Piano energetico: servono scelte chiare e certe

 

COMUNICATO STAMPA Confindustria Sardegna

 

Sul Piano Energetico, una richiesta alla politica ad operare delle scelte chiare e dare certezze ad imprese e cittadini.

 

Cagliari, 4 dicembre 2013 – Un incontro interlocutorio quello tra Assessore regionale dell'Industria e Confindustria Sardegna per l'illustrazione delle linee strategiche del Piano Energetico ed Ambientale.

"Ci sono state illustrate nel dettaglio le analisi e le simulazioni che costituiscono la base da cui partire per fare dei ragionamenti seri sul quelli che saranno gli scenari futuri per la Sardegna in materia energetica" – ha osservato Alberto Scanu, Presidente di Confindustria Sardegna – "Adesso però ci aspettiamo che, dalla Giunta, emergano delle scelte chiare e che finalmente il tema energetico venga posto al centro dell'agenda politica. Quello che si deve capire, a nostro parere, – ha proseguito il Presidente degli industriali sardo – è che, alla stregua dei trasporti, l'energia costituisce un fattore strutturale di svantaggio che, come tale, richiede strategie regionali, ma anche interventi di livello nazionale. Penso al GALSI per esempio. E' oramai palese che non si farà. Ma dalla Regione non viene indicata la strada alternativa che si intende seguire, che sia quella del rigassificatore o del collegamento tra Sardegna e Continente. Come pure ci attendiamo che la Regione chiarisca cosa dobbiamo fare del metano che giace nel nostro sottosuolo. Vogliamo conservarlo, lasciandolo lì per chi non si sa? O vogliamo sfruttarlo per poterne beneficiare ora e tutti?" A tale proposito Scanu ha evidenziato come le attuali strategie energetiche degli USA si siano già tradotte in un risparmio medio per una famiglia americana di 1.200 dollari che dovrebbero diventare 4.000 dollari nei prossimi anni. "Questo per far capire che le scelte in campo energetico hanno degli impatti molto diretti sul benessere dei cittadini e sullo sviluppo del sistema produttivo, come sta dimostrando la ripresa industriale americana che si sta basando proprio sulla forte riduzione del costo dell'energia di questi ultimi anni".

Sulla stessa linea anche Roberto Bornioli, Presidente di Confindustria Sardegna Centrale e Consigliere incaricato per energia e ambiente per la Confindustria regionale: "Abbiamo apprezzato l'illustrazione dello scenario da qui al 2020 che indubbiamente evidenzia notevoli criticità sia sul fronte della produzione che dei consumi. Ma non posso nascondere che ci aspettavamo anche di poter approfondire le strategie che ci sono state solo tracciate" ha sottolineato il leader degli industriali nuoresi. "Mi sembra comunque che, dalla discussione, siano emersi anche punti di condivisione. Come imprenditori chiediamo di avere certezze per poter programmare i nostri investimenti. L'energia costituisce un fattore strategico e può essere un elemento di vantaggio straordinario per le imprese e per i cittadini,ma abbiamo necessità di avere risposte nette su metano, infrastrutture energetiche che vanno sicuramente potenziate e rese più moderne, sfruttamento delle risorse fossili che giacciono nel nostro sottosuolo. Come pure è importante capire quale sarà il mix delle fonti: quanto eolico, quanto fotovoltaico, quanto carbone".

Anche l'Ing Marini, Vice Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, è intervenuto per evidenziare come il Piano Energetico debba dare essenzialmente una risposta alla necessità di abbattere il costo dell'energia che troppo spesso viene confuso con il prezzo. Da questo punto di vista ha auspicato che il futuro piano favorisca anche una migliore conoscenza delle problematiche connesse all'energia ed al suo impatto sul sistema produttivo e sui cittadini della Sardegna.
Tutti hanno auspicato che il Piano possa essere rapidamente esitato dalla Giunta per avviare l'iter di confronto con gli stakeholders e la verifica in consiglio.
"Abbiamo infatti necessità di un Piano che aggiorni le scelte operate nella passata legislatura quando gli scenari erano completamente diversi. In caso contrario corriamo il serio rischio che la situazione ci sfugga completamente di mano" ha concluso Alberto Scanu.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
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