiare dell'intervento del Fondo per ogni tipo di esigenza finanziaria, purché direttamente finalizzata all'attività d'impresa. In particolare, sono ammissibili all'intervento del Fondo di garanzia le seguenti operazioni finanziarie:

a) finanziamenti a medio-lungo termine per investimenti. Rientrano in tale voce i finanziamenti, compresi lo sconto di effetti e la locazione finanziaria, di durata superiore a 18 mesi; b) acquisizione di partecipazioni a fronte di investimenti. Con tale termine, si intendono le partecipazioni di minoranza, di durata non superiore a 10 anni, nel capitale di imprese, costituite in forma di società di capitali, acquisite a fronte di un piano di sviluppo produttivo dell'impresa; c) prestiti partecipativi a fronte di investimenti. Si tratta di finanziamenti, di durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 10 anni, la cui remunerazione è composta da una parte fissa integrata da una parte variabile commisurata al risultato economico di esercizio dell'impresa finanziata; d) altre operazioni quali, per esempio, finanziamenti a breve termine, consolidamento, fideiussioni, finanziamenti a medio-lungo termine per liquidità.

La garanzia pubblica potrà essere attivata attraverso 3 modalità:

1) garanzia diretta: garanzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori (banche e altri intermediari finanziari). La garanzia concessa è "a prima richiesta", esplicita, incondizionata e irrevocabile e copre, nei limiti dell'importo massimo garantito, l'ammontare dell'esposizione dei suddetti soggetti finanziatori, nei confronti delle PMI; 2) controgaranzia: garanzia prestata dal Fondo a favore dei Confidi e degli altri Fondi di Garanzia. La controgaranzia può essere a "prima richiesta" o "sussidiaria", a seconda se erogata o meno con le caratteristiche e le modalità della garanzia diretta; 3) cogaranzia: garanzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori e congiuntamente ai Confidi, agli altri Fondi di Garanzia ovvero ai Fondi di garanzia istituiti nell'ambito dell'Unione Europea o da essa cofinanziati. La cogaranzia può essere richiesta dai Confidi e altri Fondi di garanzia che abbiano stipulato una convenzione con l'istituto gestore.

Il Fondo interviene, secondo i casi, fino al 50, al 60, al 70 o all'80% del finanziamento richiesto, fino ad un massimo (tenuto conto delle quote capitale eventualmente già rimborsate) di 1,5 milioni di euro (750 mila euro per le imprese di autotrasporto merci per conto terzi) o, nel solo caso delle Riserve PON e POI, di 2,5 milioni di euro.

Per accedere alla garanzia, l'impresa deve rivolgersi alla banca e richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia del Fondo in luogo di altre garanzie, oppure, in alternativa, l'impresa si può rivolgere a un Confidi che garantisce l'operazione e che potrà a sua volta rivolgersi al Fondo di Garanzia per ottenere la controgaranzia.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
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