Ogliastra: il contratto istituzionale di sviluppo per la SS125 è una priorità

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Comunicato stampa
del presidente Roberto Bornioli

Nuoro, 22 marzo 2013

OGLIASTRA: PER LA SS125 CANTIERI MAI AVVIATI PER 190 MILIONI DI EURO
IL CONTRATTO ISTITUZIONALE DI SVILUPPO E' UNA PRIORITA'

Nonostante la recente apertura di un nuovo tratto della SS125, da Terra Mala a Cala Regina, l'Ogliastra era e resta isolata. Le procedure per aprire i cantieri nel tratto ogliastrino dell'Orientale sarda sono ferme e senza il contratto istituzionale di sviluppo tra Regione, Stato e Anas, potremmo attendere ancora anni prima di vedere completata l'opera. Infrastruttura di cui l'Ogliastra ha bisogno e che devono essere inserite – senza ulteriori indugi – tra le priorità dell'agenda regionale. L'apertura del tratto cagliaritano dell'Orientale non risolve infatti in alcun modo i problemi di mobilità interna della provincia ogliastrina.

Per l'Orientale sarda, per i tratti da Tortolì a Tertenia, risultano stanziati – e ancora mai spesi – 192 milioni di euro di fondi Cipe destinati all'Anas, cui è affidata la direzione dei lavori lungo i tratti Barisardo-Tortolì, San Priamo-Tertenia e San Giorgio-Tertenia. Di questi, quasi 84 milioni sono già disponibili, sbloccati lo scorso anno da una delibera del Cipe, ma ancora fermi. Le risorse ci sono ma le opere di adeguamento della Statale ogliastrina, nonostante gli annunci, non sono mai partite.

Già in occasione del convegno Mosaico dell'8 febbraio scorso, Confindustria – raccogliendo le istanze dei numerosi imprenditori presenti – aveva chiesto alla Regione di fare il possibile per sottoscrivere in tempi celeri il cosiddetto "contratto istituzionale di sviluppo", cioè l'Accordo tra Stato, Regione e Anas, necessario per evitare le lungaggini burocratiche che caratterizzano la realizzazione delle infrastrutture, tra i soliti slittamenti Anas relativi a progetti, conferenze dei servizi e gare di appalto. La richiesta è stata poi ribadita, insieme ad altre proposte, in un documento inviato al presidente Cappellacci e agli assessori competenti, senza però ottenere nessuna risposta, neppure per cortesia istituzionale. Ad attendere sono anche le numerose imprese edili locali, appaltatrici dei lavori che, colpite in modo devastante dalla crisi, attendono una spinta per ripartire.

La firma del contratto istituzionale di sviluppo – utilizzato per esempio per far partire i lavori nella Sassari-Olbia – è infatti l'unico strumento che consente di ottenere una corsia preferenziale per il progetto, accelerando e semplificando le procedure preliminari all'appalto dei lavori. Per questo non si capisce secondo quale logica, lo Stato prima sblocchi in sede Cipe le risorse e poi le tenga congelate, negando di fatto la firma all'Accordo, senza il quale i lavori nel tratto ogliastrino della SS125 rischiano – nonostante gli annunci – di restare fermi ancora per anni.

È necessario che la Regione rivendichi con sempre maggiore fermezza la firma del Patto con lo Stato, perché l'Ogliastra, all'ultimo posto in Italia per dotazione infrastrutturale, ha un bisogno urgente di uscire dall'isolamento. Come si può pensare a un rilancio dell'industria turistico-ricettiva se – dopo la chiusura dell'aeroporto – non si pensa a favorire almeno la mobilità viaria, potenziando i collegamenti interni, al momento pesantemente inadeguati? Come si può pensare ad attrarre nuovi investimenti e alla crescita delle attività produttive, se non si affrontano e risolvono carenze strutturali storiche e, prima di tutto, i problemi di continuità territoriale interna alla stessa provincia ogliastrina?

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

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