ITS Sardegna a Macomer. Sul corso per l'agroalimentare intervenga Pigliaru

Comunicato stampa del presidente Roberto Bornioli

Nuoro, 21 dicembre 2016

ITS Sardegna di Macomer. Il corso sull’agroalimentare va autorizzato.
Intervenga il presidente Pigliaru

 

Ennesimo schiaffo alla Sardegna centrale e alle sue zone interne, questa volta da parte dell’assessorato regionale all’Istruzione che non ha autorizzato il percorso formativo superiore per tecnici dell’agroalimentare attivato dall’Istituto Tecnico Superiore Sardegna di Macomer. Una decisione che danneggia fortemente il territorio, le imprese e gli studenti su un tema quello dell’istruzione e della formazione superiore che la Giunta regionale ha sempre considerato strategico. Il corso per tecnici dell’agroalimentare, iniziato a ottobre 2016 e con 230 ore di lezione alle spalle, è la terza edizione di un percorso formativo che era già stato autorizzato dalla Regione nel 2014 e nel 2015, con un primo biennio già chiuso e un secondo in dirittura d’arrivo. La mancata autorizzazione del terzo ciclo è dunque incomprensibile e ancora una volta va a scapito di un territorio già debole e con alti indici di dispersione scolastica e disoccupazione giovanile. Per questo ci appelliamo al presidente Pigliaru affinché intervenga al fine di consentire la prosecuzione del percorso formativo in un settore quello dell’agroalimentare che è strategico per il nostro territorio.

Il corso specialistico risponde perfettamente alla vocazione produttiva di tutto il centro Sardegna, che punta molto sulle produzioni agroalimentari e dove negli anni si è sviluppato un vero e proprio polo di eccellenza regionale, nel Marghine e che si estende in tutto il territorio della Sardegna centrale, con aziende all’avanguardia e numeri importanti in termini di fatturato, export e valore aggiunto prodotto. In questi anni come Confindustria – in collaborazione con la Fondazione ITS Sardegna di cui la nostra Organizzazione è socio fondatore – abbiamo promosso un forte coinvolgimento delle aziende nuoresi e ogliastrine, organizzando gli stage formativi con grande interesse da parte degli studenti e degli imprenditori. Un numero rilevante di imprese locali del settore caseario e vitivinicolo ha ospitato gli studenti in stage, e tra queste citiamo per esempio, Foi, Mac Formaggi, caseificio Sias e Consorzio Pecorino Romano di Macomer, Fratelli Puddu e cantina Gostolai di Oliena, Cantina sociale Ogliastra e C.A.O. Formaggi.

Già nel 2015 la nostra Organizzazione aveva evidenziato le proprie perplessità rispetto alla situazione che andava delineandosi: prima la Regione ha finanziato la costituzione di un altro ITS con le stesse caratteristiche e specializzato nello stesso settore a una settantina di chilometri di distanza, poi ha deciso un taglio delle risorse spettanti all’ITS di Macomer, e oggi scopriamo che non ha autorizzato l’avvio del corso per l’agroalimentare. Quasi una storia già scritta, frutto di scelte irragionevoli e ingenerose che non fanno altro che tagliare le gambe all’ITS di Macomer penalizzando per l’ennesima volta i servizi di eccellenza del centro Sardegna e delle zone interne a vantaggio di altri territori. Una scelta incomprensibile se si considera che l’ITS Sardegna di Macomer è il primo Istituto Tecnico Superiore attivo in Sardegna dal 2011 e negli anni ha ottenuti diversi riconoscimenti, l’ultimo di questi anche dal Ministero che nel 2016 l’ha premiato per la qualità del percorso formativo e per l’alta percentuale di occupati a un anno dal conseguimento dal titolo.

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