Bornioli su peste suina: attuare in tempi rapidi il piano di eradicazione

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COMUNICATO STAMPA

Del Presidente Roberto Bornioli

 

PESTE SUINA AFRICANA

Dall'Ue soltanto un ultimatum:

Attuare in tempi rapidi il Piano di eradicazione o a gennaio sarà la fine

Confindustria Sardegna Centrale esprime forte preoccupazione per il persistere dell'emergenza Peste Suina Africana in Sardegna. La diffusione dell'infezione è un flagello che ormai da trent'anni si abbatte in modo pesante sulle imprese della filiera suinicola. Se entro gennaio il Piano di eradicazione regionale della PSA non darà risultati efficaci, la chiusura dei mercati per carni e insaccati prodotti in Sardegna sarà inevitabile. Pertanto, il rinvio deciso dai tecnici dell'Ue non è affatto un risultato definitivo, ma piuttosto un ultimatum. Lo stop all'export, aggiungendosi alla grave crisi già in atto, potrebbe assestare un colpo durissimo per le aziende, molte delle quali operative nella Sardegna centrale.

Anche grazie alle azioni messe in campo dall'Assessore alla Sanità Simona De Francisci, tra cui l'elaborazione del Piano di eradicazione della PSA per il 2012 e la nomina del commissario straordinario, è stato scongiurato – per il momento – il rischio di un blocco immediato delle esportazioni. Il Piano mette in atto una serie di misure di prevenzione e monitoraggio decisive per debellare la malattia, a patto che ne sia garantita l'effettiva e concreta attuazione da parte di tutti i soggetti preposti. In tale direzione, vanno accolte con favore le risorse stanziate per mettere in atto gli interventi di adeguamento delle strutture aziendali alle norme sanitarie previste dal Piano.

Nelle province di Nuoro e Ogliastra hanno sede produzioni d'eccellenza nel comparto della lavorazione e commercializzazione delle carni suine. Tra Marghine, Planargia, Baronia, Nuorese e Ogliastra si concentra circa il 60% delle lavorazioni suinicole con importanti sbocchi di mercato regionali e nazionali, compresa la GDO. Per la Sardegna centrale si tratta di un comparto produttivo chiave, tradizionalmente forte e di qualità, un settore che prima della crisi lavorava circa 30mila capi all'anno e impiegava quasi un migliaio di lavoratori, considerando i settori dell'indotto (trasporti, logistica, packaging, catena del freddo, mangimistica e commercializzazioni). Nelle province di Nuoro e Ogliastra hanno sede imprese importanti, tra le quali il gruppo Forma, Milia, Mele Carni, Denti & Company, Salumificio Murru, Fattorie Gennargentu, Sarcidano Carni, Gardalis, F.lli Puddu e Rovajo, alcune delle quali, come l'azienda ogliastrina Gardalis, sono state pesantemente colpite dall'estendersi di focolai originati al di fuori della proprietà dell'azienda.

Confindustria chiede che sia data immediata applicazione al Piano di eradicazione le cui misure straordinarie hanno convinto i tecnici della Commissione europea a rinviare ogni decisione in merito a un paventato stop all'export di carni e insaccati. Un blocco che, aggiungendosi alla grave crisi già in atto, avrebbe assestato un colpo durissimo alle imprese della filiera. Alla luce dell'incontro tecnico convocato in Regione il 12 settembre – al quale Confindustria ha partecipato accanto ai tecnici della Commissione europea e del Ministero della Salute – è forte la consapevolezza che l'emergenza non sia finita. Se in tempi brevi non si mettono in funzione tutte le misure straordinarie previste dal Piano, a gennaio sarà la fine.

Assicurando la massima collaborazione per dare attuazione agli interventi di eradicazione, Confindustria auspica la massima collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, primi fra tutti i Comuni, per avviare un cambio di rotta culturale e rendere efficaci gli interventi straordinari elaborati dalla Regione sul fronte agro-sanitario e agro-industriale.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

 

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