Confindustria e sindacati a Pigliaru: fortissima preoccupazione. Serve massima determinazione

NOTA STAMPA CONGIUNTA

Confindustria Sardegna Centrale

Cgil Cisl Uil

Filctem Femca Uiltec 

Nuoro, 9 novembre 2015

CONFINDUSTRIA E SINDACATI AL PRESIDENTE PIGLIARU

SERVE MASSIMA DETERMINAZIONE PER OTTENERE RICONOSCIMENTO ESSENZIALITA’ A CENTRALE OTTANA ENERGIA

 

La Confindustria Sardegna Centrale congiuntamente alle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e le segreterie territoriali di Filctem, Femca, e Uiltec esprimono fortissima preoccupazione per le notizie circolate negli ultimi giorni circa la decisione di Terna di proporre all’Autorità Garante per l’Energia la revoca del regime di essenzialità alle centrali sarde tra cui quella di Ottana Energia: rischia così di chiudersi in maniera disastrosa l’ unica vertenza della Sardegna Centrale presente ai tavoli ministeriali.

Se tale decisione dovesse essere confermata infatti, le conseguenze per il sistema energetico sardo sarebbero pesantissime: dal riconoscimento dell’essenzialità dipende infatti il futuro di un complesso apparato industriale, di grande tradizione e competenze, che ha per la Sardegna un elevato valore economico e occupazionale. Per la Sardegna Centrale, la perdita del regime di essenzialità ad Ottana, equivarrebbe all’ ennesimo e grave smacco per un territorio che già affronta una pesante crisi economica e sociale e potrebbe provocare, in una zona della Sardegna già pesantemente martoriata dalla crisi industriale, devastazioni definitive sul piano economico e sociale, con la perdita irreversibile di centinaia di addetti diretti ed indiretti.

Come più volte evidenziato, dal futuro della centrale elettrica di Ottana dipendono strettamente le prospettive della Ottana Polimeri: infatti gli sforzi messi in campo fino ad oggi per il rilancio della filiera chimica del Pet che legano assieme Ottana e Sarroch, difficilmente si concretizzeranno se la centrale elettrica non dovesse avere continuità di esercizio congruo. A ciò si aggiunge che l’eventuale fermata della centrale provocherebbe un effetto a catena sulle altre realtà del sito industriale dalle conseguenze pesantissime.

Il riconoscimento del regime di essenzialità è inoltre fondamentale per la tenuta del sistema energetico sardo ed è indispensabile per compensare quel pesantissimo gap competitivo arrecato alla Sardegna dalla mancanza del metano: siamo l’unica regione d’Italia a non avere le forniture di gas: tale regime consente infatti non solo di garantire il mantenimento delle attività ma anche di assicurare un corretto equilibrio del mix energetico disponibile, di salvaguardare i livelli occupazionali, di tutelare un patrimonio di cultura e tradizione tecnico-industriale oltre che, naturalmente, di dare effettiva sicurezza e garanzia di tenuta del sistema e del servizio elettrico.
Basti pensare che è stato anche grazie alla presenza delle centrali elettriche del Sulcis, di Ottana e di Fiume Santo che a febbraio 2015 in Sardegna è stato evitato il black-out.
Constatiamo amaramente che, nonostante i numerosi incontri e le tante sollecitazioni, la Giunta regionale non ha finora affrontato la questione della essenzialità con la dovuta determinazione e decisione nei confronti del governo nazionale al fine di salvaguardare ciò che è rimasto del tessuto industriale sardo.

I tempi sono davvero ristretti pertanto è assolutamente necessaria un’azione incisiva da parte della Giunta regionale, dei parlamentari, dei consiglieri regionali e di tutte le forze istituzionali, politiche e sociali del territorio al fine condurre una battaglia comune: occorre adoperarsi, con la massima urgenza, determinazione ed unità d'intenti affinché venga svolta una adeguata azione politica presso i competenti livelli nazionali.

E’ indispensabile e urgente che il presidente Pigliaru metta in atto tutte le azioni necessarie intervenendo in modo forte e determinato sul Governo ai massimi livelli per recuperare una situazione ormai diventata drammatica. A tal fine le scriventi Organizzazioni chiedono allo stesso Presidente un incontro urgente per capire quali sono le iniziative che la Regione sta portando avanti per garantire il futuro alla centrale elettrica e a tutto il sito industriale di Ottana.