Intervento del presidente Bornioli su CIG 2011 e Rapporto del Sole 24 Ore sulla provincia di Nuoro

 

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Continua il ricorso alla cassa integrazione, ma a sorpresa Nuoro si colloca al primo posto nella classifica che evidenzia il rapporto tra numero di abitanti e imprese iscritte nel registro imprese della CCIAA. Nel rapporto annuale sulla qualità della vita pubblicato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, Nuoro scende...

...però dal 28° al 63° posto tra le 107 Province italiane. Nel rapporto annuale sulla qualità della vita pubblicato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, Nuoro si colloca al 63° posto tra le 107 Province italiane, perdendo rispetto allo scorso anno ben 35 posti (dal 28° al 63° posto), ma si ritaglia a sorpresa un primo posto assoluto a livello nazionale per quanto riguarda il rapporto tra abitanti e numero delle imprese iscritte alla Camera di Commercio: ben 17,5 ogni 100 abitanti.

Si tratta certamente di un segnale positivo che indica un certo fervore imprenditoriale ed una forte attitudine al lavoro in proprio - dice il presidente di Confindustria Bornioli - ma se è vero che c'è voglia d'impresa, di fare e costruire, è anche vero che questo dato si presta ad una diversa lettura nel senso che si mette in proprio anche chi non riesce a trovare un posto di lavoro e chi il lavoro lo ha perso.

La crisi economica della Sardegna Centrale, infatti, non si è arrestata anzi per certi versi si è consolidata diventando strutturale. Il dato che oggi come ieri conferma le difficoltà del nostro tessuto produttivo è quello relativo all’utilizzo della Cassa Integrazione. Nel 2011 nella vecchia provincia di Nuoro sono state autorizzate dall’INPS ben 2.947.803 ore di CIG (di cui 1.207.856 ore di cassa integrazione in deroga, 1.568.060 ore di Cassa integrazione straordinaria e 171.887 ore di cassa integrazione ordinaria): dato che è in linea con quello del 2010 ed in aumento del 33% rispetto al 2009. Da evidenziare tuttavia il fatto che, confermando un trend nazionale, su 2.947.803 ore autorizzate, ne sono state utilizzate circa due terzi ossia 1.962.929.

La morsa di Equitalia, il ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, il patto di stabilità e la crescente difficoltà di accesso al credito sono tutti fattori che aggravano quotidianamente le difficoltà degli imprenditori locali. Solo tra le nostre aziende associate circa una sessantina hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali per un totale di circa 450 lavoratori. Ciò dimostra l’utilità di strumenti che si sono rivelati in questi anni un sostegno essenziale per le imprese locali. Importante è stato pertanto il ruolo della Confindustria sia nel fornire assistenza alle imprese in crisi, gestendo le relative vertenze sia nel sottoscrivere i relativi accordi con le OO.SS.

Occorre massimizzare gli sforzi per difendere e consolidare le nostre imprese locali, nella consapevolezza che in un territorio “difficile” come il nostro l’impresa rappresenta il pilastro del benessere economico e sociale. Ecco perché, accanto al supporto economico che arriva dagli ammortizzatori sociali, urgono interventi di tipo strutturale dando immediato avvio agli strumenti già in essere quali Accordi di Programma per le aree di crisi, GAL e investimenti sulle infrastrutture fondamentali per la competitività e linfa vitale per consolidare le imprese esistenti e creare nuovi insediamenti produttivi in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233325
Fax: 0784 233301
E-mail: m.mereu@assindnu.it

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