Ogliastra: sulla chiusura aeroporto e Consorzio la Regione non ha rispettato gli impegni

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Nuoro, 14 marzo 2013

OGLIASTRA: CHIUSURA AEROPORTO E CONSORZIO INDUSTRIALE
IL PESO DEL DISASTRO GRAVERA' SULLE IMPRESE

La chiusura dell'aeroporto di Tortolì e la disastrosa situazione del Consorzio industriale si ripercuotono in modo drammatico sulle imprese e su tutto il tessuto produttivo e imprenditoriale della provincia. Nonostante le proposte avanzate in più occasioni da Confindustia e dagli imprenditori, ribadite anche nell'ultimo convegno Mosaico in Ogliastra, e poi illustrate in una lettera inviata pochi giorni dopo al presidente Cappellacci e agli assessori competenti, in questi 4 anni la Regione è stata incapace di perfezionare l'acquisto dell'aeroporto ed adottare misure per salvare il Consorzio industriale. In compenso alle nostre lettere e proposte non è stata data alcuna risposta e nessun segnale di attenzione.
Ancora una volta, il peso di una burocrazia inefficiente e di politiche inefficaci si scarica sulle spalle di chi lavora e fa impresa: le proposte degli imprenditori sono rimaste inascoltate, con gravi danni per lo sviluppo dell'industria turistica ogliastrina e per la competitività della sua maggiore area industriale dove operano 87 imprese con più di 1571 occupati. Le conseguenze di questa situazione ormai compromessa saranno disastrose: l'Ogliastra perderà sia l'aeroporto, strategico per lo sviluppo dell'industria turistica, che il Consorzio industriale al quale erano destinate fondi per 35,5 milioni di euro per le infrastrutture. Risorse che, insieme agli altri 10 milioni spariti nel nulla, l'Ogliastra rischia seriamente di perdere, e che sarebbero una boccata d'ossigeno per una provincia già fortemente penalizzata da problemi strutturali storici dove si registra il più elevato tasso di disoccupazione in Sardegna.
In base a quanto emerso nei recenti incontri in assessorato ai Trasporti, il fallimento di Aliarbatax è infatti inevitabile. Le gravi responsabilità attribuibili alla burocrazia regionale certificano di fatto anche l'impotenza dell'azione politica regionale sempre meno in grado di dare risposte concrete alle imprese. Il collasso finanziario di Aliarbatax trascinerà anche il Consorzio industriale su cui gravano debiti per 12 milioni di euro. L'assemblea generale di domani venerdì 15 marzo, sarà chiamata a decidere tra la messa in liquidazione dell'ente e il rinnovo degli organi consortili. Il commissario Pilia, che lascerà l'incarico nonostante la sua nomina sia stata l'unica nota positiva della vicenda, è costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alla gravità della situazione, che appare ormai definitivamente compromessa.
Per non parlare delle mancate risposte sulla SS125 (180 mln), sul polo della pasta fresca(15 mln) e sulle aree ex cartiera! Nonostante l'impegno dei due consiglieri regionali ogliastrini, emerge ancora una volta il forte scollegamento esistente tra la macchina amministrativa regionale e la politica da una parte ed il mondo delle imprese dall'altra. I primi sempre piu' incapaci di comprendere la reale situazione della crisi esistente e sordi alle richieste delle imprese. Le seconde sempre piu' sole nell'affrontare i gravi problemi quotidiani con l'intento di salvare aziende e lavoratori.

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