Aree interne | Appello al Consiglio regionale. Subito una legge

Comunicato stampa del presidente Roberto Bornioli

 

Nuoro, 14 marzo 2017

 

Appello di Confindustria al Consiglio regionale

Subito una legge e interventi concreti per le  aree interne

 

 

Sulle politiche per le zone interne chiediamo una svolta politica anche al Consiglio Regionale e questo lo abbiamo ribadito con forza nel corso dell’assemblea pubblica dell’Associazione venerdì scorso a Nuoro con il presidente nazionale Vincenzo Boccia. Servono in tempi brevi interventi strutturali a sostegno delle aree interne dell’isola, e questo può essere fatto anche a partire dai due disegni di legge che sono stati presentati in consiglio regionale ma che non sono ancora stati discussi. Ci rivolgiamo poi ai Sindaci, cui sta molto a cuore il tema delle zone interne  e alla loro organizzazione Anci Sardegna, che lo scorso anno aveva annunciato iniziative comuni con le parti sociali ed economiche. Noi ci siamo e siamo pronti a confrontarci. Affrontiamo insieme e con decisione le problematiche delle aree interne, perché occorre coesione e unità di intenti.

 

Ancora una volta con spirito costruttivo, abbiamo fatto le nostre proposte contenute in un documento che nel corso dell’assemblea abbiamo consegnato all’assessore Piras e per suo tramite al presidente Pigliaru. Alla Regione chiediamo un segnale concreto di attenzione per questi territori. Serve la volontà politica di cambiare passo. In primis, abbiamo chiesto l’elaborazione di una strategia regionale per le aree interne a oggi ancora assente. A nostro avviso occorre puntare su alcune misure concrete: banda larga e ultra-larga, continuità territoriale merci, alleggerimento della pressione fiscale per sostenere le imprese esistenti e attrarne di nuove, metano per le aree interne, valorizzazione dell’area del Gennargentu per il turismo e l’agroalimentare, università nuorese. All’interno di questa proposta organica, si inserisce la nostra richiesta di promuovere un decentramento degli enti amministrativi e politici nei territori, per esempio ma non solo la scuola forestale. Non si tratta affatto di campanilismo. La proposta è in linea con quanto sostenuto da sociologi e studiosi che vedono nel decentramento uno strumento per garantire servizi sul territorio e contrastare così lo spopolamento di imprese e cittadini.

 

Una parte degli interventi a sostegno della Sardegna centrale e delle aree interne è contenuta nei Piani di rilancio del Nuorese e dell’Ogliastra, in campo da troppo tempo e su cui come ammesso dalla stessa Giunta siamo in ritardo. Alla Regione chiediamo di accelerare e di mettere in campo in tempi brevissimi i progetti in essi contenuti. Si tratta di strumenti importanti, anche se non risolutivi, ma la tempistica di attuazione è fondamentale, altrimenti si rischia di essere inefficaci. È arrivato il momento della concretezza. Vogliamo continuare a crederci ma non c’è più tempo. La fiducia è ormai al lumicino. Se non ci saranno risposte concrete in tempi brevissimi, ne trarremmo le conseguenze. Venerdì scorso durante l’assemblea abbiamo ribadito con forza alla Giunta l’urgenza di dare seguito agli impegni presi: soltanto le parole non bastano

 

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